Giro d'Italia 2012: E pure per i nostri rinviamo i giudizi - In attesa delle salite, nessuna risposta dalla cronosquadre
Attesa e temuta, questa cronometro a squadre che segnala il rientro del Giro in Italia ha deluso tutti coloro che si aspettavano uno sconvolgimento significativo in classifica generale o comunque alcune risposte un po' più chiare sulle reali chances dei corridori italiani nella corsa rosa: nonostante il chilometraggio abbastanza elevato le differenze cronometriche tra i team sono state decisamente ridotte, con addirittura dieci formazioni raccolte in appena 12" tra il terzo ed il dodicesimo posto.
Puntando i riflettori su Liquigas e Lampre, divise da soli 8" oggi, si può dire che forse i verdi di Amadio sono stati leggermente più lenti del previsto mentre i blu-fucsia di Saronni si sono difesi bene, soprattutto dopo le prestazioni di sicuro non esaltanti nella cronometro di Herning: la sostanza, però, è che quanto visto oggi è davvero troppo poco per emettere qualsivoglia giudizio su Ivan Basso, Damiano Cunego e Michele Scarponi. Certo, Basso ha dalla sua quel piccolo vantaggio guadagnato nel primo giorno ma con tutte le montagne che ci saranno fino a Milano si farà veramente in fretta a capovolgere la situazione: anzi, potrebbe bastare anche solo la conquista di un abbuono in una delle prossime tappe, pensiamo in particolar modo a Damiano Cunego.
Ma se Basso, Cunego e Scarponi sono le nostre tre carte migliori per vincere questo Giro d'Italia, queste prime quattro tappe hanno senz'altro dato un bel po' di fiducia a due corridori italiani con ambizioni di classifica, Domenico Pozzovivo e Dario Cataldo. Lo scalatore lucano della Colnago-CSF oggi ha perso 1'12" ed in classifica si trova a solo 1'02" da Basso e ad appena 30" da Cunego e Scarponi: per Pozzovivo essere riuscito a passare indenne queste prime giornate di gara e già un grandissima cosa e adesso toccherà a lui confermare quando di buono fatto vedere in salita nelle scorse settimane. L'abruzzese della Omega Pharma invece si trova davanti a tutti gli italiani di classifica e nella prossime tappe troverà tanti percorsi adatti alle sue caratteristiche che potrebbero portarlo in ottima posizione ai piedi delle grandi montagne: poi sappiamo che l'entusiasmo può fare miracoli.
Allo stato attuale delle cose, lo ripetiamo, è troppo presto per fare previsioni su cosa potranno fare i nostri, bisognerà aspettare almeno le due tappe di fine settimana, quelle di Rocca di Cambio e Lago Laceno. Intanto il migliore dei nostri in classifica è il 24enne Manuele Boaro che oggi, per alcuni minuti, ha sognato anche di poter vestire la maglia rosa: Garmin e BMC, infatti, sono state le ultime due squadre a concludere la prova e lui fino a quel momento era proprio leader virtuale della corsa. E tra i primi 15 della generale c'è anche il friulano Enrico Gasparotto che, dopo la grande campagna nelle classiche delle Ardenne, sembra ancora in buona condizione: il suo compito è di aiutare Kreuziger ma prima di Cervinia potrebbe anche cercare un po' di gloria personale, magari la vittoria di tappa che gli manca.