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Giro d'Italia 2012: Phinney, la paura e la conferma rosa - Taylor, un personaggio clamoroso

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Anche quando deve comprare degli occhiali Taylor Phinney sa non essere banale - Foto da Twitter

Da tempo il ciclismo cerca un nuovo personaggio, qualcuno che possa davvero calamitare l'attenzione della gente, possibilmente non solo per le qualità atletiche ma anche per una capacità di comunicare con il pubblico che spesso è mancata ai ciclisti: forse dopo anni di ricerca un personaggio l'abbiamo trovato, è l'attuale maglia rosa Taylor Phinney. E, diciamo la verità, quando oggi lo abbiamo visto fermo in mezzo alla strada a soli 8 km dall'arrivo anche noi ci siamo spaventati non poco perché sarebbe stato un vero peccato se un personaggio del genere non fosse stato più sotto la luce dei riflettori dopo appena una giornata in maglia rosa.

Di Taylor Phinney ora ne parlano tutti, il suo palmarès viene snocciolato su ogni giornale e ad ogni trasmissione televisiva: dai Campionati del Mondo su Pista nell'Inseguimento Individuale alle due Parigi-Roubaix per Under 23, dal Mondiale a Crono Under 23 all'Olympia's Tour del 2010 dove conquistò 5 tappe su 7 (oltre alla classifica generale). Phinney è un predestinato geneticamente, quando si uniscono due campioni è facile che ne nascano altri: il padre Davis è stato il primo americano a vincere una tappa al Tour de France, mentre la madre, Connie Carpenter ha vinto l'oro su strada ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1984: e quindi non è un caso se la sorella di Taylor, Kelsey, è una campionessa del Biathlon, seppur ancora molto giovane.

Fisicamente Taylor è imponente, l'altezza e il peso non sono proporzioni che è facile vedere nel ciclismo, nemmeno in pista, a meno che non si parli di velocisti: ma Phinney nei velodromi non è stato solo inseguitore, è stato anche un chilometrista capace di far segnare 1'01" in un Mondiale che gli valse l'argento dietro l'imbattibile tedesco Stefan Nimke. La struttura muscolare è spettacolare, sviluppata in maniera uniforme, lo sostiene soprattutto nella parte superiore e nella schiena ed è in grado di tenere una posizione aerodinamica capace a pochi con il torace perfettamente orizzontale.

Ma fin qui, nonostante l'ottimo curriculum, siamo ancora nel mondo ciclistico, cosa contraddistingue Phinney da tanti altri suoi colleghi? La grande capacità di comunicare sia scrivendo che parlando e per dimostrarlo vi mostreremo alcuni contenuti video che non tutti conoscono ma che vale la pena divulgare per conoscere meglio chi è questo giovane statunitense cresciuto in Italia.

Il primo video risale al 2008 quando Taylor ha solamente 18 anni. Dopo essersi diplomato con ottimi voti, Taylor ha partecipato ai Giochi Olimpici di Pechino nell'Inseguimento Individuale giungendo settimo, ma nella stessa specialità ha vinto i Mondiali Juniores in Sudafrica e nella stessa rassegna si è imposto anche nella prova a cronometro su strada: questi risultati gli hanno permesso di ottenere, con grande merito, il premio per il miglior juniores statunitense e qui potete vedere il suo discorso quando riceve il premio: da notare soprattutto la postura di tre quarti, i movimenti, l'impostazione della voce e la grande sicurezza che mostra sul palco nonostante la giovane età. In pratica potremmo dire che in pochi minuti sono racchiuse tutte le doti del Phinney comunicatore, quello che non lascia indifferenti fin dal primo impatto.

Il secondo contributo è invece una corsa celeberrima organizzata dalla sua squadra Under 23, la Trek-Livestrong, all'inizio del 2010 durante il training-camp: il nome di questa fantastica competizione dice già molto sulla sua spettacolarità, "The Infamous Trek-Livestrong U23 Tricycle Race". Ovviamente non vi diremo il vincitore, ma anche qui possiamo ammirare un estratto per personaggio Phinney in tutti i suoi aspetti, con una reazione imperdibile al momento delle premiazioni.

Nel terzo contributo video, invece, c'è Taylor Phinney che veste anche i panni di conduttore: riguarda una trasmissione notturna ideata e trasmessa proprio da Taylor assieme a suo cugino Gabe Kennedy Il set è il loro salotto di casa davanti al camino ed il titolo "Late Night" (appunto tarda notte): in una puntata quasi surreale, mentre Taylor mangiava dei cereali suo cugino recitava il dizionario.

Video streaming by Ustream

Tra le tante versioni di Taylor che si possono scovare sul web c'è anche quella del cantante: l'occasione è il matrimonio di Tejay Van Garderen, connazionale e grandissimo amico, dove in un epico duetto si cimentano in una delle canzoni più romantiche della storia della musica, "Let's get it on" di Marvin Gaye. Forse però nel canto non se la cava bene come in bicicletta...

L'ultimo di questa carretta di video su Taylor Phinney è anche il più recente visto che è un breve estratto della conferenza stampa ufficiale al termine della tappa odierna del Giro d'Italia: nonostante la folta presenza di giornalisti in sala, Phinney e Cavendish non si fanno problemi a divorarsi una bella fetta di torta. Oltre a questo simpatico siparietto, però, in questo video si può anche apprezzare come la futura stella americana parli un italiano praticamente perfetto: in fondo l'abbiamo già detto, è cresciuto e ha vissuto per anni in Italia ma se oltre alle doti fisiche ci aggiungiamo quelle intellettuali allora possiamo dire, senza pericolo di essere smentiti, di essere di fronte ad un fenomeno a tutto tondo.

Fenomeno che non si nasconde e, anzi, se le inventa tutte per apparire o per tenersi in contatto con i tifosi: Taylor Phinney, infatti, è anche un vero e proprio consulente, e un paio di anni fa aprì un suo profilo su un social network, Formspring, per rispondere alle domande dei suoi tifosi: gliene arrivarono di ogni genere, non solo domande strettamente ciclistiche, e lui ha risposto sempre con grande ironia. Ve ne riportiamo giusto un paio delle più divertenti.

Preferisci Star Wars o Il Signore degli Anelli?
«Twilight? No sto scherzando. Preferisco il Signore degli Anelli ma solo perché i film sono usciti mentre ero vivo. Però mi piace anche Guerre Stellari».
Ho conosciuto Alex Dowsett, cosa puoi dirmi di lui?
«È la cosa migliore capitata alla Gran Bretagna dalle moderne cure dentali».

Ma il modo migliore per conoscere Taylor Phinney è leggere il suo blog taylorphinney.com dove è possibile seguire tutte le sue elucubrazioni mentali riguardo il ciclismo e non solo: il miglior pezzo riguarda una finta (vera?) intervista fatta da lui a Philippe Gilbert. È in inglese e quindi ve ne traduciamo una piccola parte in modo che siate poi invogliati a leggerla tutta qui.

Gilby va bene se ti chiamo così?
«Tu puoi fare riferimento a me come Sir, Vostra Altezza oppure Maestro».
Mi scusi Vostra Altezza. Riguardo la vostra vittoria, io ero lì a testimoniare il tuo attacco è stato qualcosa di entusiasmante, sei stato incredibile. Come potrei farlo io?
«Taylor mi dai veramente sui nervi. Pensi di essere speciale? Mettiti in ginocchio e puliscimi le scarpe».
TP si piega e pulisce le scarpe di Gilbert.

Purtroppo la vita di Taylor non è tutta rose e fiori, la parte più dura per lui è in famiglia: il padre, Davis Phinney, è purtroppo affetto dal morbo di Parkinson. I Phinney non si sono però persi d'animo e hanno creato una fondazione per la ricerca e la cura di questo morbo che riduce moltissimo la mobilità e la vita delle persone che ne sono affette. Per tutte le informazioni sulla fondazione Davis Phinney questo è il link: Davisphinneyfoundation.org

Laura Grazioli

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