Coppa Agostoni 2011: E se l'Italia avesse trovato un... - Capitano? Modolo primo a Lissone, sesta vittoria da luglio
Se Paolo Bettini poteva avere qualche rammarico per non poter scegliere a piene mani nell'attuale generazione d'azzurrabili (perché non all'altezza di quella che fu alla base dei suoi stessi successi iridati - e olimpici), l'esplosione estiva di Sacha Modolo potrà quantomeno lenirgli tale preoccupazione e porgli qualche dubbio sulle gerarchie che il ct deciderà per la Nazionale italiana in vista del Mondiale di Copenhagen.
Il 24enne di Conegliano Veneto ha conquistato a Lissone la Coppa Agostoni, prima (semi)classica di un elenco che, per lui, potrebbe diventare lunghetto. Di sicuro lo diventerà se il corridore della Colnago terrà il ritmo attuale, che gli ha permesso di incasellare, con quella di oggi, la sesta vittoria stagionale. Dei risvolti azzurri riparleremo in coda, la cronaca della corsa incombe.
Non diremo certo che il Ghisallo non fu decisivo nello sviluppo della Coppa Agostoni 2011: benché posta dopo appena 50 dei 200 km totali, la salita simbolo del Giro di Lombardia ha selezionato proprio il gruppo che poi è andato a giocarsi la gara. È stato Baliani il più attivo nell'occasione, tentando la sortita solitaria dopo che nei km precedenti si erano già moltiplicati i tentativi di fuga (e in effetti il corridore della D'Angelo&Antenucci era in avanscoperta dal km 25 insieme ad altri 7 quando poi li ha staccati tutti in salita). Ma da dietro il gruppo - già selezionato - rinveniva forte, e così, malgrado un ulteriore contrattacco, Baliani si è visto ripreso da 35 avversari: esattamente quelli che sono andati al traguardo.
Tutti gli altri hanno perso inesorabilmente terreno (anche perché indirizzati fuori strada dagli organizzatori, stando a qualche voce proveniente dal gruppo), fino al ritiro in massa al km 113, quando il vantaggio dei 36 (tra cui un attivissimo Di Luca) era già prossimo al quarto d'ora. Sul circuito della salita di Besana Brianza è stato però proprio Di Luca a perdere le ruote dei compagni d'azione, rimasti così in 35, e a questo punto non possiamo far altro che elencarli tutti: Visconti, Gatto, De Negri e Mazzanti (Farnese), Bertagnolli, Ulissi, Spilak e Pietropolli (Lampre), Basso, Oss, Salerno e Ponzi (Liquigas), Paolini, Caruso e Silin (Katusha), Stangelj, Clarke, Di Gregorio e Masciarelli (Astana), Kreder (Garmin), Pinot (FDJ), Sella e Chiarini (Androni), Taborre, Donati e Miholjevic (Acqua&Sapone), Ratto (Geox), Baugnies (Topsport), Modolo (Colnago), Girardi (De Rosa), Rebellin (Miche), Baliani, Muraglia, Rubiano e Torosantucci (D'Angelo&Antenucci). Tra gli altri, molti protagonisti delle ultime corse, a partire da Rebellin vincitore ieri alla Tre Valli, proseguendo col campione italiano Visconti, con Gatto (primo al Matteotti), Ponzi (primo al GP Nobili), Taborre (primo a Camaiore), Modolo (vincitore - prima d'oggi - di 5 corse nell'ultimo mese e mezzo, tra cui una tappa del Brixia), Pinot (dominatore al Tour de l'Ain), oltre a reduci dal Tour come Basso e Oss, o a corridori autori di una grande primavera (su tutti Ulissi).
Con Farnese e Lampre in testa, il gruppo è rimasto praticamente compatto fino ai -25 (Salerno e Stangelj si sono staccati, ma non ci sono stati tentativi d'attacco). A provarci, a 24 km dalla conclusione, Oss e Torosantucci: impossibile per loro accumulare chissà quale margine (mai oltre i 20"), ma ai -9 il vantaggio dei due era ancora di 18", ma a poco meno di 5 km dalla fine, gli altri 31 sono infine riusciti a colmare il gap.
A quel punto è partito in contropiede Sella, 6" guadagnati per il corridore della Androni, ma il finale molto veloce avvantaggiava decisamente gli inseguitori, sicché, com'era naturale che fosse, il destino odierno del Salbaneo s'è compiuto col ricongiungimento all'ultimo chilometro. Fra i corridori pronti per disputarsi la volata, non occorrevano grosse doti divinatorie per individuare in Modolo quello col miglior mix tra stato di forma e velocità. E il corridore della Colnago non ha tradito, battendo in un bellissimo testa a testa Oscar Gatto (il quale si è fatto infilare anche da Ponzi per il secondo posto) e confermando che la sua candidatura per un posto in Nazionale è più che mai d'attualità. Pochi giorni fa, a Londra, Sacha ha già vestito l'azzurro, e solo Cavendish (in un "Test Event", ovvero una gara di prova sul percorso olimpico) l'ha battuto, al termine dei 140 km di gara. Chi dice che in capo a un Mondiale lungo il doppio, Modolo non possa ugualmente dire la sua? In fondo alla Sanremo dello scorso anno fece benissimo (quarto) dopo oltre 290 km di gara; ora che si è sbloccato e ha finalmente trovato una vena vincente, nessuno può dire verso quali traguardi lo potrà spingere la rinata autostima.