Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tirreno-Adriatico 2012: Nibali rimette tutti a posto - Vince d'autorità la corsa. Crono finale a Cancellara su Bennati

Versione stampabile

Va a Vincenzo Nibali la Tirreno-Adriatico 2012 © Bettiniphoto

Alla fine ce la fa, Vincenzo Nibali. Vince una Tirreno-Adriatico che, come corsa di preparazione alle grandi Classiche, si è rivelata essere per nulla semplice da sostenere, da correre, da portare a casa. Era breve la crono decisiva - solo 9300 metri - eppure sin da subito si è capito che lo Squalo dello Stretto l'aveva affrontata con il piglio giusto rispetto agli avversari Kreuziger ed Horner, due che comunque contro il tempo proprio fermi non sono.

Al di là ti tante chiacchiere, il tridente che va al vincitore della corsa se l'è preso il messinese, più abile di tutti in salita, più forte a cronometro e con una squadra davvero impressionante. Eppure proprio la Liquigas pareva poter essere il vero limite per la conquista della corsa da parte di Nibali. Scomposti e staccatissimi nella cronosquadre iniziale (avevano ceduto ai fulmini della GreenEDGE ben 55"), egoisti e scoordinati nell'azione lungo le rampe di Chieti, dove Sagan aveva preferito andarsi a prendere la vittoria personale, riportando sotto Kreuziger ed Horner, mentre Nibali era all'attacco.

Forse più che a Prati di Tivo o a San Benedetto del Tronto, la Tirreno-Adriatico l'ha vinta proprio a Chieti, Vincenzo Nibali. Una strigliata al giovane talento slovacco la sera in hotel ed il giorno dopo si è ripreso a correre tutti uniti e per uno solo: Vincenzo Nibali. L'attacco ai -4 da Prati di Tivo non intimorisce il leader Horner, né la tappa di Offida, dove Sagan si mette al completo servizio del suo capitano, ricucendo su ogni singolo attaccante, ha fatto pensare allo statunitense che l'uomo da temere di più nella crono fosse il messinese e non Kreuziger. Eppure esisteva un precedente fresco fresco che avrebbe dovuto far riflettere il buon Horner.

Tour de San Luis: nella cronometro di 19 km un quasi coetaneo dello statunitense (classe '73, Horner è un '71) straccia tutti. Il suo nome è Levi Leipheimer e dà a Contador - che si pensava essere in grado di tenere la sua velocità - ben 1'01". Nibali zitto zitto arriva alle spalle di Leipheimer, 33" li separano. Chiaramente si può notare la crescita ulteriore di Vincenzo nelle prove contro il tempo.

La crono di oggi sulla carta avrebbe dovuto essere solo una formalità, una bella passerella sul mare. Si è rivelata spietato giudice della Corsa dei due mari, con tre uomini racchiusi in appena 6" a sfidarsi su quei 9300 metri. Da subito si è capito come sarebbe andata a finire. Vedere un Nibali affrontare a tutta (ma lui direbbe "a radicchio") quelle due curve iniziali e proseguire sul lungomare con un passo molto buono aveva scoraggiato tutti i sostenitori di Kreuziger ed Horner, specie se si paragonavano le loro prestazioni nella prima parte del percorso con quella del messinese.

Al primo intermedio Nibali faceva infatti segnare un bel 5'21", a soli 7" dal vincitore della tappa, l'elvetico Fabian Cancellara. Kreuziger è già in affanno e passa con un 5'34", a 13" da Nibali. Meno peggio Horner, che con il suo 5'32" viene comunque distanziato di 11" dal messinese della Liquigas. Nibali, che oggi veste la maglia rossa in quanto leader della classifica a punti, prosegue nella sua azione, sciolto, deciso e veloce.

Sul traguardo giungerà ben nono e con un 10'56" sarà a 20" da un inarrivabile Cancellara. Un'occhiata al tabellone dove compare il tempo e Vincenzo capisce di essere vicino tanto così al compimento della rimonta. Si attende l'arrivo di Kreuziger, che negli ultimi metri ha già fatto salire il proprio tempo oltre gli 11'. Alla fine timbrerà un 11'23", distanziato di 27" da Nibali. Manca solo Horner, l'ormai ex leader che temeva più il ceco dell'Astana per la classifica finale.

Si profila sul rettilineo d'arrivo la sagoma azzurra dello statunitense; mulina un rapporto duro, durissimo, in piedi sui pedali. Il tempo però non è male ma ormai non basta per scalzare Vincenzo dalla vetta. Un 11'16" che fa esultare Vincenzo ed i suoi tifosi, venuti apposta perché pregustavano il trionfo. In classifica lo Squalo ribalta tutto, piazzandosi davanti ad Horner, staccato di 14", e Kreuziger, che paga 26". Bene anche il nostro Rinaldo Nocentini che chiude in quarta posizione a 53" (ad 1' netto troviamo il sempre attivo Johnny Hoogerland).

Del vincitore di giornata c'è be poco da dire: Fabian Cancellara rispetta ogni pronostico e straccia la concorrenza (a partire da quella del compagno di squadra Daniele Bennati, ottimo secondo) correndo in 10'36", alla media di 52.641 km orari. Non a caso è uno dei favoriti per la Sanremo e per le altre Classiche. Terzo di giornata l'australiano della GreenEDGE Cameron Meyer, a 16" dal diretto di Berna, mentre un altro italiano, Manuele Boaro, chiude da buon quinto, sempre a 16".

Nibali ribalta una situazione che sino a ieri lo vedeva, seppur in gran forma, a 6" dalla maglia azzurra e mette a tacere le tante voci che, dopo lo sgarbo di Chieti da parte di Sagan, avevano messo in dubbio il carisma del siciliano. «Quest'anno sono arrivato alla Tirreno-Adriatico con più gare nelle gambe - dirà Nibali ai microfoni RAI - inoltre mi sono allenato bene anche a casa. La squadra è stata perfetta, siamo stati capaci di lasciarci alle spalle le polemiche e di andare avanti. Ringrazio tutti i miei compagni che ogni giorno, anche oggi nella crono, mi hanno dato dei riferimenti importanti. La squadra è stata perfetta».

Amareggiato ma non troppo Kreuziger, che in molti, a partire da Horner, davano favorito per la vittoria finale: «Vincenzo ha dimostrato sul campo di essere il più forte. Purtroppo abbiamo commesso qualche errore e gli abbiamo lasciato prendere troppi secondi a Prati di Tivo. Per quanto riguarda me, non correvo dal Tour de France, in pratica, e questa era la mia prima gara vera del 2012. Posso perciò dirmi soddisfatto della prestazione. Inoltre sono convinto che un Kreuziger in piena forma non sia certo più debole di questo Nibali».

Questo Nibali non può non far pensare che la partecipazione al Tour, soprattutto alla luce dell'assenza di Contador, possa essere diretta conseguenza di queste prestazioni: «Il Tour è nei miei programmi, però oggi era come un prologo, diciamo, mentre al Tour ci sono cronometro di 50 km, quindi è ben diverso. L'assenza di Contador è una bella occasione ma io stesso cerco il confronto per capire a che livello sono giunto. Lo uso per migliorarmi, insomma. Decideremo se correre il Tour o se andare al Giro ma ora penso al prossimo appuntamento importante che è la Sanremo di sabato. La Liquigas ha una grande squadra e due armi diverse, Sagan ed io».

Insomma, un Nibali così, che va già forte in salita (ha vinto pure in Oman, oltre che a Prati di Tivo) ed a cronometro viaggia a velocità decisamente alte, può fare più di un pensiero ad un Tour con salite non impossibili e più di 100 km contro il tempo.

Ora la Sanremo, dove il suo ruolo sarà davvero determinante ma forse più per un'ipotetica vittoria di Sagan («Peter è il mio favorito, ha una gamba pazzesca», ammetterà a fine gara anche Kreuziger) che per sé. Anche se, ora che ha quel bel tridente tra le mani, il buon Vincenzo potrà colpire ed affondare qualsiasi avversario.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano