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Tour of Turkey 2012: Una sola salita, poi le ruote veloci - Da domani sfida tra Petacchi e Greipel. Ma occhio a Guardini...

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Un traguardo del Giro di Turchia 2011. Domani prenderà il via la 48a edizione © turkeysforlife.com

dal nostro inviato

Si inizia con un circuito, si finisce con un altro circuito. Entrambi adatti alle tante ruote veloci che domani saranno al via da Alanya per la 48a edizione del Presidential Tour of Turkey. Tra la tappa iniziale e quella conclusiva tante altre occasioni per i velocisti, anche se meno semplici, e un arrivo in salita che dovrebbe esaltare qualche scalatore e magari fare una prima o definitiva cernita ai nomi che potranno succedere nell’albo d’oro ad Alexander Efimkin. I motivi di interesse sono tutti racchiusi quindi tra la lotta per le volate e la terza tappa con arrivo in quota.

Capitolo volate. Gli organizzatori puntano tutto sul duello tra i velocisti più esperti del plotone: Petacchi e Greipel. Il loro sprint gomito a gomito andato in scena un anno fa sulle strade turche campeggia sui manifesti ufficiali dell’evento. La condizione dello spezzino è però un grande punto interrogativo visto che praticamente è fermo dalla Sanremo, mentre il tedesco della Lotto-Belisol ha intenzione di continuare la tradizione che lo vede da due anni sempre vincente in Turchia.

Ma oltre ad Ale Jet e al Gorilla c’è una folta schiera di rivali agguerriti. A cominciare da Guardini e Kittel, connazionali e rivali dei due già citati attesi protagonisti del TOT. Poi ci sono tre Team Pro Tour che sono venuti in Turchia attrezzati per vincere in volata: la GreenEDGE ha Goss e McEwen; la Rabobank ha portato un trio velocissimo composto da Bos, Brown e Renshaw; mentre l’Omega Pharma-QuickStep proverà ad allungare la scia di vittorie di questo inizio di stagione con Chicchi e Fenn. A fare da guastafeste anche i fratelli Haedo, i nostri Guarnieri, Modolo, Pelucchi, Baggio, Colli e Fortin. Un occhio di riguardo anche ai vecchi Casper e Forster che rimpinguano la lista di questo piccolo festival della velocità.

Non saranno tutte tappe semplicissime, visto che molti arrivi hanno un finale insidioso, ma dato il numero di ruote veloci e la qualità delle squadre, saranno tanti i Direttori Sportivi che ordineranno ai propri uomini di tenere cucita la corsa, sicuramente movimentata dalle due squadre turche, Konya e Salcano, e da tutte quelle squadre che non hanno un velocista puro in corsa o un uomo veloce al livello dei più forti sprinter.

Capitolo montagna. La terza inedita tappa con arrivo in quota condizionerà sicuramente il resto della corsa. Se non ci saranno grandi distacchi la lotta per la maglia turchese dovrebbe poter rimanere aperta a diversi corridori racchiusi in pochi secondi. Ma chi farà la corsa martedì verso Elmali? Il numero 1 Efimkin pur non essendo in grandissima condizione ci crede e vuole onorare il suo numero di dorsale. L’Astana ha in squadra Vinokourov ma è più lecito pensare che in un arrivo più duro potrebbe puntare su Dyachenko. Chi invece attaccherà e cercherà di vincere la tappa è la Colombia Coldeportes con il duo Chavez-Duarte che da solo porta in dote un mondiale U23 e un Tour de l’Avenir.

Outsider? Potrebbe far benissimo un altro corridore che si è messo in luce l’anno scorso al Tour de l’Avenir, quel Romain Bardet protagonista una settimana fa sulle strade dell’Amstel. Battaglin tra gli italiani potrebbe dire la sua: ci ha stupito più volte, la squadra è gasata dopo il Giro del Trentino e qualora l’arrivo non dovesse essere così duro come dicono potrebbe fare il colpaccio. Ma attenzione alle fughe da lontano. Le tappe sono tutte brevi e sia l’attesissima terza tappa che tutte le altre chiamano all’appello corridori forti e coraggiosi. E in un gruppo di quasi 200 uomini se ne trovano tanti.

A questo link la startlist ufficiale

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Marco Fiorilla

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