Giro di Lombardia 2012: Contador marcato, sfortuna Nibali - Le pagelle: grande gara di Santambrogio (4°)
- GIRO DI LOMBARDIA 2012
- Alberto Contador Velasco
- Alberto Losada Alguacil
- Alessandro Ballan
- Alexandr Kolobnev
- Damiano Cunego
- Diego Ulissi
- Domenico Pozzovivo
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Mauro Santambrogio
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Philippe Gilbert
- Rigoberto Urán Urán
- Romain Bardet
- Rui Alberto Faria da Costa
- Samuel Sánchez González
- Sergio Luis Henao Montoya
- Simon Gerrans
- Vincenzo Nibali
- Uomini
Joaquim Rodríguez - 9.5
Non era il favorito ma si è comportato da tale, controllando la corsa in ogni frangente supportato da un'ottima squadra e da un immenso Losada (voto 8 per lo splendido lavoro, prima in fuga e poi in gruppo). Ha sfruttato la sua arma migliore, lo scatto bruciante sulle severe rampe di Villa Vergano e poi ha mantenuto alla grande il vantaggio accumulato, in una giornata resa epica dal nubifragio abbattutosi sulla corsa negli ultimi chilometri. Bravo anche Kolobnev (6.5) a giocare in modo giusto le sue carte.
Samuel Sánchez - 8
Il Lombardia è la classica che gli piace di più ma che, o per un motivo, o per un altro da sempre gli sfugge. Con questo infatti sono 4 i podi (3 secondi e un terzo) conquistati dall'asturiano che, pur non mostrando una condizione eccellente nelle ultime settimane, è riuscito a gestirsi al meglio durante la corsa, rientrando nel gruppo "buono" sia dopo il Muro di Sormano, sia nella discesa di Villa Vergano. Sarebbe una vera disdetta se prima o poi non riuscisse a centrare il bersaglio grosso nella classica delle foglie morte.
Rigoberto Urán - 7
Con il "gemellino" Henao (con il quale condivide il voto), ha fatto corsa parallela, sempre nell'avanguardia del gruppo, riuscendo a rimanere nel plotoncino dei migliori dopo il Muro ma i due sono anche i più attivi nell'inseguimento a JRO. Purtroppo, si sa, gli scatti al fulmicotone del catalano sono difficilmente contrastabili e, nonostante la buona volontà, il cattivo tempo e la discesa bagnata hanno frenato le loro ambizioni. Rigoberto riesce però a strappare un bel podio, che fa il paio con quello del 2008. Con la vittoria al Piemonte, l'argento olimpico, la maglia bianca al Giro e tante altre prestazioni convincenti, sembra proprio che la carriera del 25enne nel 2012 abbia avuto un'importante svolta in positivo.
Mauro Santambrogio - 7
Forse è la corsa più sentita dall'atleta comasco e la sorte, non gliele vogliano gli sfortunati Gilbert e Ballan (entrambi n.g.), questa volta è dalla sua parte. Svincolato da compiti di gregariato dopo le cadute dei capitani, Mauro è bravo a reggere bene dopo l'accelerazione di Purito e rimanendo subito tra i più immediati inseguitori. Alla fine è quarto, a dimostrazione che quando è in condizione ed è libero di fare la sua corsa, sa anche cogliere piazzamenti importanti su palcoscenici prestigiosi.
Alberto Contador - 6.5
Difficilmente possiamo immaginare uno scenario con Alberto vincente, con il Rodríguez di oggi. Attaccare da lontano? La Katusha e lo stesso JRO non lo avrebbero permesso. L'unica possibilità sarebbe stata quella di provare a rimanere agganciato al prevedibile scatto del catalano verso Villa Vergano ma l'operazione non è riuscita, così come non è riuscito il ricongiungimento nei chilometri successivi e ne è scaturito un nono posto. La speranza è quella che anche negli anni a venire il madrileno si cimenti in questa classica che prima o poi, conoscendo la sua classe, potrebbe anche andare ad arricchire il suo palmares.
Simon Gerrans e Domenico Pozzovivo - 4
Non sappiamo se i due, accreditati di discrete chance alla vigilia, abbiano avuto qualche contrattempo in corsa. Certo è che non si sono mai visti.
Vincenzo Nibali - 6
Una gara incompiuta, quella del messinese, certamente condizionata dalla caduta nella discesa del Ghisallo. Fino ad allora, in salita, era stato tra i migliori e avrebbe potuto rimanerci anche dopo l'ultimo strappo. Ci riproverà ancora.
Diego Ulissi - 5
Non è brillante come alla Milano-Torino e lo si capisce già verso la Colma di Sormano dove passa già parecchio attardato. Con uno sforzo e aiutato dai compagni, riesce a rientrare, ma fa fatica anche sul Ghisallo. Stringe i denti, lotta, ma oggi proprio la gamba non gira per il meglio. Poco meglio Cunego, che riesce a strappare un piazzamento nei quindici.
Romain Bardet - 7.5
Il francesino ha talento da vendere e, in attesa di esprimerlo al meglio, si produce in una bella azione, che dura fino quasi in cima al Ghisallo, riuscendo a mantenere a bada un gruppo parecchio nutrito. Sentiremo ancora parlare di lui.
Rui Costa - 6.5
Con il forfait dell'ultim'ora di Valverde la Movistar si trova spuntata. E allora gli uomini di Unzue si fanno vedere con un bell'attacco del portoghese a una trentina di chilometri dall'arrivo e muovendo di rimessa Quintana (6.5 anche per lo scalatore colombiano) che è sempre tra i migliori in salita e che conferma le sue ottime doti già intraviste nel corso della stagione.