Tour de Langkawi 2012: Guardini imperiale, volata magistrale - Respinto l'assalto Colnago, seconda vittoria. Colbrelli 4°
- Le Tour de Langkawi 2012
- Colnago - CSF Inox 2012
- Farnese Vini - Selle Italia 2012
- Garmin - Sharp 2012
- Adam Phelan
- Alex Coutts
- Alex Howes
- Andrea Guardini
- Anuar Manan
- Chris Butler
- Darren Lapthorne
- David Zabriskie
- Luca Scinto
- Lutfi Muhammad Fauzan Ahmad
- Masahiro Shinagawa
- Raymond Kreder
- Roberto Reverberi
- Shinichi Fukushima
- Sonny Colbrelli
- Taiji Nishitani
- Thomas Danielson
- Yohann Gène
- Uomini
Non è stato certo facile per Andrea Guardini ripetere il successo di ieri in Malesia. Non lo è stato intanto perché la terza tappa, da Melaka a Parit Sulong, era più lunga (187 km) e accidentata rispetto alla precedente; ma soprattutto perché, nel finale, quegli amiconi della Colnago (si sa che c'è una simpatica e leale rivalità tra Scinto e Reverberi) si sono messi in testa sullo strappetto di Bukit Belah per provare a mettere in difficoltà il plurivincitore della scorsa edizione del Tour de Langkawi.
Lui, Andrea, non ha fatto una piega, ha resistito bene e, complice ancora una volta l'ottimo lavoro della sua Farnese-Selle Italia, è riuscito anche oggi a mettere la sua ruota davanti a tutte le altre: il primo dei battuti, Raymond Kreder, classe '89 come Guardini, ha ottenuto un paio di buoni piazzamenti al Tour Méditerranéen subito prima di partire per la Malesia, e la Garmin-Barracuda crede molto in lui, al punto da aver lavorato bene oggi - al pari della stessa Farnese - per annullare la fuga del giorno.
Una fuga che vedeva impegnati due giapponesi (Nishitani e Fukushima), il britannico Coutts e il malese Lufti Fauzan, partiti al km 22 e capaci di raggiungere il massimo vantaggio (5'05") al 91, prima di essere riavvicinati dal plotone. Gli ultimi due superstiti della fuga, proprio i due atleti provenienti dal paese del Sol Levante, sono stati raggiunti a meno di 10 km dal traguardo, quando il lavorìo in vista dello sprint era in pieno fermento.
La Colnago, come detto, ha provato a mettere in difficoltà Guardini, ma al traguardo il suo alfiere Sonny Colbrelli si è dovuto accontentare del quarto posto, superato anche da un Anuar Manan che è in crescita e che oggi ha pagato - parole sue - «la grande fatica per tenere una buona posizione: volevo prendere la ruota di Guardini, ma la Colnago me l'ha impedito», a conferma che la formazione di Reverberi è stata grande protagonista di un finale in cui voleva proprio lasciare un segno.
Di segni (dovuti alle abrasioni) ne saranno rimasti senz'altro sui diversi corridori caduti nel concitato finale, tra i coinvolti Butler, Shinagawa, Géne, Howes e soprattutto Tom Danielson, tra i favoriti per il successo finale, che ha tagliato il traguardo per ultimo, in 129esima posizione. All'americano (arrivato nella realtà a 8') è stato contato il tempo del primo gruppo, fatto che gli fa salvare la quarta posizione in classifica, a 1'17" dal leader Dave Zabriskie (mentre ai posti d'onore della generale ci sono sempre gli australiani della Drapac Phelan e Lapthorne).
Domani, da Batu Pahat a Muar, 170 km (scarsi) che hanno qualche piccola asperità nella fase centrale, ma che porteranno al terzo sprint consecutivo del Langkawi 2012. Guardini, 5 vittorie nel 2011 e già 2 nel 2012, andrà in cerca dell'ottava totale: anche se, pur non arrivasse, il bilancio del veronese può dirsi già abbondantemente in attivo per quanto riguarda questa trasferta malese.