Giro di Romandia 2012: Wigginsuperabile! Talansky, che sorpresa! - Bradley, crono e corsa. Ora punta al Tour de France
- Tour de Romandie 2012
- Astana Pro Team 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Rabobank Cycling Team 2012
- Sky ProCycling 2012
- Vacansoleil Pro Cycling Team 2012
- Andrew Talansky
- Bradley Wiggins
- Cadel Evans
- Gustav Erik Larsson
- Ivan Basso
- Luis León Sánchez Gil
- Michael Rogers
- Paolo Tiralongo
- Richie Porte
- Rinaldo Nocentini
- Roman Kreuziger
- Rui Alberto Faria da Costa
- Thomas De Gendt
- Uomini
Nel 2011 Cadel Evans vinse la maglia gialla del Giro di Romandia e sotto il sole di luglio portò a casa una casacca dello stesso colore ma di ben altro prestigio, andando a vincere il Tour de France. Dodici mesi più tardi il Romandia finisce a Bradley Wiggins e visto il centinaio di chilometri a crono che il Tour proporrà, unitamente alle salite non troppo impegnative, non vediamo perché il Campione britannico non potrebbe ripercorrere lo stesso cammino di Evans.
Più forte della sfortuna e di un salto di catena, Bradley Wiggins ha messo in mostra la sua abilità nel pedalare sulla bici da crono: schiena immobile, postura perfetta, cadenza elevatissima, anche in salita. Mai una sbavatura, mai un movimento senza senso, tutto veicolato a vincerlo, questo Romandia che s'era messo non benissimo dopo che ieri Luis León Sánchez gli aveva strappato la maglia gialla di leader.
Dopo la Parigi-Nizza ecco quindi il Giro di Romandia nel palmarès di Bradley Wiggins. Sono già due le maglie gialle conquistate nel 2012 anche se la più ambita ed importante è ancora lontana, almeno nel tempo (non nelle prestazioni). Festeggia Wiggins e la Sky, squadra superiore in questi sei giorni di gara.
Si partiva con Luis León Sánchez in vantaggio su Wiggins di 9" ma la classifica cortissima apriva molteplici soluzioni per la vittoria finale. Prima che i migliori partissero era De Gendt a precedere lo specialista Gustav Erik Larssson, ma il tempo di Richie Porte, 29'13", gelava tutti. Gran prestazione, quella del tasmaniano, gli varrà il terzo posto di tappa ed il quarto in classifica.
Era poi il portoghese della Movistar Rui Alberto Faria da Costa a far segnare un 29'19" molto importante. Dice: perché importante, non è meglio del tempo di Porte. Vero, ma il portoghese è più avanzato di Richie in classifica e nell'ttesa che Wiggins e Luis León Sánchez taglino il traguardo si porta momentaneamente in testa alla classifica virtuale.
Chi sorprende - fino a un certo punto, invero - è Andrew Talansky. Classe '88, statunitense e campione nazionale a crono tra gli Under 23 nel 2010, Talansky non dà l'idea di essere così sicuro nella guida del mezzo. Nei 16.5 km da Montana Village a Crans-Montana (3 di discesa, 4 di salita dura, il resto di falsopiano e strappetti micidiali) non sempre pedala disinvolto, né tiene le mani sullle appendici. Eppure all'intertempo ha solo 1" di ritardo da Porte ed al traguardo abbatte la barriera dei 29', facendo segnare un 28'57" che, finisse in quel momento la gara, lo porterebbe ad un'inaspettata vittoria.
Mentre Talansky aspetta l'arrivo dei migliori Kreuziger ha fatto segnare il 4° tempo, Rogers sta affrontando la salita ma pare un po' troppo macchinoso, così come Clement, per poter ambire a posizioni di presigio. Wiggins, con l'eleganza e lo stile che lo contraddistinguono, è partito, seguito dal leader, Luis León Sánchez. E quando, ad inizio salita, il britannico si deve fermare per un salto di catena (perderà 10") tutta la Sky rimane con il fiato sospeso. Bradley non si fa prendere dal panico, rimonta in sella ed affronta al salita in posizione da crono, colpo di pedale agilissimo, velocità di crociera che pare buona.
Poco dietro Luis León Sánchez sale e fa fatica, si vede dalla pedalata, dallo spalleggiare del murciano, dalle pochissime volte che rilancia l'azione. Accade così che all'intertempo il migliore di tutti sia Wiggins, nonostante quel salto di catena. Ormai è chiaro che per la tappa la lotta sarà tra lui e Talansky, così come per la classifica generale.
Wiggins non si alza in piedi nemmeno nel finale, quando tutti esprimono il pmassimo sui pedali. O meglio, lui dà tutto, ma sempre rimanendo seduto, composto, in posizione da crono. Arriva più veloce di quanto lo si aspetti sul traguardo di Crans-Montana, Bradley Wiggins, e pare destinato a non battere il gran tempo di Talansky. Invece lo batte, seppur di 70 centesimi, quel tempone. Figurarsi se non avesse avuto il salto di catena!
Podio di tappa per due terzi Sky, con Talansky tra Wiggins e Porte, mentre in classifica generale il giovane statunitense si trova secondo tra l'onnipresente e solido Wiggins ed il lusitano Faria da Costa, che a poco a poco sta uscendo fuori. Al 4° posto Porte seguito dal compagno di squadra Rogers e da un Kreuziger apparso in buona ma non ottima forma.
Italia lontana nella generale, con Tiralongo 18° a 1'35" e Nocentini 21° a 1'41" a far da primi rappresentanti tricolori. Ancora più indietro Ivan Basso, 33° a 2'34"; per il varesino il Romandia è stato un banco di prova in ottica Giro d'Italia. Ieri sera ha sciolto le riserve e deciso di partire sabato prossimo da Herning come capitano unico. La forma, s'è visto ieri sulle salite del Vallese, nn è poii così lontana, ed è bene così perché tra sei giorni sarà già Giro d'Italia.
Quanto a Wiggins ringrazia la squadra ed «i ragazzi, che hanno svolto un lavoro fantastico. Non volevo compromettere tutto per un salto di catena». Romandia, così come parigi-Nizza, archiviato, e bene anche. Adesso c'è un'altra maglia gialla da conquistare e forse mai come quest'anno alla sua portata, vista la quantità di cronometro che il percorso presenta. No, non stiamo parlando del Criterium del Delfinato.