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Giro di Turingia 2012: AncWorrack tu! Crono maestosa - Trixi si ripete e batte Arndt per 7 decimi. Judith in maglia gialla

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Il podio della cronometro di Altenburg, con Trixi Worrack che vince su Judith Arndt (a sinistra) ed Emma Johansson (a destra) © velociosports.com

Se non fosse nata nel 1981 a Cottbus, una cittadina nel Brandeburgo, profonda Repubblica Democratica Tedesca, Trixi Worrack sarebbe diventata una calciatrice. Almeno queste erano le intenzioni. Ma nella DDR alle ragazzine non veniva permesso di praticare uno sport maschile come il calcio e Trixi per una volta nella vita dovette arrendersi.

Non una resa totale, se è vero che per rimpiazzare quel pallone e quegli scarpini la piccola Worrack iniziò a correre in bicicletta. Dopo la quinta vittoria stagionale, ottenuta oggi nella cronometro di Altenburg, ci viene da tirare un sospiro di sollievo ed esclamare un profondo «meno male». Poteva accontentarsi, dopo la bella ed imperiosa vittoria di ieri, e invece Trixi Worrack dimostra una volta di più che non è tipa da arrendersi, sia che si tratti di decidere quale sport praticare che ottenere un'altra vittoria.

La vittoria arriva, non imperiosa ma un po' inaspettata, essendo derivata da una gara contro il tempo. Parliamoci chiaro: c'erano molte atlete potenzialmente più forti nell'esercizio contro le lancette, eppure Trixi ha saputo precederle tutte. Fa meglio anche di Judith Arndt, dopo il ritiro preventivo (in ottica olimpica) di Clara Hughes la vera favorita di oggi. Judith stava appunto mantenendo le attese quando tra lei e la vittoria si frappone una curva a sinistra, molto stretta e con del pavé. La portacolori dell'Orica-GreenEDGE la prova più volte durante la ricognizione pomeridiana. Tenta tutte le soluzioni possibili per tenere la velocità alta in curva e non appesantire troppo la pedalata.

Qualcosa in gara andrà storto, se è verò che la Arndt esce da quella curva con la catena su un rapporto troppo duro per rilanciare, anche se sei l'iridata contro il tempo. Perde un paio di secondi abbondanti e sul traguardo è dietro alla Worrack per sette decimi. Le ragioni per infuriarsi ci sono tutte e Judith infatti non sorriderà nemmeno una volta salita sul podio.

Nei 20.7 km vallonati attorno ad Altenburg partono in 97, in quattro non concluderanno la prova. La prima a prendere il via è la portacolori della Nazionale tedesca Sarah Scharbach alle 16.30. Il primo tempo rilevante è dell'olandese Roxane Knetemann, figlia del campione anni '70 Gerrie. La tedesca della Be Pink Elke Gebhardt stacca appena dopo un 31'16" che alla fine le varrà il 12° posto. Quando partono le migliori si capisce che saranno loro a giocarsi il successo di tappa ed anche la maglia gialla di Emma Johansson, con una Arndt ad 8" ed una Teutenberg a 9", non è poi così al sicuro.

Claudia Häusler stamane era ottava e vuol correre la crono a tutta, tanto più che all'Orica-GreenEDGE curano in modo particolare questa disciplina. Perderà più di 2' e domani è in forse la sua partenza. Incidente? Sì, ma meccanico. Sentite la bizzarria: Claudietta sta affrontando l'ultima curva, quella che costerà la vittoria a Judith Arndt. Ad un certo punto vuol far salire la catena sul padellone anteriore ma non c'è verso. La Häusler allora scende di bici e prova a portare la catena a mano sulla moltiplica più grande. È ancora inspiegabile come nel gesto riesca a slogarsi la spalla ma il dolore si sente benissimo e taglierà il traguardo dopo diversi minuti (2'34" per essere precisi), le lacrime agli occhi.

La Worrack fa segnare un bel 29'49" che è già nel mirino di Arndt e Kupfernagel, per fare due nomi. La RusVelo di Gera paga 51" alla Worrack ed è 7a, sopravanzata dalla bravissima Fennel e da Ina-Yoko Teutenberg, 5a a 25". Amber Neben, che pure con il cronometro va a braccetto, rimane indietro di 18" dalla Worrack ed anche la Johansson (che parte per ultima, in quanto leader) paga 16". Judith Arndt il successo lo vede laggiù, a portata di mano, ma la catena sul dente sbagliato le rovina la festa.

Nonostante la furia per la tappa buttata alle ortiche Judith Arndt passa in maglia gialla davanti proprio a Trixi Worrack per 5" ed all'ex leader Emma Johansson, ora a 8". Un po' più indietro  Ina-Yoko Teutenberg (a 26") e Lizzie Armitstead (a 48"). Elisa Longo Borghini, 12a a 2'28" dalla Arndt, è la prima italiana in classifica generale; anche oggi ha chiuso come prima delle nostre, 20a a 1'53" dalla Worrack, e veste dalla seconda tappa la maglia bianco-blu (da queste parti in fatto di abbinamenti cromatici hanno gusti da brivido) di miglior giovane davanti a Jessie Daams ed all'altra italiana Elena Cecchini.

La crono di oggi ci dà conferma che per essere ad alti livelli nell'esercizio contro il tempo bisogna esercitarsi ed essere costanti: il fatto che nei primi dieci posti ci siano quattro Specialized-Lululemon, un'Orica-GreenEDGE (Judith Arndt) è sintomatico di quanto queste formazioni siano attente alle cronometro. In ottica Olimpica (spiace ripetersi ma questo Thüringen è, per chi ci andrà, una prova generale dei Giochi) si è capito che la oggi assente Clara Hughes, Judith Arndt, Ina-Yoko Teutenberg, Amber Neben ed Emma Johansson andranno in cerca dell'alloro olimpico non solo nella prova in linea. ed il fatto che al Tour en Limousin, anche lì in una crono dalla lunghezza simile a quella di Londra, Marianne Vos sia stata batttuta dalla giovane connazionale Anna Van der Breggen ed incalzata dalla talentuosa Alena Amialiusik deve far riflettere sulle reali possibilità di vittoria londinese del Fenomeno olandese.

Nel frattempo domani si torna a correre in gruppo: il circuito di Schmölln, con cinque Gpm insidiosi e nemmeno un metro di pianura, si presta ad attacchi ed imboscate. Finora han vinto soltanto atlete tedesche: che Emma Johansson - per fare un nome - voglia andarsi a riprendere il primato di cui è stata privata oggi?

Francesco Sulas

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