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Étoile de Bessèges 2012: Questo Marcato dà i brividi - Successo del trevigiano tra vento e freddo

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Marco Marcato ha vinto oggi la 4a tappa dell'Étoile de Bessèges © BettiniphotoAll'una di pomeriggio di oggidì l'ultima cosa che poteva passare per la testa di Marco Marcato era di trovarsi, neanche quattro ore dopo, a festeggiare il primo successo stagionale.

Probabilmente si stava chiedendo quando sarebbe giunto in hotel per poter bere una tazza di tè caldo, o se nella sua San Donà di Piave ci fosse lo stesso freddo in quel momento. Fatto sta che la giornata era partita proprio male, con quel cielo terso che avrà ingannato i corridori al momento della sveglia: fuori infatti li aspettava un vento gelato, che con le sue raffiche portava la temperatura cinque gradi sotto lo zero.

Condizioni assurde per poter correre, ma l'assenza di altre intemperie ha portato organizzatori e corridori a fare almeno un tentativo. Dopo 5 km, però tutti fermi.

Il mix di forte vento e gelo non permette il controllo della bici e i corridori, perplessi, si fermano, uno ad uno. A parte Laszlo Bodrogi (Team Type 1), esperto passista franco-ungherese che in condizioni così estreme ci è cresciuto, il quale tenta la fuga, subito redarguito dal suo direttore sportivo Fredéric Moncassin, velocista anni '90. 

Comincia così una lunga trattativa tra direttori sportivi e organizzatori, con gli atleti che aspettano chiusi in macchina sentenze sul da farsi. Dopo un'ora e un incontro anche con alcuni corridori, si decide di ripartire alle 15.15 da Bagnols sur Céze, originaria sede d'arrivo, per un circuito di 22 km da ripetere 3 volte appena visionato dagli organizzatori. 

A questo punto comincia seriamente la gara, con tanto di attacchi. È Bobbie Traksel (Landbouwkrediet) a tentare il colpaccio, provando l'azione da lontano: un uomo da tenere d'occhio, visto che con queste condizioni va a nozze.

La sua ultima vittoria è stata la tremenda Kuurne-Bruxelles-Kuurne del 2010, disputata sotto una pioggia battente e con temperature non molto più alte di quelle odierne; nelle foto dell'arrivo della prima tappa si può notare come sia l'unico a correre con le manicotte abbassate. Un osso duro, insomma; che pregusta già l'impresa, quando vede che dopo il primo giro il suo vantaggio è di 2'45". 

Ma Pierre Rolland, autore di una vera impresa ieri assieme al combattivo Frank Vermeuelen, non ci sta a perdere la leadership così e mette alla frusta la sua Europcar. Il duello alla fine depone a favore di Rolland, e il gruppo, che nel frattempo ha perso 1/3 dei suoi elementi tra i quali i 2 velocisti di spicco, Bouhanni e Kittel, si prepara alla volata.

In questa situazione senza un favorito è, un po' a sorpresa, Marco Marcato a imporsi. Diciamo "a sorpresa" perchè fin troppe volte abbiamo visto Marco piazzarsi in sprint di gruppo, tant è che la sua prima vittoria importante, il Giro di Vandea, è arrivato da uno sprint ristretto dopo aver attaccato tutta la giornata.

La terra di Francia dunque bacia ancora una volta il talento trevigiano emigrato in Olanda ormai da 5 anni, e non appare strano che un corridore come lui, generoso e sempre all'attacco, trovi gioie nella terra dei Voeckler e degli Chavanel. Il secondo classificato è un'altra "sorpresa", nel senso che a 41 anni suonati non ti aspetti che Niko Eeckhout (An Post), uno che ha tirato le volate ad Abdujaparov e ha portato le borracce ad Andrei Tchmil, possa essere ancora lì a competere.

Terzo Julien El Fares (Team Type 1),  spesso in evidenza nella prima parte di stagione: i più lo ricorderanno leader per trei giorni nella Tirreno-Adriatico 2009 dopo aver vinto la prima tappa, la Cecina-Capannori, con una fuga bidone. Da segnalare che ben quaranta elementi del gruppo sono stati classificati come fuori tempo massimo; peccato che il tempo massimo di oggi fosse di 8'. Rolland mantiene la leadership e domani...eh già, domani.

Domani non si sa realmente cosa può accadere. Gli organizzatori per il momento hanno accorciato il percorso della prima semitappa di 22 km, portandola così a 60 km, da Alès al Col de la Baraque. Che è collocato a 632 metri d'altitudine, non proprio l'ideale se si vuole evitare il freddo.

E già domani ad Alès alla partenza è prevista una temperatura di -5° C. Perlomeno, niente neve.  Dopo di essa è comunque prevista una crono di 9 km che tira un po' all'insù nell'ultima parte.

Nicola Stufano

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