Giro dei Paesi Baschi 2012: Ratto ci prova, Rojas si ritrova - La prima a José Joaquín che rompe il digiuno. Daniele 4°
- Vuelta Ciclista al País Vasco 2012
- Caja Rural 2012
- Euskaltel - Euskadi 2012
- Lampre - ISD 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Lotto Belisol Team 2012
- Movistar Team 2012
- Orica - GreenEDGE 2012
- Rabobank Cycling Team 2012
- Utensilnord Named 2012
- Arthur Vichot
- Damiano Cunego
- Daniele Ratto
- David De la Fuente Rasilla
- Davide Mucelli
- Fabian Wegmann
- Gianni Meersman
- Johnny Hoogerland
- José Joaquín Rojas Gil
- Maciej Paterski
- Samuel Sánchez González
- Wesley Sulzberger
- Wouter Poels
- Uomini
L'arrivo è in discesa. Strano per una corsa come il Giro dei Paesi Baschi dove il terreno che s'incontra con maggior facilità è la salita. E di salite oggi, ce n'erano ben sette in programma, eppure si è assistito ad una volata.
Normale quando la prima tappa è la più semplice e nelle successive saranno dolori (ma solo per i non scalatori).
Vince all'ultimo, José Joaquín Rojas, spuntando dalla parte destra della carreggiata, anticipando Wouter Poels, Fabian Wegmann ed il nostro Daniele Ratto. Vince dopo 281 giorni di digiuno (l'ultimo trionfo fu al Campionato nazionale, il 26 giugno 2011).
Il giovane Liquigas, lanciato molto bene da Paterski, era sembrato così forte da poter portare a casa questa frazione. Invece no, Rojas fa il Freire della situazione; spunta all'ultimo, da un varco teoricamente impenetrabile, e li fa secchi tutti.
La tappa, 153 km con partenza ed arrivo a Güeñes, vede Ratto nel finale cercare la vittoria, ma in precedenza c'era stata la fuga di un altro bel giovane azzurro, Davide Mucelli, livornese dell'Utensilnord, classe '86.
Se ne va dopo 15 chilometri di corsa, lo segue David De La Fuente. Verranno ripresi quando al traguardo mancheranno 15.7 km, con De La Fuente transitato per primo su sei Gpm.
Vanno di comune accordo, i due, guadagnano quasi 5', finché il gruppo tirato da Rabobank e Lotto non li riprende. mancano 16 km al traguardo ed un'ultima ascesa, l'Alto de San Cosme.
Lotto tutta davanti, appena iniziano le rampe, presumibilmente per Gianni Meersman, uno che tra Algarve e Catalogna ha dimostrato di saper tenere in salita per poi bruciare il gruppo allo sprint. Alla fine il giovane belga sarà solo settimo.
Una caduta durante la salita fraziona il gruppo; Michele Scarponi scansa per un soffio chi finisce a terra (tra i coinvolti Johnny Hoogerland). Davanti il ritmo forsennato dei Lotto boys s'interrompe per una sorta di fair play.
Chi se ne infischia, di giocare correttamente, è l'australiano della GreenEDGE Wesley Sulzberger. Scatta in salita e se ne va, ma l'avventura dura ben poco. Anche perché in breve è la salita a terminare.
In discesa provano ad allungare in sei ma il gruppo è lì e le maglie arancioni dell'Euskaltel Euskadi si portano in testa al gruppo. Non hanno un velocista ma per il loro leader, Samuel Sánchez, meglio stare davanti che nelle retrovie.
Nell'ultimo chilometro è la Liquigas a prendere in testa la volata: Ratto è l'uomo designato a sprintare e lo fa anche bene. Forse viene lanciato un po' troppo presto e così non può cacciare indietro questo Rojas in netta rimonta. Basta un colpo di reni e il gioco è fatto, a dimostrazione che la Movistar non è una squadra costruita attorno a Valverde.
Domani seconda tappa, 165 km da Güeñes a Vitoria-Gasteiz. Ci sono 6 Gpm con l'Alto de Zaldiaran (3a categoria) a 9 km dall'arrivo. Riuscirà Rojas a mantenere la maglia di leader? I dubbi sono più che forti, anche perché l'arrivo è adatto sì a Samuel Sánchez ma anche al nostro Damiano Cunego.