Tour de France 2012: Soffro, Lotto, sprinto, vinco - Greipel su Sagan dopo i ventagli. Evans arrembante

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Qualche ricorrenza prima di tutto. Il 14 luglio 1789 avviene la presa della Bastiglia e la festa nazionale francese, in questo caldo sabato di luglio e di Tour, si nota eccome. Esattamente cinque anni fa moriva il padre del danese Michael Morkov. Il portacolori della Saxo-Tinkoff va in fuga insieme ad altri sette e per un bel po' decide di assentarsi, di portarsi da solo in testa alla corsa, dove resterà fino ai -25 km.

Ancora. Il 10 luglio scorso Alexandre Vinokourov cade, siamo ancora al Tour. Finisce in un burrone, si rompe il femore e poche settimane dopo annuncia al Mondo il suo ritiro dall'agonismo. Eppure, con i giochi olimpici in arrivo ed una carriera che si sarebbe chiusa sul ciglio della strada, Vino non riesce a dire addio al ciclismo pedalato.

Ecco che ritorna, a dirla tutta non con risultati eccellenti, ma ha pure una certa età (compirà 39 anni il prossimo 16 settembre). Vino, che sembrava spacciato dopo quella caduta il 10 luglio, oggi ci prova, a vincere una tappa. Lo fa a suo modo, scappando da solo negli ultimi 20 km, poi raggiunto da Albasini, quindi riaccciuffati dal gruppo. Azione fallita ed è un peccato ma sicuramente il vecchio leone kazako ci riproverà.

Ricomponendo il puzzle ci ritroveremo con una fuga iniziale, un bel po' di ventagli, una salitella innocua solo all'apparenza ma che farà i suoi danni e la 17a vittoria stagionale di André Greipel, al terzo acuto in questo Tour. Assistito dalla sua Lotto Belisol, il tedesco lancia una volata a cui solo Peter Sagan prova ad opporre resistenza. Quasi quasi il fenomeno slovacco riesce a prevalere ma la maggior esperienza ed il colpo di reni del "gorilla" relegano Peter al secondo posto.

Il bello è che non pareva una tappa in grado di poter dire chissà che, questa Saint-Paul-Troix-Châteaux - Le Cap d'Agde. Erano 217 km, vero, ma molto semplici, con le squadre già abbastanza provate e l'arrivo sul Mediterraneo. Un solo dentello (il Mont Saint-Clair) ed il vento laterale erano potenziali variabili; faranno abbastanza la differenza. Subito evadono Bouet, Pineau, Ladagnous, Dumoulin, Curvers, Urtasun, Morkov ed Engoulvent. Guadagnano sul gruppo ma è Michael Morkov a lanciarsi in una fuga solitaria. Mentre dietro il vento laterale spacca in più parti il plotone, la sortita va esaurendosi in vista della salitella di Mont Saint-Clair.

È all'attacco della breve ma terribile rampa che i fuggitivi rientrano nei ranghi, mentre nelle retrovie cadono Nerz, Lancaster, Kessiakoff, Devenyns e Roux (per loro un capitombolo senza conseguenze). Sulla salita è la BMC di Evans a scandire il passo e mentre a poco a poco i velocisti, da Cavendish in giù, si staccano (da registrare un'ottima prova di Juan José haedo, che scollinerà con i migliori), è l'iridato di Mendrisio a scattare in faccia a Wiggins.

Il finora sempre attivo Van den Broeck si accoda a Cadel mentre Wiggins non si fa prendere dal panico e con la sua andatura da ottimo passista scalatore si riporta pian piano sui due attaccanti. Nibali è alla sua ruota e si scollina con il gruppo dei migliori in classifica nuovamente tutti insieme. Tornati sul litorale riecco il vento a dar fastidio; si apre qualche ventaglio ma l'azione decisiva è dettata da Vinokourov, che ai -16 km parte da solo. Albasini capisce che può essere l'azione buona e lo segue, raggiungendolo in un batter d'occhio. Il kazako e lo svizzero proseguono per un po' di comune accordo ma la Lotto Belisol s'è organizzata dopo la salita ed ai 2800 metri il gruppo è nuovamente compatto.

Ai 2500 metri, scatta subito in contropiede Luis León Sánchez, seguito da Mathieu Sprick. La strada è a questo punto in discesa, altro che spianata. I due potrebbero arrivare ma è la maglia gialla in persona, Bradley Wiggins, a tirare il gruppo per portare più avanti possibile Edvald Boasson Hagen. Il norvegese è ben lanciato ma chiuderà terzo. Scatta infatti Greipel e Sagan, perennemente alla sua ruota, esce di scia e prova a contrastarlo. pare più veloce del tedesco, probabilmente lo è, ma il colpo di reni di André regala la terza vittoria al Tour (17a stagionale) al "gorilla".

I gruppi arrivano alla spicciolata, con Cavendish a 8'36", Goss a 12'31", tutti vittime dei ventagli. Greipel, il più lesto di tutti a non farsi sorprendere ed il più determinato nella ricerca della vittoria, ha il giusto premio. Dietro Greipel, Sagan e Boasson Hagen ecco Sébastien Hinault, Impey, Simon ed il nostro Marcato. Attenzione ad un Gilbert che, in ottava posizione, precede Peter Velits e Danilo Hondo.

Domani si riprende a salire con un assaggio di Pirenei: nei 191 km da Limoux a Foix si scalano Port de Lers e Mur de Péguère, quest'ultimo però molto scoraggiante per gli attaccanti, visti i 26 km che lo separano da Foix. La classifica è immutata, con Wiggins saldamente in giallo su Froome e Nibali, e non sarà una frazione decisiva per le sorti del Tour ma su quelle due salite, questo è sicuro, tutti, dalla maglia gialla giù giù sino a Kern, tutti lasceranno buona parte delle loro energie.