Versione stampabileEcco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciannovesima tappa del Giro d'Italia.
Roman Kreuziger (Astana) da Raisport |
«È la mia prima vittoria in un grande giro e per questo sono felice ma è difficile digerire la sconfitta di Cortina, visto che ero venuto per fare classifica e non per vincere una tappa. Almeno mi tira su il morale che era finito sottozero, adesso è a zero lo stesso ma almeno questo è un punto da cui ripartire. Senza la crisi di Cortina sarei in lotta per il Giro? Onestamente era difficile che oggi mi lasciassero andare via ai -30 senza quella cotta». |
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Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) da Raisport |
«Ho molta fiducia in me stesso e sono tranquillo per domani. Domani ci saranno tante salite e saranno altrettanto dure come oggi, ognuno darà il massimo in gara. Meglio essere a 17" che a 30"». |
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Joaquim Rodríguez Oliver (Katusha) da Raisport |
«Dovevamo staccare noi Ryder ed invece lui ha dato una lezione a tutti. È andato fortissimo e ha staccato tutti. Adesso vincere il Giro dipende solo da lui, deve sbagliare qualcosa, deve staccarsi altrimenti... Scarponi ha cominciato a scattare ed Hesjedal ha subito risposto e mi ha sorpreso. Quando ha attaccato ho pensato che potevo seguirlo ma ho preferito non andare fuori giri, stare con Pozzovivo e fare un ritmo regolare per poi provare ad avvicinarmi al massimo nel finale. Comunque anche a ruota di Pozzovivo ho fatto fatica. Ryder è fortissimo e se domani riusciremo a fare qualcosa sarà solo perché lui sbaglierà qualcosa. Domani è un'altra tappa durissima, più di oggi e si potrebbe pagare anche la fatica di oggi. Sullo Stelvio può succedere di tutto, se Ryder riesce a recupeare o a tenere la gamba sarà difficilissimo. Lo Stelvio farà la differenza ma il Mortirolo è sempre il Mortirolo, è una salita che in passato ha fatto tante vittime». |
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Michele Scarponi (Lampre) da Raisport |
«Forse son partito un po' troppo presto ma volevo risalire la classifica e mettere in difficoltà i primi tre. Ho provato da lontano perché volevo fare dei distacchi. Hesjedal è stato fortissimo ed alla fine non sono riuscito nemmeno a tenerlo. Rodríguez è un grande, si è gestito benissimo e mi ha passato all'arrivo. Il segnale buono è che mi sono ripreso dopo la giornata di Cortina». |
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Domenico Pozzovivo (Colnago-CSF Inox) da Raisport |
«Tutta la tappa è stata dura, con un dislivello elevato. Da Pampeago in poi la selezione è stata naturale. Sull'ultima salita ci sono stati tanti scatti ed io ho cercato di tenere un'andatura regolare perché sentivo di essere quasi a tutta. Un mio scatto? Per farlo ci vogliono le gambe, le avevo c'era qualcuno che ne aveva più di me». |
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Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) da Raisport |
«Hesjedal ha dimostrato di essere il più forte, tutti noi pensavamo di staccarlo ed invece ci ha staccato lui. Con una tappa come quella di domani è ancora tutto aperto ma lui ha messo un'ipoteca su questo Giro. Gli scatti di Scarponi mi hanno fatto male, non riuscivo a rispondergli e ho preferito col mio passo che era la cosa migliore guardando il distacco finale. Hesjedal è tutto il Giro che va forte, per oggi la mia aspettativa era di andare meglio però quando uno è più forte bisogna riconoscerlo e fargli complimenti. Non ero in una cattiva giornata, non sempre si riesce a fare quello che si pensa al mattino e bisogna dar merito agli avversari. Hesjedal è stato il più forte mentre dietro siamo tutti in pochi secondi. Domani cercherò di recuperare il più possibile ed l'unica cosa da fare». |
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Enrico Gasparotto (Astana) da Raisport |
«Stamattina in riunione ci hanno chiesto di fare il meglio possibile, alla fine la vittoria di Roman oggi l'ha voluta lui ed è sua. Quest'anno ho vissuto tanto con lui a partire da novembre con i vari ritiri e quindi so come stava a Cortina. Per lui è stata una giornata pesante e oggi tante volte voleva fermarsi. Ha dimostrato di avere carattere a differenza di tutto quanto si è detto e si è scritto». |
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