Tre Giorni di La Panne 2012: Anche in Belgio irrompe Sagan - Battuto Guarnieri al fotofinish. Terzo Fabio Sabatini
- VDK-Driedaagse De Panne-Koksijde 2012
- Astana Pro Team 2012
- Farnese Vini - Selle Italia 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- Orica - GreenEDGE 2012
- Vacansoleil Pro Cycling Team 2012
- Alexander Kristoff
- Andy Cappelle
- Arkimedes Arguelyes Rodriges
- Assan Bazayev
- Ben Hermans
- Daniel Oss
- Daniele Colli
- Dmitriy Muravyev
- Elia Favilli
- Fabio Sabatini
- Frederik Willems
- Guillaume Van Keirsbulck
- Jacopo Guarnieri
- Leif Hoste
- Lieuwe Westra
- Matthias Friedemann
- Mikhail Ignatiev
- Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira
- Patrick Gretsch
- Peter Sagan
- Ronan Van Zandbeek
- Sacha Modolo
- Sebastian Langeveld
- Simone Ponzi
- Sylvain Chavanel
- Tim Declercq
- Tom Stamsnijder
- Tosh Van der Sande
- Uomini
A volte è per distacco che giunge una vittoria. Si taglia il traguardo ed aspettando l'arrivo del gruppo passano i minuti. Ma non sempre si fa la differenza ed allora bisogna tenere conto anche dei centimetri e delle traiettorie per piazzare la zampata decisiva.
Fa un po' specie che, dopo 12 muri e 201 chilometri il vincitore esca grazie ad un colpo di reni, ad una traiettoria più breve - non di molto ma più breve. D'altra parte questo è il Nord, prendere o lasciare.
Chi prende è di sicuro Peter Sagan, sempre piazzato nella campagna del nord ma ancora a secco; arriva nella prima tappa della Tre Giorni di La Panne la prima vittoria quassù. Uno sprint tiratissimo, un colpo di reni in rimonta su Jacopo Guarnieri.
Il pugno sul manubrio del velocista dell'Astana dice più di mille immagini al rallentatore (solo il fotofinish sarà chiarificatore). Doveva essere la frazione più impegnativa della tre giorni e invece, pur non essendo stata una passeggiata, è il fotofinish a decretare il vincitore.
All'inizio se ne va una decina di uomini, c'è anche il nostro Daniele Colli. Tra gli altri troviamo Oliveira, Willems, Ignatiev, Ponzi, Gretsch, Stamsnijder, Declercq, Arguelyes e Friedemann. Vantaggio che non va mai oltre il minuto e gruppo che ritorna sui battistrada.
Parte allora il contrattacco di Van der Sande, Cappelle, Van Zandbeek e Van Keirsbulck; ai -55 km, quando passano sotto il traguardo di Oudenaarde, hanno 1'30" sul gruppo tirato dalll GreenEDGE. Ripresi i quattro, prima del Leberg Muravyev prova ad allungare ma non guadagna troppo.
Sul muro è invece Sylvain Chavanel a scattare in faccia ai GreenEDGE. Si forma un gruppetto interessante formato da Ponzi, Bazayev, Muravyev, Oss, Sabatini, Chavanel, Hoste e Langeveld. Il vantaggio sul gruppo è di 22" quando questo gruppetto, troppo forte per poter andare all'arrivo, imbocca il Berendries.
Mancano 40 km all'arrivo ed è Daniel Oss ad accelerare, mentre dietro Sagan testa la gamba (seguito a ruota da un ottimo Modolo). L'azione solitaria di Oss sarebbe anche buona, se non mancassero tutti quei chilometri ad Oudenaarde.
Così il ragazzo di Pergine Valsugana si rialza ed interrompe questa lucida follia. Dietro però quelli che erano gli ex compagni di fuga sono stati ripresi e così Oss si ritrova alle pendici del Valkenberg insieme ad altri quattro: Westra, Hermans, Langeveld e Guarnieri.
Quintetto interessante, potrebbe andare all'arrivo ma nessuno ha l'interesse a portare al traguardo due uomini veloci come Oss e Guarnieri, senza contare che dietro tira L'Omega Pharma. Il vantaggio dei cinque non supera così i 40" ed ai -12 km vengono ripresi.
Ancora un muro da affrontare, il Kortekeer, dove Devolder prova ad andarsene con un allungo deciso. Lo controllano e così parte ancora Muravyev. Chavanel si mette in testa a tirare per ricucire, quindi la Liquigas. Chiaro dunque che la gamba di Sagan è anche oggi ottima.
All'ultimo chilometro è Chavanel che prova a rovinare la festa ai velocisti ma l'Astana e la Liquigas hanno ormai imbastito i loro treni; il Campione di Francia non va lontano. Astana che pilota Guarnieri ma lo lascia allo scoperto forse un pelino presto.
Due curve quasi impercettibili verso destra immettono sul traguardo, il piacentino residente a Vizzolo Predabissi le prende all'esterno ma da dietro, ed in traiettoria interna, spuntano due maglie verdi: davanti Sagan, poco dietro Sabatini. Lo slovacco rimonta di potenza e chiude con un colpo di reni splendido, profondo, vincente.
A Guarnieri, che pure la vittoria l'avrebbe meritata, non resta che battere i pugni sul manubrio mentre Sabatini può dirsi felice del terzo posto. Al quinto posto un ottimo Elia Favilli onora la presenza della Farnese a La Panne.
Sagan è leader con 4" su Guarnieri e 6" su Sabatini e domani potrebbe benissimo fare il bis: la Zottegem-Koksijde prevede 216 km, cinque muri, l'ultimo a 91 dall'arrivo.
Assenti riferimenti chiari come Boonen, Cancellara e Pozzato, il gruppo ha capito contro chi dovrà battersi: Peter Sagan, di anni 22. Ventitrè vittorie da professionista ed un sogno chiamato Fiandre. Fosse l'unico...