Versione stampabileEcco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della seconda tappa in linea del Tour de France.
Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) da Raisport |
«Non sono un velocista puro e oggi ho cercato di stare davanti per prendere qualche punto per la maglia verde e ci sono riuscito. Nel finale c'era tanto nervosismo in gruppo, tutti volevano stare davanti, tutti volevano vincere, ma è normale, le corse sono così: l'importante è non cadere e non farsi male». |
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Alessandro Petacchi (Lampre-ISD) da Raisport |
«Tutti i miei compagni sono stati molto bravi oggi. Nel finale la tappa è stata molto veloce, c'era vento laterale e non era facile restare davanti senza spendere tante energie. Cavendish è stato molto bravo, io ho perso qualche posizione ai 600 metri e ho fatto un po' di fatica per rimontare: ai 200 metri poi le gambe erano quelle che erano. Comunque mi sento bene, ho tanta grinta, tanta voglia di fare bene: ho rischiato anche un po' di più, frenato un po' meno perché se non lo si fa non si può arrivare davanti. Continuerò a provarci anche nelle prossime tappe». |
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Oscar Freire (Katusha) da Raisport |
«La mia discussione con Goss dopo l'arrivo? Lui deve capire che non è solo in corsa, pensa che dobbiamo lasciarlo passare; ma se uno ha la ruota giusta o una buona posizione la deve tenere, non può pensare di farlo passare. Forse lui è un po' più nervoso. In questi arrivi tranquilli non lo si è mai, ci sono tanti rischi ma comunque sono le corse». |
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Mark Cavendish (Sky ProCycling) da Letour.fr |
«Questa è stata veramente una delle mie vittorie migliori al Tour. Il finale è stato davvero intenso: tutti erano lì davanti, gli uomini di classifica, gli scalatori, i velocisti. io avevo vicino a me negli ultimi 5 chilometro solo Eisel ma era difficile: se hai una squadra intera a disposizione puoi stare lontano dai guai, con uno o due uomini è dura organizzarsi e così negli ultimi chilometri ho deciso di fare da solo. È stato bello perché rispetto ad altre volte sentivo meno pressione, so che senza il treno è più difficile vincere ma so anche che se sono nella posizione migliore io sono il più veloce: però non è stato facile oggi. Ho visto lo spazio per sprintare e sono andato come sempre... Se vinciamo bene ma siamo qui come squadra e con un solo obiettivo, quello di fare la storia e vincere la maglia gialla con un corridore britannico in una squadra britannica». |
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