Giro di Toscana WE 2011: Arndt torna subito protagonista - Judith vince a Volterra e riprende la maglia
- Giro della Toscana Femminile WE 2011
- AA Drink - Leontien.nl Cycling Team [Donne] 2011
- Diadora - Pasta Zara [Donne] 2011
- HTC Highroad Women [Donne] 2011
- Lotto Honda Team [Donne] 2011
- MCipollini - Giambenini [Donne] 2011
- Alexandre Vinokourov
- Ashleigh Moolman-Pasio
- Charlotte Becker
- Claudia Häusler Lichtenberg
- Elena Cecchini
- Ina-Yoko Teutenberg
- Judith Arndt
- Kirsten Wild
- Megan Guarnier
- Polona Batagelj
- Rasa Leleivyte
- Susanna Zorzi
- Sylwia Kapusta
- Tatiana Antoshina
- Tatiana Guderzo
- Trixi Worrack
- Ciclismo femminile
Avevano fatto le prove generali al primo passaggio da Volterra, le due tedesche. Ancora due tedesche, per essere precisi. Già, perché questo Giro della Toscana pare avere i colori della bandiera germanica, almeno fino ad ora. E se la prima tappa era stata vinta dalla HTC - Highroad di Judith Arndt, la seconda era andata a Ina-Yoko Teutenberg, con tanto di primato in classifica.
Oggi arrivo a Volterra, con un passaggio sotto il traguardo ai -23 dall'arrivo. Sono in fuga 16 ragazze, con il resto del gruppo che naviga a più di quattro minuti. Judith Arndt ha la compagna Ina-Yoko Teutenberg in maglia ma decide di provare l'arrivo. Le va dietro la connazionale, Claudia Häusler. A dare un po' di discontinuità ecco la sudafricana della Lotto - Honda, Ashleigh Moolman. Classe '85, magra quanto basta per andar forte in salita e staccare buona parte del gruppo. Il tempo è dalla sua parte ed il meglio, Ashleigh, ce lo deve ancora mostrare.
In precedenza c'era stata una fuga a due: Charlotte Becker e Trixi Worrack. Germania, tanto per cambiare. Se n'erano andate poco prima del Gpm di Lajatico, km 73 di gara, acquisendo un discreto vantaggio su un gruppo inseguitore: 1'29" su una trentina di fuggitive. Più dietro, a 1'14", tutte le altre.
Trixi e Charlotte vanno via di comune accordo ma rompono i patti ben presto e così la Becker resta da sola mentre la Worrack se ne va. Sedici atlete, tra cui la Arndt e la Teutenberg - oggi la maglia rosa ha stretto i denti sino all'ultimo metro - riprendono in un batter d'occhio l'atleta dell'AA Drink - Leontien.nl, che al Giro di Toscana indossa la casacca della sua Nazionale. Addirittura la staccano e tirano dritto.
Si passa così per la prima volta da Volterra, con Arndt ad allungare su Häusler e Moolman a seguire. Tra Volterra e Volterra non c'è niente o ci sono 23 chilometri, dipende da che strade si percorrono. Il gruppo intraprende la via più dura e così le sedici battistrada, che nel frattempo hanno riacciuffato Arndt ed Häusler, diventano sempre meno a mano a mano che diminuiscno i chilometri.
E ci si stupisce - ma nemmeno più di tanto - nel vedere, quando mancano tre chilometri all'arrivo, la maglia rosa della leader Ina-Yoko Teutenberg ancora con le prime. Fatica a tenere il ritmo, la possente velocista. È consapevole che l'arrivo di Volterra non è proprio fatto per lei ma prova in ogni modo a resistere. Quando non ne ha più lancia Judith Arndt, che non vedeva l'ora.
La passista tedesca, i consueti occhiali scuri con montatura rosa, proprio come la maglia di leader che andrà ad indossare, se ne va ma presto viene braccata da altre otto atlete. Si tratta della slovena Polona Batagelj, la sempre attenta Ashleigh Moolman, Sylwia Kapusta, le cui prestazioni non sorprendono più nessuno, la bavarese Claudia Häusler, la velocista da montagna Rasa Leleivyte, la statunitense Megan Guarnier e le due Tatiane, Antoshina e Guderzo, che concluderanno insieme, a 26" dalla Arndt, come fossero legate da un destino indissolubile o soltanto da un nome.
Forte del primo passaggio sul traguardo di Volterra, Judith Arndt resta con le altre otto atlete sino all'ultimo chilometro. Quindi innesta la quarta e vola sul pavé che conduce a Piazza dei Priori. Claudia Häusler la segue e tenta invano di superarla. Chiuderà letteralmente alle sue spalle, senza essere staccata, ed ora in classifica ha un ritardo di soli 33". Terza, perché tra la bavarese della Diadora - Pasta Zara e la leader della generale si issa Megan Guarnier, classe '85 proprio come la Moolman, oggi quinta a 9" dalla vincitrice.
Quarta una non sorpresa, ormai: Rasa Leleivyte, velocista che nell'inverno ha scoperto di poter resistere e, perché no, vincere, su arrivi più arditi. Come ai Muri Fermani e, magari, al Mondiale, dove potrebbe cogliere un bel risultato. Kapusta, Guderzo, Antoshina e Batagelj chiudono il primo gruppo.
Quelle che seguono hanno distacchi che rasentano e, il più delle volte, superano il minuto. Da segnalare la gran bella prestazione di Elena Cecchini, 19enne friulana non certo tagliata per arrivi come quello di Volterra e che pure giunge 13esima, perdendo solo 1'15" dalla Arndt. Ottima anche la prova di un'altra giovane italiana, l'atleta della Gauss Susanna Zorzi, che chiude 17esima a 3'11", precedendo l'ex leader, Ina-Yoko Teutenberg. La classifica non è ancora sigillata ma c'è da dire che contro questa Arndt in forma Mondiale si può fare ben poco.
Domani doppia fatica. Al mattino 67 chilometri tutti pianeggianti, da Quarrata a Campi Bisenzio, per un arrivo che sarà sicuramente in volata. Alla sera una breve crono a Campi Bisenzio, 2200 metri che favoriscono le velociste potenti ancor più che le specialiste (l'anno scorso vinse l'olandese Kirsten Wild). Se in volata la Teutenberg ha poche, pochissime rivali, la situazione non muta nelle brevi prove contro il tempo; basti pensare che Ina vinse la crono conclusiva del Girodonne, corsa sui quindici chilometri. Con una Teutenberg pigliatutto ed una Arndt in maglia rosa, ci viene da pensare, parafrasando Alexandre Vinokourov: questo non è Giro di Toscana, è Giro di Germania.