Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a España 2012: JRO-Contador, il duello e la Bola - Sabato Valverde può essere l'ago della bilancia

Versione stampabile

Anche a Cuitu Negru Joaquim Rodríguez guadagna alcuni secondi su Alberto Contador © BettiniphotoChe la salita si chiami Arrate, Jaca, Andorra, Mirador de Ézaro, Ancares o Covadonga non cambia nulla, e pure al termine di quella che era stata indicata come la tappa regina della corsa con arrivo sullo spaventoso Cuitu Negru la sintesi giornaliera di questa Vuelta a España è sempre esattamente la stessa: tutti i favoriti aspettano l'ultima salita, Alberto Contador attacca due, tre o anche quattro volte e poi nelle ultime centinaia di metri Joaquim Rodríguez si scatena andandosi a prendere gli abbuoni e mettendo tra sé e gli altri big una manciata di secondi. Adesso con questo copione ci siamo già messi alle spalle 15 tappe e in classifica troviamo il catalano della Katusha con 28" su Contador: se, per esempio, alla Vuelta fossero stati aboliti gli abbuoni come al Tour, in maglia roja ci sarebbe il capitano della Saxo Bank con 14" di vantaggio sul rivale.

La questione abbuoni, sinceramente, non ci interessa perché se fanno parte della corsa è giusto che ognuno provi a sfruttarli a suo vantaggio, e oggi non vogliamo neanche concentrarci sul fatto se sia opportuno a meno asfaltare delle piste da sci per avere in una gara ciclistica un arrivo in salita con pendenze superiori al 20%. Dopo questo arrivo al Cuitu Negru preferiamo invece andare ad analizzare proprio questo copione che si è ripetuto in ogni tappa "di montagna" e anche quello che potrà succedere da mercoledì (domani c'è il secondo giorno di riposo) fino alla conclusione di domenica a Madrid.

Il margine così ridotto in classifica tiene senza dubbio tutto incredibilmente aperto anche perché sulle pendenze di Bola del Mundo una differenza di 25" secondi la si farebbe anche nell'ultimo chilometro se uno dovesse piantarsi: il problema di Contador è che la tappa di sabato è ormai l'unica in grado di cambiare la classifica e, per quanto visto in queste prime 15 frazioni, Joaquim Rodríguez non avrà problemi a difendersi se gli uomini della Saxo Bank non cambieranno qualcosa nella loro strategia. Per il Pistolero di Pinto, invece, un vantaggio potrebbe essere il non aver niente da perdere visto che nel suo palmarès un secondo posto alla Vuelta piuttosto che un terzo non farebbe alcuna differenza visto che comunque il podio è praticamente sicuro dopo che oggi Christopher Froome è sprofondato a quattro minuti e mezzo.

Anche alla Bola del Mundo le pendenze saranno favorevoli a Rodríguez ma il catalano è inattaccabile se si aspettano gli ultimi chilometri e se si procede con un'andatura a strappi che difficilmente può infastidire un corridore esplosivo come Purito. E allora magari Bjarne Riis potrà andare a ripescare qualche articolo o qualche video di quello che fecero Roberto Heras e la Liberty Seguros nel 2005 proprio sulle strade che sono state affrontate oggi in gara (arrivo a Valgrande-Pajares da dove poi iniziano i terribili chilometri finale del Cuitu Negru. In quel caso era la 15a tappa ma era l'ultima in cui il forte scalatore spagnolo poteva fare la differenza con un solidissimo, fino a quel punto, Denis Menchov: la squadra di Manolo Saiz piazzò diversi uomini nella fuga del mattino, isolò il leader e lo attaccò sulla penultima salita con Heras che poi ritrovò per strada tutti i compagni di squadra a dargli una mano. Complice anche il maltempo quel giorno Menchov perse più di 5' anche se poi vinse ugualmente la Vuelta visto che Heras venne trovato positivo nella cronometro del penultimo giorno e il primo posto in classifica passò quindi al russo, che aveva chiuso secondo in gara.

Per mettere in difficoltà Purito, quindi, ormai non sono rimaste molte strade: o si spera in una sua giornata negativa proprio nel momento decisivo, oppure lo si attacca da lontano, giocando magari sulla forte pressione che avrà su di sé il 33enne della Katusha che mai ha vinto una corsa a tappe di tre settimane e che proprio quest'anno ha già perso il Giro all'ultima tappa. Questa tattica è sicuramente rischiosa ma negli ultimi giorni la Saxo Bank ha potuto contare su molti uomini in grande condizione, Paulinho, Navarro, Majka e Hernández su tutti; la Katusha ha sempre potuto contare su Dani Moreno come spalla di JRO in salita ma oggi pure lui è andato in difficoltà e potrebbe cominciare a soffrire la stanchezza. Nella tappa della Bola del Mundo prima dell'arrampicata finale ci saranno altri tre gpm di prima categoria e uno di seconda: non saranno le Dolomiti ma comunque non sarà facile tenere compatto il gruppo senza perdere tanti uomini.

Tra l'altro uno scenario di attacco da lontano non vedrà coinvolti solamente Purito e Contador ma anche Valverde potrebbe essere interessato a muoversi prima dell'ultima salita per tentare un'impresa che gli possa permettere di recuperare i 2'04" che attualmente lo separano dalla maglia rossa; in fondo la mossa di Thomas De Gendt al Giro d'Italia dovrà pur aver insegnato qualcosa a chi si trova attardato in classifica. Il murciano della Movistar potrebbe essere il vero ago della bilancia nella sfida tra i due rivali principali ed in un ipotetico marcamento a uomo potrebbe anche trarre notevoli vantaggi: anche Valverde può contare su una squadra fortissima e soprattutto su un Nairo Quintana a livelli stellari e potrebbe avere più libertà di movimento. In caso di attacco di Valverde sulla penultima salita, potrebbe essere lo stesso Contador a sfruttarlo per logorare mentalmente e fisicamente Rodríguez.

Di scenari possibili quindi ce ne sono tanti ma una cosa è sicura, aspettare gli ultimi chilometri verso Bola del Mundo significherebbe consegnare la Vuelta a Purito su un piatto d'argento e sarebbe una grossa delusione vedere Alberto Contador rassegnato a perdere così dopo che per due settimane ha provato a dare battaglia in modo fin troppo aggressivo e conscio di non avere la condizione dei giorni migliori pur di riuscire a riassaporare nuovamente il gusto della vittoria.

Sebastiano Cipriani

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano