Giro del Trentino 2012: Cunego riprende la scalata al trono - Vince su Betancur e Kreuziger. Mathias Frank leader
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- Danilo Di Luca
- Davide Mucelli
- Domenico Pozzovivo
- Emanuele Sella
- Eros Capecchi
- Francesco Reda
- Ivan Basso
- José Humberto Rujano Guillén
- José Rodolfo Serpa Pérez
- Juan Pablo Forero Carreno
- Marco Frapporti
- Marco Pinotti
- Mathias Frank
- Michael Friedman
- Michele Scarponi
- Roman Kreuziger
- Sylwester Szmyd
- Taylor Phinney
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Ha chiuso il cerchio, Damiano Cunego, e contemporaneamente ha aperto una stagione che può avere in serbo per lui delle belle vittorie. S'impone sul traguardo della seconda tappa del Giro del Trentino, a Sant'Orsola Terme; non alzava le braccia al cielo dal Romandia 2011, tappa di Romont, era il 28 aprile.
In mezzo tanti piazzamenti, specie in quest'inizio di stagione «dove per un motivo o per l'altro non ho colto la vittoria», afferma il veronese. Da Lugano passando per Nizza, Catalogna e Paesi Baschi il risultato pieno sembrava non voler proprio arrivare.
Ultima gara in ordine di tempo, l'Amstel Gold Race: avrebbe potuto vincerla, una caduta ai 300 metri l'ha tagliato fuori.
«Dopo l'Amstel sapevo di correre il Trentino con una squadra motivata e competitiva. Non mi sono abbattuto, non ho mollato ed oggi è arrrivata la vittoria».
Ha dato la certezza, Cunego, di avere la gamba per poter vincere e di esserne consapevole. Quando ai 300 metri parte un Roman Kreuziger raramente visto così in forma è proprio Damiano a portarsi senza troppa difficoltà alla sua ruota.
Non guarda l'avversario, scruta la strada, cerca di capire quanto manca all'arrivo. Quando vede lo striscione parte, doppia Kreuziger e tiene a bada il giovane Betancur, affacciatosi davanti. L'esultanza come una liberazione: finalmente ecco la vittoria!
La Mori-Sant'Orsola Terme non è una tappa semplice: 152 km con le salite a Palù del Fersina ed al Passo Redebus; la salita finale di 9 km dovrebbe fare l'ultima selezione. Se ne vanno subito dopo 20 km in 4: Juan Pablo Forero Carreno, Matthias Friedemann, Davide Mucelli e Marco Frapporti.
Il vantaggio s'impenna ma quando anche la strada sale rimangono in avanscoperta solo Frapporti e Mucelli. Sul Redebus la pioggia battente si trasforma in nevischio, in pioggia gelata.
L'Astana di Roman Kreuziger si mette davanti a tirare per ricucire e fa i primi danni, la discesa presa a rotta di collo fa il resto. Il gruppo si spacca in due tronconi e dietro rimangono nomi eccellenti: Ivan Basso (con il fido Szmyd), Danilo Di Luca, Domenico Pozzovivo, Josè Rujano (con Sella e Serpa), per citarne soltanto alcuni.
Davanti il treno turchese dell'Astana ha già ripreso Mucelli e continua la sua marcia; in fondo Frapporti è stanco, la maglia dei Gpm (che, al contrario del Giro d'Italia, qui è proprio verde) l'ha conquistata e vanta un vantaggio di una trentina di secondi sul gruppo. Il freddo scende, la strada sale ancora, inutile insistere per il bresciano del Team Idea.
In una discesa provano ad uscire dal secondo gruppo Felline (che affronta un tornante come il miglior Valentino Rossi) e Rabottini, ma dopo un paio di chilometri capiscono che non andranno lontano e si rialzano.
La salita finale vede l'azione di Domenico Pozzovivo che in solitaria prova a riportarsi sul primo gruppo: arriverà ad una ventina di secondi. Le tirate dell'Astana finiscono ed il lavoro passa sulle spalle della Lampre, la salita verso Sant'Orsola è già iniziata. In questi 9 km di ascesa nient'affatto impegnativa è Scarponi a fare da angelo custode a Cunego.
Ogni attacco nel finale viene rintuzzato dai blu-fucsia ma ai 300 metri l'affondo di Kreuziger sembra veramente far male. Ed in realtà lo fa, tanto male, tant'è che l'unico capace di seguirlo è proprio Cunego. Betancur rimane poco dietro e risale; ha perso l'attimo giusto, deve recuperare rapidamente e lo farà.
Nel mentre Cunego è scattato, Kreuziger non ha saputo tenere la ruota del corrridore della Lampre che ora è involato verso il traguardo. Betancur prova ad insidiarlo ma Cunego chiude ogni spiffero e si prende una vittoria meritata e voluta da tanto, forse troppo tempo. ottime prove anche per Capecchi e Reda, subito a ridosso del podio.
In classifica generale passa in testa il miglior BMC in salita (il leader Phinney s'era staccato sulle prime rampe di giornata), lo svizzero Mathias Frank. Ora comanda con 3" su Kreuziger e 7" su Betancur. Pinotti è 4° a 9" seguito da Damiano Cunego a 10". Reda e Capecchi, con Scarponi 10° a 34", ma che domani potrebbe riprendersi qualcosa sull'arrivo di Punta Veleno.
«L'abbiamo visionata in macchina, io e Michele - afferma Cunego - ed è impressionante, a tratti più dura dello Zoncolan. Ci vorranno rapporti speciali, certamente Michele punta a far bene domani perché il suo obiettivo è la classifica generale».
Una salita che farà distacchi? Difficile a dirsi, negli ultimi anni le grandi pendenze non hanno scavato grossi solchi. Sicuramente Scarponi e Kreuziger sono in grandissima forma ed anche Cunego non scherza affatto («Ma Punta Veleno è più per Scarponi che per Cunego», afferma Gilberto Simoni).
Non resta che attendere domani pomeriggio per maggiori riscontri. Le indicazioni ricevute oggi sono che Kreuziger punta dritto al Giro, che Scarponi sarà un più che degno avversario. Ivan Basso invece, se cercava buone sensazioni, non le ha per nulla trovate: rimasto nel secondo gruppo, ha sempre inseguito senza convinzione né gambe, lasciando infine i gradi di capitano ad Eros Capecchi. Nibali può iniziare a prenotare il volo per la Danimarca? Ancora troppo presto per dirlo.
Chi quasi sicuramente prenderà parte al Giro (ma non l'ammette apertamente, lo farà dopo la Liegi) è Damiano Cunego. Con questa gamba quasi nessun traguardo gli è precluso.