Dwars door Vlaanderen 2012: Ma che numero Terpstraordinario! - Niki tutto solo per 32 km; Pozzato cresce
- Dwars door Vlaanderen - A travers la Flandre 2012
- Garmin - Sharp 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- Topsport Vlaanderen - Mercator 2012
- Alexandre Pichot
- Filippo Pozzato
- Jan Ghyselinck
- Jelle Wallays
- Jens Keukeleire
- Koen De Kort
- Lloyd Mondory
- Maarten Wynants
- Mark Renshaw
- Michael Christiansen Morkov
- Niki Terpstra
- Oscar Gatto
- Sep Vanmarcke
- Sylvain Chavanel
- Vincent Jérôme
- Uomini
Lo scorso anno di questi tempi lo riconoscevamo facilmente in gruppo per via della sua maglia di campione nazionale olandese; e lui si faceva vedere nelle semiclassiche fiamminghe, raccogliendo piazzamenti qua e là (su tutti, il sesto posto alla Het Nieuwsblad), ma soprattutto provando ad andare spesso all'attacco.
Da corridore di seconda fascia, Niki Terpstra sta ora studiando per essere promosso in prima, e siccome nel frattempo ha perso la maglia bianco-rosso-azzurra, ha trovato un altro modo per farsi notare: vincere. È quanto ha fatto, benissimo, oggi nella Dwars door Vlaanderen: andato in fuga sul Berendries (-80) con altri 7 (Morkov, Mondory, Wynants, Wallays, Ghyselinck, Jérôme e il compagno Sylvain Chavanel), Niki non era nemmeno il più blasonato della compagnia, visto che era facile pensare potesse lavorare per il trois-couleurs francese (il quale aveva peraltro dato il via all'azione). E invece ha lavorato ottimamente per sé; e per la squadra, s'intende, visto che con quello di oggi siamo a 20 successi stagionali per una Omega Pharma-QuickStep che si conferma la formazione più vincente di inizio 2012.
Il drappello di 8 non ha guadagnato tantissimo, rimanendo sempre al di sotto dei 2' di vantaggio sul gruppo tirato dalla Garmin, che a sua volta schierava un Vanmarcke a cui scappava la gamba. Sull'Oude Kwaremont, a 36 km dal traguardo, la coppia Omega ha orchestrato un bel forcing davanti, e appena finito il muro è partito l'olandese, tampinato da Jelle Wallays (Topsport), ma pronto a scaricarlo appena possibile; al contempo, dal gruppo si muoveva Pichot, per rimanere a bagnomaria fino al muro successivo.
Muro successivo che era il Paterberg: e qui Terpstra ha dato seguito a quanto fatto balenare poco prima, e ha preso il largo abbandonando a se stesso Wallays; sullo stesso punto, un minuto più tardi, è partito Vanmarcke dal plotone. Mancavano 32 km alla conclusione, e la corsa prendeva una piega abbastanza definitiva.
Ai -27, sul corridore della Garmin si sono riportati in 4: Pichot, rimasto da prima lì in zona, De Kort, Keukeleire e un Filippo Pozzato che sta facendo passi da gigante nell'avvicinamento alle corse che preferisce. Il vicentino oggi è stato davvero convincente, per piglio ed efficacia, in una giornata in cui il suo compagno Gatto ha avuto dei problemi a causa di una foratura patita quando la gara stava entrando nel vivo, a meno di 50 km dalla fine.
Dopo il muro di Holstraat (-17), il quintetto tirato proprio da Pozzato ha ripreso il drappello formato da Morkov, Mondory, Wynants, Ghyselinck, Jérôme e Chavanel; e ai -15 questo gruppo ora formato da 11 corridori ha ripreso Wallays: ma a quel punto il vantaggio di Terpstra era già di 1'20", e l'azione dell'olandese non ha lasciato intravedere alcuna flessione, sicché Niki ha potuto gestire quel margine anche attraverso il Nokereberg (ultimo muro di giornata ai -8), mentre gli inseguitori non trovavano un accordo e procedevano a strappi, con Chavanel nelle vesti di ottimo stopper. A nulla sono valsi i tentativi di Jérôme, poi di Vanmarcke e Pozzato, quindi di De Kort: il massimo che ha potuto fare quest'ultimo è stato di avvantaggiarsi sugli altri, seguito dallo stesso Sylvain, ai -5, e di farsi battere dal francese per il secondo posto; la vittoria se l'era già assicurata poco prima Terpstra, che sul traguardo aveva esultato con uno strano gesto delle mani (e per poco non cadeva, facendolo...).
Ghyselinck si è preso il quarto posto su Pichot, e sesto si è piazzato Pozzato, che speriamo di rivedere più che mai pimpante nelle prossime gare fiamminghe, a partire dal GP di Harelbeke che venerdì farà il suo esordio nel World Tour. Vanmarcke (che quasi un mesetto fa vinceva la Het Nieuwsblad) si accontenta di aver battuto allo sprint gli altri attaccanti di giornata, chiudendo al settimo posto, mentre il gruppo l'ha regolato, a oltre 3' di ritardo, Mark Renshaw.