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Giro d'Italia 2012: Le dichiarazioni della diciannovesima tappa

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Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciannovesima tappa del Giro d'Italia.

Roman Kreuziger (Astana) da Raisport
«È la mia prima vittoria in un grande giro e per questo sono felice ma è difficile digerire la sconfitta di Cortina, visto che ero venuto per fare classifica e non per vincere una tappa. Almeno mi tira su il morale che era finito sottozero, adesso è a zero lo stesso ma almeno questo è un punto da cui ripartire. Senza la crisi di Cortina sarei in lotta per il Giro? Onestamente era difficile che oggi mi lasciassero andare via ai -30 senza quella cotta».
 
Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) da Raisport
«Ho molta fiducia in me stesso e sono tranquillo per domani. Domani ci saranno tante salite e saranno altrettanto dure come oggi, ognuno darà il massimo in gara. Meglio essere a 17" che a 30"».
 
Joaquim Rodríguez Oliver (Katusha) da Raisport
«Dovevamo staccare noi Ryder ed invece lui ha dato una lezione a tutti. È andato fortissimo e ha staccato tutti. Adesso vincere il Giro dipende solo da lui, deve sbagliare qualcosa, deve staccarsi altrimenti... Scarponi ha cominciato a scattare ed Hesjedal ha subito risposto e mi ha sorpreso. Quando ha attaccato ho pensato che potevo seguirlo ma ho preferito non andare fuori giri, stare con Pozzovivo e fare un ritmo regolare per poi provare ad avvicinarmi al massimo nel finale. Comunque anche a ruota di Pozzovivo ho fatto fatica. Ryder è fortissimo e se domani riusciremo a fare qualcosa sarà solo perché lui sbaglierà qualcosa. Domani è un'altra tappa durissima, più di oggi e si potrebbe pagare anche la fatica di oggi. Sullo Stelvio può succedere di tutto, se Ryder riesce a recupeare o a tenere la gamba sarà difficilissimo. Lo Stelvio farà la differenza ma il Mortirolo è sempre il Mortirolo, è una salita che in passato ha fatto tante vittime».
 
Michele Scarponi (Lampre) da Raisport
«Forse son partito un po' troppo presto ma volevo risalire la classifica e mettere in difficoltà i primi tre. Ho provato da lontano perché volevo fare dei distacchi. Hesjedal è stato fortissimo ed alla fine non sono riuscito nemmeno a tenerlo. Rodríguez è un grande, si è gestito benissimo e mi ha passato all'arrivo. Il segnale buono è che mi sono ripreso dopo la giornata di Cortina».
 
Domenico Pozzovivo (Colnago-CSF Inox) da Raisport
«Tutta la tappa è stata dura, con un dislivello elevato. Da Pampeago in poi la selezione è stata naturale. Sull'ultima salita ci sono stati tanti scatti ed io ho cercato di tenere un'andatura regolare perché sentivo di essere quasi a tutta. Un mio scatto? Per farlo ci vogliono le gambe, le avevo c'era qualcuno che ne aveva più di me».
 
Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) da Raisport
«Hesjedal ha dimostrato di essere il più forte, tutti noi pensavamo di staccarlo ed invece ci ha staccato lui. Con una tappa come quella di domani è ancora tutto aperto ma lui ha messo un'ipoteca su questo Giro. Gli scatti di Scarponi mi hanno fatto male, non riuscivo a rispondergli e ho preferito col mio passo che era la cosa migliore guardando il distacco finale. Hesjedal è tutto il Giro che va forte, per oggi la mia aspettativa era di andare meglio però quando uno è più forte bisogna riconoscerlo e fargli complimenti. Non ero in una cattiva giornata, non sempre si riesce a fare quello che si pensa al mattino e bisogna dar merito agli avversari. Hesjedal è stato il più forte mentre dietro siamo tutti in pochi secondi. Domani cercherò di recuperare il più possibile ed l'unica cosa da fare».
 
Enrico Gasparotto (Astana) da Raisport
«Stamattina in riunione ci hanno chiesto di fare il meglio possibile, alla fine la vittoria di Roman oggi l'ha voluta lui ed è sua. Quest'anno ho vissuto tanto con lui a partire da novembre con i vari ritiri e quindi so come stava a Cortina. Per lui è stata una giornata pesante e oggi tante volte voleva fermarsi. Ha dimostrato di avere carattere a differenza di tutto quanto si è detto e si è scritto».
 
La Redazione

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