Eneco Tour 2012: Tuft sincronizzato sul miglior tempo - Cronometro e maglia per il canadese. Malori quinto
- Eneco Tour 2012
- BMC Racing Team 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- Orica - GreenEDGE 2012
- Adriano Malori
- Alberto Contador Velasco
- Gert Steegmans
- Jens Mouris
- Jonathan Castroviejo Nicolas
- Lars Boom
- Lieuwe Westra
- Luke Durbridge
- Michal Kwiatkowski
- Niki Terpstra
- Sebastian Langeveld
- Stijn Vandenbergh
- Svein Tuft
- Sylvain Chavanel
- Taylor Phinney
- Tom Boonen
- Uomini
Dopo quasi una settimana di Eneco Tour, domani finalmente arriveremo al motivo principale di interesse, a livello tecnico, della corsa belga-olandese: la tappa col Muur. Sarà che il fatto di non averlo avuto all'ultimo Fiandre (e la iattura durerà per chissà quanti altri...), ma si avverte una sorta di astinenza nei confronti del celeberrimo Grammont. Per gli appassionati sarà una goduria ancestrale, domani, assistere al passaggio dei corridori davanti alla chiesetta in cima alla rampa più dura. Non ci sarà solo il Kapelmuur, in programma: saranno 16 i passaggi sui vari muri (3 volte sul Muur, l'ultima delle quali a 5 km dal traguardo di Geraardsbergen), e non mancheranno, nei 214 km di tappa, Leberg, Tenbosse, Valkenberg ed Eikenmolen.
Non sarà un Fiandre, ma sicuramente ci sarà abbondante terreno per vedere lo spettacolo che in questi giorni, al di là delle volate in sé, si è un po' fatto desiderare. Né potevamo sperare di ricevere oggi soverchie palpitazioni dall'assistere alla cronometro di 17 km intorno ad Aardoie, nella sesta tappa dell'Eneco. Il percorso, piattone con poche curve, ben si prestava ad accogliere ottime prove da parte dei migliori specialisti presenti in gruppo.
Il più atteso era forse Taylor Phinney, che i problemi BMC nella cronosquadre hanno tenuto lontano dalla lotta per la classifica, ma che pareva avere tutte le carte in regola per mettere a frutto una buona condizione. L'americano ha fatto fermare i cronometri sul 20'30", e sembrava il tempo buono, finché in strada non è sceso Svein Tuft. Il canadese, che tra gli uomini Orica proiettati dalla solita cronosquadre ai primi posti della generale sembrava quello che veleggiava più a fari spenti, ha estratto dal cilindro una di quelle sue cronometro nelle quali trova il cosiddetto stato di grazia (ricordiamo in proposito l'argento mondiale nel 2008), e ha centrato un 20'25" che gli ha dato 5" di vantaggio su Phinney e conseguentemente la vittoria di tappa.
Il simpatico Taylor si accontenta del secondo posto, mentre il terzo di giornata è il primo rivale di Tuft in classifica: Lars Boom, autore a sua volta di un'ottima prova, ha pagato al canadese 6", ne aveva 2" di vantaggio, si ritrova quindi al secondo posto della generale a 4" da Svein. Il quale, sì, non l'abbiamo ancora scritto, è pure volato a indossare la maglia bianca di leader della corsa: colui che era in testa fino a ieri, Tom Boonen, non ha fatto meglio di un 29esimo posto a 1'01" da Tuft, e quindi si fa in disparte rispetto ai primissimi della classifica.
Tra di loro c'è Sylvain Chavanel, terzo in graduatoria (a 16") dopo essere partito fortissimo nella crono (migliore intertempo dopo 8 km con 9'50"), ma essere poi andato in calando fino al sesto posto finale, a 20" da Tuft e preceduto anche da Westra (quarto a 18") e Malori (quinto a 19"). L'italiano: Adriano ha trovato un terreno adatto alle sue caratteristiche, e ha fatto meglio del suo rivale azzurro Boaro (solo 18esimo a 46"), forse sperare in una vittoria era troppo, vista la quotata concorrenza, ma il parmense conferma una certa continuità, nell'attesa di un salto di qualità - se mai ci sarà.
Il settimo ad Aardoie è Alberto Contador, forse il più atteso della corsa, sebbene non adattissimo ai percorsi nordici. In classifica il madrileno (che oggi ha pagato 22") è decimo a 49" da Tuft. Non è pensabile che domani si metta l'elmetto e vada alla guerra, ma di sicuro Alberto non si farà staccare apposta tra un muro e l'altro: non neghiamo una certa curiosità nei suoi confronti, in questa ultima tappa dalle mille insidie.
Altri nomi della crono e della generale: Durbridge e Mouris, coppia Orica che ha chiuso all'ottavo e nono posto la crono, è in classifica appena dietro ai primissimi, con l'olandese quarto e il giovane Luke quinto, entrambi a 25". Ancora un loro compagno di squadra, Langeveld, è sesto a 37" da Tuft, e questo affollamento di maglie GreenEDGE nelle prime posizioni della graduatoria lascia immaginare che domani qualcuno di loro possa godere di inaspettata libertà.
Notevole poi la prestazione di Jonathan Castroviejo, decimo della crono e nono della generale a 48", subito alle spalle della coppia Omega formata da Terpstra (settimo a 39") e Kwiatkowski (ottavo a 47"): chiaramente anche su questi due compagni, oltre che sugli Steegmans e i Vandenbergh (Chavanel invece potrebbe far corsa parallela), dovrà contare Boonen per provare, sui terreni a lui più amici, a ribaltare domani la classifica. O quantomeno a provarci.