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Dilettanti 2012: Cattaneo la star, Moser il futuro - Trevigiani: tanti giovani e un solo over 23

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Il gruppo Trevigiani in fila indiana © teamrossato.net62 vittorie. Questo lo stratosferico bottino conquistato dalla Trevigiani Dynamon Bottoli nel 2011, annata quantomai felice per l'entourage di Mirko Rossato, riuscita a conquistare alcune delle più importanti e prestigiose gare del calendario dilettantistico (su tutte basti citare il Giro delle Pesche Nettarine, il GiroBio e il Gp di Capodarco, tutte finite tra l'altro nel carniere di un unico atleta: Mattia Cattaneo). Numeri senza dubbio importanti, che rendono sempre molto difficili le riconferme ma che non possono costituire il miglior punto di partenza per la stagione che verrà. Un 2012 che inevitabilmente porterà tante novità nel team di Remo Mosole, a cominciare dall'ammiraglia: difficile immaginare una Trevigiani senza Mirko Rossato, attraverso la cui guida tante vittorie sono arrivate sia ai tempi della Filmop, sia in Trevigiani nel momento in cui le due entità sono venute a fondersi ma quello del ds padovano non sarà assolutamente un addio.

Se è vero che la nuova stagione agonistica lo vedrà principalmente impegnato nell'affiancamento di Roberto Reverberi sull'ammiraglia della Colnago-Csf tra i professionisti, dall'altro il ruolo di supervisore di Rossato, capace di essere presente per quanto possibile negli allenamenti e nelle gestioni tecniche non verrà minimamente intaccato e ciò non può che costituire un importante riferimento per tutto lo staff. Maggiori responsabilità dovrebbe quindi avere l'ex pro Marco Milesi, già presente in questa stagione nel team, a cui si affiancherà il giovane Andrea Giacomin, atleta alle dipendenze di Rossato ai tempi della Filmop e sceso di bici da un paio di stagioni appena, per il quale un simile incarico non può che rappresentare una sfida interessante (tra i ds dovrebbero figurare anche Paolo Schiavon e Beppe "Turbo" Guerini). Ma come si presenterà il roster della Trevigiani 2012? Andiamo a scoprirlo nelle sue varie sfaccettature.

 

Gli scalatori e gli uomini da percorsi misti
Non si può non iniziare da Mattia Cattaneo : il suo 2011 è stato a dir poco strepitoso ed ha segnato la miglior rivincita sulle annate precedenti, contrassegnate da problemi fisici. Per lui il futuro è già assicurato, visto che dal mese di agosto 2012 inizierà (con le prime gare da stagista) ufficialmente la sua avventura professionistica con la Lampre. Le sue doti (regolarità, capacità di difendersi più che egregiamente sia in salita che a cronometro) lo porranno di fronte a difficili riconferme, su tutte il GiroBio, ma la sua grinta e la capacità di gestire i momenti importanti potrebbero riservargli altre soddisfazioni. Tra i confermati poi va assolutamente segnalato Enrico Barbin, capace di disimpegnarsi egregiamente al GiroBio e di farsi valere in alcune delle corse più impegnative, anche grazie al buon spunto veloce (tra i due successi del 2011 spicca sicuramente l'Astico-Brenta). Confermatissimo anche Alessandro Stocco, pedina fondamentale nelle gare a tappe anche per le buone doti da cronoman, così come il ceco Jakub Novak, che nelle giornate di vena è capace di ottimi risultati (basti ricordare il successo nella cronometro nella tappa del GiroBio 2011). Alle conferme si aggiungono nuovi innesti di pregevole fattura: spicca la coppia proveniente dalla Palazzago, costituita da Daniele Dall'Oste (in cerca di riscatto dopo una stagione sfortunata, che ha fatto seguito ad un 2010 in cui aveva saputo far sua una corsa come la Trento-Bondone) e da Alfio Locatelli, il cui unico successo del 2011 (colto al Trofeo Rusconi) non deve ingannare, visto che parliamo di un atleta in possesso di una buona regolarità, competitivo sia in salita che nelle volate ristrette, osservato con attenzione anche dai tecnici della nazionale azzurra. Che dire poi di Daniele Aldegheri? L'aver concluso senza neppure un successo l'ultima annata può suscitare sorpresa ma c'è sicuramente da dire che, se da un lato il suo spunto veloce si è ridotto, dall'altro ne ha guadagnato in resistenza e ciò fa si che possa rappresentare una soluzione ideale in percorsi mossi, che prevedano uno sprint ristretto o in cima ad uno strappo.

 

Le ruote veloci
In questa sezione entriamo sicuramente in quello che è probabilmente uno dei maggiori marchi di fabbrica delle squadre di Rossato, ossia la presenza di velocisti di riferimento per l'intero panorama nazionale. Raccogliere l'eredità di Fortin e Delle Stelle (gli ultimi della serie ad essere approdati a suon di vittorie nella massima categoria) non è semplice ma tra i confermati vi sono indubbiamente atleti da tenere d'occhio: su tutti Rino Gasparrini, che ha sacrificato la pista dove pure avrebbe le doti per essere atleta di tutto rispetto (argento mondiale nel keirin da juniores) per concentrarsi principalmente sulla strada. La prima stagione gli è servita per prendere confidenza con la nuova categoria e, dopo alcuni buoni piazzamenti in appoggio alla squadra, sono giunte anche due belle vittorie nel finale di stagione. Attenzione anche ad Andrea Dal Col, una delle rivelazioni dell'ultima annata (2 successi anche per lui) ed in possesso di doti sul passo che lo rendono adattissimo anche al ruolo di apripista o capace di dire la sua in cronometro di breve chilometraggio. Buone prestazioni si attendono anche da Fabio Tommassini, prezioso nel lavoro di squadra e che potrebbe anche finalizzare in prima persona, e da Liam Bertazzo, segnalatosi anche come buon pistard nelle scorse stagioni e che spera di poter emulare il percorso del fratello Omar, oggi professionista nell'Androni.

 

I debuttanti e gli altri giovani
Occhi puntati su Ignazio Moser : il peso del cognome non gli ha impedito di mostrare eccellenti doti sul passo (da juniores si è imposto indubbiamente come miglior inseguitore italiano su pista) e di riuscire a timbrare un bel successo alla Piccola Agostoni già nella stagione del debutto tra i dilettanti. Si attendono ulteriori progressi da lui e con la sua prestanza fisica può essere una validissima pedina nella preparazione della volata con i meccanismi del treno. Tra coloro che già vestivano in questa stagione la maglia della Trevigiani tre nomi su tutti: Andrea Zordan, ex campione italiano juniores dotato di ottimo spunto veloce unito a capacità di farsi valere su percorsi misti; Luca Chirico, scalatore capace di vincere nel 2010 tra gli juniores due corse prestigiosissime quali il Gp dell'Arno e la 3-Tre Bresciana e Michele Scartezzini, già valido pistard (campione europeo nella corsa a punti da junior) che può dire la sua anche su strada. Due saranno invece i debuttanti assoluti nella categoria: il siciliano Nicola Genovese, atleta dall'ottimo spunto veloce che gli ha permesso di vincere 8 gare tra gli juniores nell'ultima stagione ed il romagnolo Filippo Ranzi, buon passista che ha fatto parte anche della nazionale azzurra su pista, in cui è stato uno dei componenti del quartetto dell'inseguimento.

 

Gli altri componenti del team
La rassegna si chiude con coloro che spesso sacrificano le proprie doti per la squadra, con qualche individualità capace all'occorrenza anche di finalizzare in prima persona: fanno ancora parte della Trevigiani Massimo Coledan, eccellente sul passo (campione italiano a cronometro da juniores, vanta anche un tricolore nel ciclocross nelle categorie giovanili), che spera di raggiungere presto il fratello maggiore Marco tra i professionisti; l'albanese Eugert Zhupa, ormai una garanzia per il team e capace, quando non chiamato a svolgere un preziosissimo lavoro per i compagni, anche di cogliere più di una vittoria con stoccate da finisseur e Mattia Mosole, altro buon passista. Il nome nuovo sarà invece quello del rumeno Alexandru Catavei, che torna all'attività agonistica dopo una stagione ai box, avendo alle spalle già due precedenti stagioni tra i dilettanti (nelle file della Bottoli Nordelettrica con Rossato e della SC Sergio Dal Fiume). Le sue doti sul passo, già mostrate occasionalmente da juniores, potrebbero senza dubbio tornare utili al team.

 

Come abbiamo visto la squadra si presenta ancora una volta competitiva e, se anche non si dovesse giungere ad un numero di vittorie elevato come quello dell'ultima annata, la presenza di tante forze fresche in organico potrebbe sicuramente dare risultati maggiori nelle successive annate. C'è da giurare però che dopo la dipartita di Delle Stelle e Coledan (Colnago-Csf), Fortin (Team Type 1), Graziato (Lampre) con quest'ultimo che verrà raggiunto nel medesimo team da Cattaneo, potrebbero essere altri i componenti del team trevigiano che nella nuova stagione potrebbero guadagnare una chanche nel mondo del professionismo. L'avere buone basi in tutti i reparti non può che costituire un ideale punto di partenza.

Vivian Ghianni

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