Volta a Catalunya 2012: Guaio per Cunego, Simon sorprende - Tappa al corridore della Saur, Albasini sempre in maglia
- Volta Ciclista a Catalunya 2012
- Lampre - ISD 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- Orica - GreenEDGE 2012
- Saur - Sojasun 2012
- Chris Anker Sørensen
- Damiano Cunego
- Daniel Martin
- Dario Cataldo
- Julien Simon
- Jurgen Van den Broeck
- Kristof Vandewalle
- Levi Leipheimer
- Marcos García Fernández
- Mathias Frank
- Michael Albasini
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Nicolas Edet
- Rigoberto Urán Urán
- Robert Kiserlovski
- Samuel Sánchez González
- Tomasz Marczynski
- Uomini
Julien Simon, chi era costui? Diciamo che l'incipit non è proprio dei più originali. Proviamone allora un altro, perché è vero che Simon ha stupito un po' tutti, forse a partire dai suoi direttori sportivi, ma non c'è solo la sua vittoria nella quinta tappa della Volta a Catalunya.
C'è la rabbia di Damiano Cunego, il piazzamento di Dario Cataldo, bello ma inutile (il piazzamento, non Dario), la discesa a rotta di collo di Samuel Sánchez, ripreso come se fosse uno qualsiasi dagli uomini Omega.
Tra i fuggitivi della prima ora c'è Marco Bandiera - ancora Omega Pharma - ma presto ripreso dal gruppo. Chi invece va in avanscoperta è un bel sestetto: Nicolas Edet, Marcos García, Tomasz Marczynski, Chris Anker Sørensen, Kristof Vandewalle e Mathias Frank.
Il loro vantaggio massimo si attesta intorno ai 6', poi da dietro inizia a tirare la GreenEDGE del leader Albasini ed ai piedi dell'Alt de Montserrat il sestetto è diventato un quartetto (Marczynski e Vandewalle non tengono il ritmo, specie dopo le accelerate di Sørensen) ma la bagarre si scatena dietro.
Scatti di Kiserlovski, Urán e Van den Broeck, il vincitore di ieri ed il meglio messo in classifica dopo Albasini. Quando siamo sulla vetta ed ai fuggitivi rimane una manciata di secondi sul gruppo Damiano Cunego allunga. Sembra un tentativo sterile ma il ragazzo di Cerro Veronese a poco a poco guadagna sugli altri e si riporta sui fuggitivi.
Prova a rilanciare la loro azione ma dopo nemmeno un chilometro il gruppo gli è di nuovo addosso. Troppo pericoloso lasciar andar via questo Cunego, con questa gamba, prima di una discesa.
Terreno dove Damiano si trova molto bene, è vero, ma tutti, quando la strada scende, hanno da imparare da Samuel Sánchez. Laureato in Scienze e tecniche della discesa all'Università di Oviedo, SSG scatta appena la salita finisce.
Sì perché dopo il Gpm dell'Alt de Montserrat mica si scende subito; prima un tratto di falsopiano, quindi la picchiata. Appena prima che inizi, Samuel scatta e prende già un buon margine di vantaggio. Gap che aumenta dopo un paio di curve, tant'è che ci eravamo rassegnati ad applaudire l'ennesima impresa motociclistica dell'uomo dell'Euskaltel-Euskadi.
Invece, con gran sorpresa, è l'Omega Pharma, e con Leipheimer, non proprio una cima nel pennellare le curve, a riportarsi su Samuel Sánchez. Tutto da rifare, Omega che tira come una dannata per Cataldo e Damiano Cunego che si trova tra i 18 del gruppo.
Quando la punta della Lampre aspetta solo la volata ristretta per provare a portare a casa la prima vittoria del 2012. Invece ai -5 km succede l'irreparabile: «Oggi stavo bene, pedalavo con maggior efficacia rispetto alla tappa di ieri e quindi ho provato l'azione personale – ha spiegato Cunego a fine tappa. Quando ho visto poi che il gruppo dei migliori è rientrato, ho cominciato a prepararmi per lo sprint finale, nel quale avrei certamente potuto essere competitivo. Purtroppo la rottura della ruota ha azzerato ogni mia possibilità di fare risultato, anzi è già stato un bel traguardo essere riuscito a riaccodarmi al gruppo».
Insomma, sei lanciato verso una volata ed un buon risultato, forse un a vittoria, ti toccano la ruota posteriore, danneggiandola. Fai prima a cambiare la bici che a cambiare la ruota ma davanti le tirate dell'Omega non lasciano spazio a rientri. E quando sei di nuovo con i migliori ecco che il traguardo si trova davanti a te, la volata è già lanciata - non al meglio, a dirla tutta - per Dario Cataldo.
Urán esce bene, Albasini pure si lancia in maniera più che buona ma davanti a tutti ci finisce questo francesino, Julien Simon, alla seconda vittoria in sei stagioni da pro' (la prima era giunta il 25 luglio scorso alla Prueba Villafranca de Ordizia, dove Simon precedette Dani Moreno).
A due tappe dalla fine, un ottimo gregario e, senza nulla togliere, un corridore di secondo piano come Michael Albasini è ancora in testa alla classifica. Ha 1'32" su Van den Broeck e Dan Martin e le frazioni tutte dalla sua. Insomma, un corridore non di primo piano in testa alla classifica ed un altro a vincere la tappa. Italiani ancora a secco e big che s'intravedono, ma non troppo.
Spiace dirlo ma la Volta a Catalunya, pur con tutte le carenze organizzative (senza il pasticcio nella tappa innevata probabilmente racconteremmo tutt'un'altra storia) meriterebbe davvero ben altri protagonisti.