Giro del Piemonte 2011: Moreno e Paolini coppia vincente - Van Avermaet messo in mezzo dai Katusha
- Giro del Piemonte 2011
- BMC Racing Team 2011
- Katusha Team 2011
- André Steensen
- Daniel Lloyd
- Daniel Moreno Fernández
- Daniele Bennati
- David Gutiérrez Gutiérrez
- Davide Ricci Bitti
- Fabio Felline
- Filippo Savini
- Greg Van Avermaet
- Ivan Santaromita
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Luca Paolini
- Mark Cavendish
- Mathias Frank
- Maurizio Gorato
- Nicolas Roche
- Oliver Zaugg
- Philippe Gilbert
- Przemyslaw Niemiec
- Stefano Pirazzi
- Thomas Lövkvist
- Thomas Voeckler
- Vincenzo Nibali
- Uomini
dal nostro inviato
L'ultima vittoria era arrivata a fine agosto. Un po' così, a sorpresa. Era la prima tappa di montagna della Vuelta e l'arrivo di Sierra Nevada aveva sorriso a lui, Daniel Moreno Fernández, che giocando d'anticipo sui big aveva conquistato la prestigiosa tappa. Gioca d'anticipo, e di squadra, anche oggi, Dani. L'ultimo chilometro di corsa tira un po' all'insù e la discesa verso il traguardo è veloce. Due curve ai 400 metri ed un rettilineo finale su cui Moreno allunga. Van Avermaet è il naturale favorito ma Paolini gli fa il buco e così il belga della BMC Racing è costretto ad attuare una rimonta che alla fine si rivelerà impossibile. Domina la Katusha, con Moreno e Paolini rispettivamente primo e terzo, Van Avermaet chiuso nella tenaglia russa.
Si parte da Piasco ed al via ci sono due corridori, l'iridato Cavendish ed il favorito Gilbert, che sono tenuti d'occhio. Così d'occhio che appena va via una fuga - sono passati 15 chilometri di gara e fuoriescono in 27 - il gruppo non lascia più di 50" ai battistrada. Tra costoro, infatti, c'è anche Mark Cavendish, che in séguito si ritirerà. Tra i saliscendi del Basso Piemonte se ne vanno nuovamente altri uomini. Siamo al chilometro 85 ed un gruppo di 31 unità si avvantaggia. Tra loro il nostro Bennati, Nibali, Voeckler, Van Avermaet con quattro compagni di squadra, Moreno scortato da Paolini e Joaquim Rodríguez. Guadagnano fino a 4' su un drappello di sette contrattaccanti: Pirazzi, Ricci Bitti, Savini, Felline, Gorato, David Gutiérrez Gutiérrez e Daniel Lloyd. Il gruppo veleggia a 8', gap destinato via via ad aumentare sino a giungere a 10'.
I 31 hanno ormai chiuso la corsa e viaggiano di comune accordo. Oltrepassato il paese di Gavi - mancano 18 chilometri all'arrivo - la salita di Monterotondo attende il passaggio dei corridori per far loro da giudice. Lo svedese Thomas Lövkvist forza il ritmo e rimane da solo per un po'. All'inseguimento si portano 14 corridori: Roche, Frank, Santaromita, Van Avermaet, Voeckler, Moreno, Paolini, Joaquim Rodríguez, Niemiec, Bennati, Zaugg, Nibali e Steensen. Nella discesa e nel successivo tratto di fondovalle Lövkvist viene ripreso ed i 14 di testa si giocano la vittoria.
Alla rotatoria posta ai 1200 metri, ad inizio dell'ultimo dentello, se ne va Moreno ed il gruppo resta a guardare. Nella discesa, sotto la spinta di Van Avermaet («Le gambe giravano bene ma sono rimasto ingabbiato tra i Katusha», dirà il belga a fine gara), il gruppetto si ricompone. È ancora Moreno ad allungare ai 200 metri, quando si è già sul rettilineo finale. Paolini sta sulla ruota di Van Avermaet che, per quanto disperatamente ci provi, non riesce a recuperare sul madrileno della Katusha. E così, anche se da quella vittoria a Sierra Nevada è passato meno di un mese, riecco Daniel Moreno vincere così, un po' a sorpresa, giocando d'anticipo e spiazzando gli avversari. Buone le prove degli italiani, con Paolini ad occupare la terza piazza del podio e Bennati e Nibali rispettivamente settimo e nono. In vista di un Lombardia dove Gilbert, oggi al primo ritiro stagionale, vorrà fare il tris, i segnali giunti dallo Squalo dello Stretto sono più che buoni.