Volta ao Algarve 2012: Richie, tornano gli happy days - Porte, tappa e maglia sull'Alto de Malhão

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Usciva da un anno che di giusto non aveva avuto proprio niente, Richie Porte. E, si sa, dopo una discesa agli inferi, è necessaria una bella risalita.

Gli è bastato un muro di un paio di chilometri per fare la differenza sul resto del gruppo, vincere la tappa regina della Volta ao Algarve, quella che arrivava sull'Alto do Malhão, e strappare al compagno di squadra Edvald Boasson Hagen la maglia di leader.

Con quest'arrivo, oltretutto, la Sky ha un ottimo feeling se è vero che anche nel 2011 qui vinse un corridore del colosso inglese, Stephen Cummings (ora passato alla BMC).

Pronti via, e dopo una ventina di chilometri sono già in fuga otto corridori. Insieme al nostro Matteo Trentin troviamo Christophe Riblon, Marcus Burghardt, Martijn Maaskant, Kasper Klostergaard, Pieter Vanspeybrouck, Ronan Mc Laughlin e José Gonçalves. Guadagnano rapidamente terreno ed arrivano ad avere un vantaggio che rasenta i 4'. Nel frattempo Cummings, che sogna di ripetere la vittoria del 2011, deve abbandonare la corsa in seguito ad una caduta nella prima parte di tappa.

La Sky dietro si organizza, piazza un paio di uomini a tirare e gli otto fuggitivi perdono terreno rapidamente. Quando mancano 57 km all'arrivo e due asperità da superare il gruppo ritorna compatto.

Sul Cavalos, penultima salita prima dell'arrivo, se ne vanno in due: Blel Kadri e Carlos Barredo. Guadagnano un minuto sul gruppo e collaborano per provare ad arrivare. La Sky ha però messo nel mirino la tappa di oggi e l'Algarve in generale, così ai -15 Chris Froome si mette in testa a scandire un'andatura bella tosta. Non è il Froome ammirato all'ultima Vuelta a España ma ci assomiglia molto. Barredo e Kadri, ripresi, paiono fermi se confrontati con l'andatura imposta al torpedone dagli uomini Sky.

La maglia gialla di Edvald Boasson Hagen si fa vedere là davanti, lavora, aiuta, dà delle discrete trenate. La velocità è alta, nessuno può uscire allo scoperto, si attende il muro finale. E quando arriva, ecco Bradley Wiggins portarsi in testa, sui pedali; alla sua ruota Porte attende l'attimo propizio.

Attimo che, fino a quando il muro tira su, verso il cielo, non giunge. Ma appena la strada spiana un poco ecco lo scatto del corridore di casa, Tiago Machado, seguito a ruota da un altro portoghese, Rui Alberto Faria da Costa.

Porte capisce che o si muove o non li riprende più, così scatta, li affianca e li supera con una facilità disarmante. Due, tre scatti ben assestati ed il 27enne della Tasmania si ritrova solo in testa, mentre Machado e Rui Costa inseguono.

Boasson Hagen, dopo il gran lavoro svolto, si stacca non appena la strada s'impenna: chiuderà 36esimo a 1'56" dal vincitore. Porte risale forte ed a nulla valgono gli scatti e controscatti di Machado e Rui Costa. Saranno rispettivamente secondo e terzo, staccati di 8".

Al quarto posto si piazza un Johnny Hoogerland già bello pimpante, considerando che è all'esordio stagionale, con il compagno di squadra Wouter Poels che lo segue a ruota. Ottima la prova del 23enne statunitense della Garmin, Andrew Talansky, mentre Wiggins, nonostante il grandissimo lavoro svolto, chiude in ottava posizione.

Domani tappa interlocutoria che non porterà a grandi sconvolgimenti nella classifica ora guidata proprio da Richie Porte (Machado è a 12", Rui Costa a 14", Hoogerland a 34"), che mette una seria ipoteca su questa Volta ao Algarve, considerando che domenica è prevista una cronometro di 25 chilometri. E sul passo, Richie, non se la cava affatto male.