Emakumeen Bira WE 2012: La strada sale? La Pooley domina - Emma inarrivabile in salita. Scandolara molto attiva
- Emakumeen Euskal Bira WE 2012
- AA Drink - Leontien.nl Cycling Team [Donne] 2012
- Hitec Products - Mistral Home Cycling Team [Donne] 2012
- Orica - AIS [Donne] 2012
- Rabobank Women Team [Donne] 2012
- Team Specialized - Lululemon [Donne] 2012
- Alena Amialiusik
- Amanda Spratt
- Anna Sanchis Chafer
- Annemiek Van Vleuten
- Anouska Koster
- Christel Ferrier-Bruneau
- Elena Berlato
- Eleonora Van Dijk
- Elizabeth Armitstead
- Emma Johansson
- Emma Pooley
- Eneritz Iturriagaechevarria Mazaga
- Francesca Cauz
- Joanne Hogan
- Kaat Hannes
- Liesbeth De Vocht
- Linda Melanie Villumsen Serup
- Lisa Brennauer
- Lucinda Brand
- Mascha Pijnenborg
- Sara Mustonen
- Shelley Olds
- Trixi Worrack
- Valentina Scandolara
- Ciclismo femminile
Ci stavamo preoccupando. O meglio, i fan di Emma Pooley non riconoscevano in quella biondina non troppo alta e dallo stile non propriamente eccellente quella sorta di motorino che avevano potuto ammirare nelle stagioni precedenti. Non si trattava soltanto del cambio di casacca forzato, un passaggio dalla defunta Garmin alla AA Drink, giusto per non rimanere appiedate.
No, era proprio una metamorfosi, quella della Pooley, che aveva portato ad una sorta di involuzione la ragazza di Wandsworth, cresciuta a Norwich e residente a Zurigo. Insomma, i risultati non venivano e nemmeno si poteva parlare di un qualche infortunio, come accadde nel 2011, quando una frattura alla clavicola l'obbligò a saltare la prima parte di stagione, compresa la tanto amata Freccia Vallone.
Nulla di tutto ciò, soltanto una mancanza di risultati positivi, che per un'atleta come la Pooley non è poca cosa. A febbraio corre dei criterium a Perth, poi torna in Europa ed a Cittiglio, dove parte con il dorsale numero 1, è soltanto ottava. Siamo a fine marzo e per attendere non diciamo una vittoria ma una gara all'altezza del suo nome bisogna pazientare fino alla prima decade di maggio.
Prima vittoria (ma alla Berner Rundfahrt, corsa nazionale) il 12 maggio, poi il 4° posto alla Parkhotel Valkenburg Hills Classic. Si inizia a sospettare che la Pooley abbia ritardato la preparazione in vista delle Olimpiadi di casa. Se non è questa la verità ci si va davvero vicini. Martedì aveva ripreso a vincere una corsa internazionale, la Durango-Durango, per di più con il suo marchio di fabbrica, la fuga in solitaria. Negli ultimi 25 km (as)solo Pooley. Ieri ha perso tempo sull'asfalto bagnato ma è bastato piazzare una quaterna di Gpm sul percorso della seconda frazione dell'Emakumeen Bira per rivedere Emma Pooley dominare come non faceva da un anno e forse più.
Arriva da sola a Lekeitio ed oltre alla tappa conquista la maglia di leader. I distacchi, dalla 16a in su, sono abissali. Ma andiamo con ordine. Nei 97.8 km attorno a Lekeitio si sale per tre volte sul Milloi, due all'inizio, una alla fine; nel mezzo il Gpm di 2a categoria del Lekoitz, posto a 19 km dall'arrivo. Sarà decisivo per l'andamento della gara.
Dopo 12 km il primo traguardo volante vede transitare per prima la maglia azzurra di Valentina Scandolara. La leader della classifica dei TV raccoglie altri 5 punti che le permettono di conservare anche stasera la maglia. Sui primi due passaggi sul Milloi è la francese della Hitec Christel Ferrier-Bruneau a provare a rinforzare la sua leadership come regina della montagna. È un'ardua impresa respingere gli attacchi della Pooley, che infatti a fine tappa vestirà anche la maglia a pois di miglior scalatrice.
L'Orica-GreenEDGE prova a fare la corsa ed è Linda Villumsen ad andare in avanscoperta, passando da sola la prima volta sotto al traguardo di Lekeitio. La seguono altre dieci atlete e così la forte passista neozelandese le attende. Davanti si trovano presto in undici: Liesbeth De Vocht, Lisa Brennauer, Christel Ferrier-Bruneau, Kaat Hannes, Amanda Spratt, Linda Villumsen, Lucinda Brand ed Eneritz Iturriagaechevarria. Arrivano a guadagnare sino a 1'25" sul gruppo maglia gialla ma a metà corsa il gruppo si spacca ed è una ventina di unità a mettersi all'inseguimento delle undici battistrada.
La salita di seconda categoria del Lekoitz rimescola le carte: gli scatti ed i controscatti formano un gruppetto di sei in avanti. Si tratta di Van Dijk, Spratt, Hogan, Pijnenborg e la coppia AA Drink formata da Lizzie Armitstead e Lucinda Brand. Sono queste due le teste di ponte mandate in avanscoperta da Emma Pooley, che ha già pianificato tutto. Sul finire del Lekoitz esce dal gruppo e transita per prima sul Gpm. Tengono il suo ritmo soltanto la fida Lucinda Brand e la Campionessa australiana Amanda Spratt.
Il Lekoitz decide le sorti della tappa, l'ultima ascesa al Milloi definisce meglio tutto: Emma Pooley scatta di continuo e la prima a farne le spese è, come tattica prevede, Amanda Spratt dell'Orica GreenEDGE. Resta con la britannica Lucinda Brand che in verità cede subito dopo al ritmo della capitana. Nella discesa la Pooley assapora il secondo successo stagionale, due corse su tre in terra basca. Alle spalle della nuova maglia amarillo un gruppo a 20" che vede la Van Vleuten precedere Trixi Worrack, Emma Johansson e la sempre più ostica Alena Amialiusik. Chissà che questa giovane non possa lottare per una tappa, magari l'ultima, con tutti quei Gpm che lei tanto apprezza.
I secondi volano se è vero che oltre all'undicesima, Anna Sanchis, Spratt e Pijnenborg chiudono rispettivamente a 43" e 44". Le altre, dalla Van Dijk in giù, a 1'20" dalla Pooley mentre dalla 16a in poi (Shelley Olds) il distacco è di ben 4'24". Numerosi i ritiri, ben 18 (tra cui Elena Berlato, che sulle strade basche si frattura una clavicola), cui si aggiunge la mancata partenza di Sara Mustonen, che lascia così l'Hitec di Emma Johansson con due sole rappresentanti (Emma Johansson, appunto, e Christel Ferrier-Bruneau). In classifica generale Emma Pooley guida su Annemiek Van Vleuten e Trixi Worrack, quindi Alena Amialiusik ed Emma Johansson seguite da Anna Sanchis, tutte a 8".
Pooley che comanda anche nella classifica dei Gpm mentre la Worrack è prima nella classifica a punti. Francesca Cauz paga la prima corsa a tappe della sua giovane carriera e deve cedere la maglia rosa di miglior giovane ad Anouska Koster, mentre chi non lascia e quasi quasi raddoppia è Valentina Scandolara, prima nella classifica dei traguardi volanti.
Domani 13.4 km di cronometro molto, molto ondulata, con partenza ed arrivo ad Orduña. E siccome la più forte scalatrice ed una delle migliori cronowomen sappiamo tutti chi è, non ci stupiremmo della terza vittoria in terra basca di Emma Pooley, la campionessa ritrovata.