Vuelta a España 2011: Giorno per giorno, ecco le 22 squadre in corsa per la gara spagnola
Versione stampabileDopo il faticosissimo Giro e il combattutissimo Tour, tocca alla Vuelta completare il quadro dei GT stagionali. Una corsa che, secondo recente tradizione, potrà vantare una buona starting-list, ma che correrà il rischio di essere impoverita strada facendo dai molti ritiri di corridori che lasceranno la Spagna per affinare la condizione in vista del Mondiale.
Sia come sia, sulle salite della corsa iberica ci sarà battaglia vera, e gli italiani possono ben essere soddisfatti visto che due dei più attuesi pretendenti alla maglia rossa si chiamano Vincenzo Nibali, campione uscente e pronto per la conferma, e Michele Scarponi, che nella corsa rosa duellò con Contador e qui proverà a ottenere il risultato della vita. Naturalmente i padroni di casa non staranno a guardare, e gente come Igor Antón e Joaquim Rodríguez non si farà pregare per andare all'attacco appena possibile.
Ricchissimo come sempre il campo dei velocisti, bastano i nomi di Cavendish, Petacchi, Bennati, Farrar, Freire, Goss, Sutton, Kittel per capire che le volate spagnole saranno altamente spettacolari. Per non parlare dei tanti arrivi incerti, tra uno strappetto e l'altro, sui quali l'assenza di un Gilbert apre il campo delle possibilità a qualsiasi soluzione.
Qui, nel dettaglio squadra per squadra, l'ormai classica analisi di Cicloweb, puntualmente aggiornata con le ultime novità dai team da oggi a sabato 20 agosto, quando la Vuelta prenderà il via con una cronosquadre a Benidorm.
Ultimi aggiornamenti
18 agosto - Ufficializzata la startlist con i dorsali di gara
18 agosto - Quattro splendidi velocisti per l'ultimo grande giro della HTC Highroad, senza sprinter il Team RadioShack di Brajkovic e Klöden; completata la Garmin; Vogondy per Monier nella Cofidis, Karpets per Pliuschin nella Katusha
17 agosto - Tre capitani per l'Astana, Kessiakoff, Kashechkin e Kiserlovski, BMC con Quinziato, Santambrogio e Santaromita accanto a Phinney e Van Avermaet
16 agosto - Anche Cataldo e Malacarne nella Quickstep di Boonen e Chavanel, la Lampre-ISD con Scarponi e Petacchi, Geox-TMC senza velocisti al via
15 agosto - Bruseghin e Madrazo completano lo schieramento della Movistar
14 agosto - Due italiani per la Vacansoleil: ci saranno Anzà e Carrara
13 agosto - Arrivano i nove convocati della Saxo Bank, senza spagnoli
12 agosto - Thor Hushovd viene escluso dalla rosa dei convocati della Garmin-Cervélo. La Cofidis ufficializza i nove nomi con Moncoutie e Taaramae come leader
11 agosto - Ufficializzate Liquigas, Leopard, Sky e Omega Pharma: da Nibali a Bennati, da Wiggins a Van den Broeck
IL ROSTER 1 - Vincenzo Nibali |
L'ANALISI Dopo un Giro vissuto da protagonista, Vincenzo Nibali si ripresenta alla Vuelta per difendere la sua vittoria di un anno fa; e anche in questo 2011 è sicuramente tra i favoriti per il successo finale. In Polonia ha - come si suol dire - fatto la gamba, lavorando per Peter Sagan che, a sua volta, sarà uno dei nomi più attesi nel GT del suo esordio (lo slovacco non ha ancora partecipato a un grande giro). La formazione ruoterà quindi tutta intorno alle sue due stelle; Capecchi (che ha incassato la fiducia di Bettini, il quale l'ha convocato per il test preolimpico di Londra) e Agnoli (visto al lavoro in Polonia) avranno l'incarico di supportare Nibali in salita; Marangoni (buon decimo al Giro del Lussemburgo) e Da Dalto (fresco reduce dall'Eneco Tour) saranno al servizio principalmente di Sagan. Il giovane tedesco Nerz farà esperienza (anche per lui è il primo GT), Bellotti darà una mano specie in salita e al limite si infilerà in qualche fuga. Infine Damiano Caruso, terzo esordiente in un grande giro del team, potrà godere di qualche libertà per tentare la soluzione personale, visto che in prospettiva può diventare un discreto interprete da GT. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 11 - Nicolas Roche |
L'ANALISI Al Tour è andato decisamente sotto agli standard che ci si attendeva da lui, e dire che al Delfinato aveva lasciato intravedere qualche lampo. Per cui Nicolas Roche dovrà necessariamente rimettere in attivo la sua stagione perseguendo un buon risultato in terra di Spagna. Sulle salite l'irlandese troverà ad aiutarlo Dessel e Perget (il primo ormai al tramonto di un'onesta carriera, il secondo ancora alla ricerca di una propria dimensione), mentre la squadra girerà anche intorno a Le Lay (stagione sottotono la sua) e soprattutto a Lloyd Mondory, reduce da una discreta primavera (quinto alla Gand) e in grado di dire la sua in tappe veloci. Il giovane Houanard è all'esordio in un GT e si farà le ossa, Montaguti proverà la carta della fuga a lunga gittata, e Champion e Bonnafond daranno una mano facendo i gregari a tempo pieno. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 21 - David Bernabeu |
L'ANALISI David Bernabeu è il capitano di questa Andalucía non foss'altro che per scatti di anzianità. L'esperto valenciano si è allenato sulle strade del Giro del Portogallo e non preoccupa il ritiro per un leggero malanno: qualcosa la farà vedere. Nell'ambito di una squadra compatta ma non così scintillante (Rosendo lo ricordiamo come uomo da fughe, Palomares è un buon gregario così come Benítez), sarà il caso di tenere d'occhio il giovane Juan José Lobato, 22enne tutto da scoprire, ma in grado quest'anno di vincere il Circuito de Getxo davanti a gente come Joaquim Rodríguez e Francisco Ventoso. Completano la squadra l'imberbe Antonio Cabello (classe '90), il solido Piedra, l'incostante Roldán (entrambi destinati a lavorare per i compagni) e un Vicente Toribio lanciatissimo dopo il successo di tappa alla Volta a Portugal (ma anche lui si è ritirato per una caduta). |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 31 - Mathias Fränk |
L'ANALISI Taylor Phinney, puledro di razza che anche all'Eneco Tour ha fatto vedere ottime cose, affronterà con la giusta tranquillità il suo esordio in un GT, magari cercando di fare bene nelle due crono (a squadre e individuale). L'uomo per una top-15 potrebbe essere l'elvetico Johan Tschopp, supportato da Fränk e soprattutto dagli azzurri Santambrogio e Santaromita che però potrebbero avere anche libertà di provare a cogliere un buon risultato in qualche tappa. Greg Van Avermaet, già ottimo protagonista tra Vallonia e San Sebastián, sarà l'incaricato per le volate, specie nelle tappe mosse. Aiutanti tuttofare o attaccanti di giornata saranno Kroon, Quinziato e Köhler. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 41 - Yohan Bagot |
L'ANALISI David Moncoutié deve quantomeno farsi perdonare uno scialbissimo Tour, per cui lo attendiamo se non altro in lizza per la maglia dei Gpm, da lui già conquistata nelle ultime tre edizioni consecutive. Per la classifica poi ci sarà anche l'estone Rein Taaramäe, buon 12° al Tour de France e apparso in discreta forma anche al Tour de l'Ain. In una squadra che sarà decisamente impostata sulle fughe, un ruolo importante in questo senso potrà averlo Luis Ángel Mate, che si è preparato bene per la corsa di casa e sarà quindi molto motivato. Gli altri nomi sono quelli di Bagot, Edet, Vogondy, Saramotins, Sijmens, e Fouchard, un'autentica garanzia quest'ultimo quando si parla di attacchi dalla lunga distanza. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 51 - Igor Antón Hernández |
L'ANALISI Torna anche alla Vuelta la coppia d'oro vista all'opera sulle montagne del Giro d'Italia. Igor Antón, primo sullo Zoncolan, punta forte (podio? vittoria?...) sulla corsa di casa, nella quale l'anno scorso fu costretto a ritirarsi per una caduta quando era in testa alla classifica; e Mikel Nieve, che in Italia vinse sul Gardeccia, concludendo poi la corsa all'undicesimo posto, continuerà a interpretare il ruolo del luogotenente con licenza di colpire. Ma non saranno solo loro due a tenere alto il vessillo dell'Euskal: tra Cazaux, l'inossidabile Isasi, l'eterno Egoi Martínez, l'attaccante Txurruka, i fuggitivi disperati Azanza, Oroz e Verdugo, c'è da scommettere che vedremo ogni giorno qualche arancione in azione. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 61 - Juan José Cobo |
L'ANALISI Denis Menchov sa benissimo come si vince una Vuelta, visto che lui ci è riuscito nel 2007, e in Spagna cercherà anche un riscatto dopo lo scialbissimo Giro disputato in maggio. Di certo un buon risultato sarebbe ossigeno puro nella stagione di una Geox deludente come il suo capitano venuto dalla Russia. Carlos Sastre terrà alta la bandiera dei suoi 36 anni, ma probabilmente più atteso è Fabio Duarte, che aveva iniziato bene il Giro per poi arrendersi ad alcuni problemi fisici: dopo i bei risultati primaverili, il colombiano è chiamato a qualche conferma. Cobo (fresco reduce dal terzo posto a Burgos) e De La Fuente non dovrebbero aver perso la vena d'attaccanti (anche in salita, ove fosse possibile), Ardila e Blanco saranno utili ai capitani sulle montagne, mentre Kozonchuk è un ottimo treno da pianura. L'austriaco Brändle è promettente ma anche lui quest'anno ha fatto vedere meno di quanto ci si aspettasse; in ogni caso, Geox chiaramente orientata alla classifica: nemmeno un velocista nello schieramento di Gianetti alla Vuelta. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 71 - Michael Albasini |
L'ANALISI Non sarà facile tenere compatta e concentrata una truppa che sa di essere destinata alla dispersione. Le qualità di un tecnico come Piva è comunque una garanzia in tal senso, il resto lo farà la voglia di preparare il Mondiale da parte di un manipolo di grandi velocisti. A partire da Mark Cavendish, ancora e sempre capitano della squadra, supportato da un Matthew Goss altrettanto mentalizzato sulla corsa iridata. Ma nei nove della Vuelta ci saranno altre due ruote velocissime come John Degenkolb e Leigh Howard. Tony Martin e Bert Grabsch faranno la gamba anche loro per Copenhagen, ma per l'altra prova, quella a cronometro: con loro due a tirare negli ultimi chilometri il gruppo sarà molto allungato. Di sicuro c'è il rischio che in molti tra gli HTC si ritirino dopo mezza Vuelta. Martin Velits sarà lavoratore instancabile mentre Michael Albasini e Kanstantsin Siutsou potranno trovare spazio nelle tappe più impegnative. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 81 - Joaquim Rodríguez |
L'ANALISI Tutta la Katusha lavorerà per Joaquim Rodríguez: quarto alla Vuelta un anno fa, quinto all'ultimo Giro, il catalano è già bene in forma, come si è visto tra San Sebastián (quarto posto) e Vuelta a Burgos (vittoria). Karpets, Vorganov, Losada e soprattutto lo splendido Dani Moreno visto anch'egli alla Vuelta a Burgos saranno gli uomini principali per scortare in salita JRO, mentre il moto perpetuo Kuschynski e il gran lavoratore Trofimov supporteranno il capitano in pianura. Qualche licenza per fughe sarà concessa a Horrach e soprattutto al veloce Luca Paolini. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 91 - Michele Scarponi |
L'ANALISI Michele Scarponi ci ha preso gusto dopo il secondo posto del Giro, e anche alla Vuelta correrà per fare classifica, misurandosi ancora una volta con l'amico-rivale Nibali, stavolta si spera per la vittoria e non solo per un piazzamento. Il marchigiano potrebbe risultare particolarmente adatto al percorso della corsa spagnola, a cui partecipò solo nel 2003 e nel 2005 (13esimo e 12esimo). La Lampre sarà divisa tra Scarponi e Alessandro Petacchi, molto deludente al Tour e chissà quanto stimolato a riscattarsi, visto che l'obiettivo Mondiale gli è precluso dalla stoltezza della Federciclismo italiana. Niemiec e Marzano saranno ottimi uomini per la salita, Mori e Gavazzi sono veloci e possono far comodo a Petacchi o, in alternativa, essere spesi con successo nelle tappe miste, Pérez Arrieta, Righi e Spezialetti saranno jolly che torneranno utili per tutte le occasioni. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 101 - Daniele Bennati |
L'ANALISI Daniele Bennati ci sarà e proverà a tornare a far male (agli avversari, s'intende) nelle volate; la classifica a punti per lui potrebbe non essere una chimera. Per la classifica si farà corsa probabilmente per Jakob Fuglsang, che ha deluso molto al Tour, ma che al Giro di Danimarca ha dimostrato se non altro voglia di riscatto. Il danese sulle salite avrà l'aiuto di Monfort, che quest'anno ha legato il suo nome alla grande impresa di Andy Schleck nella tappa del Galibier al Tour, e di Rohregger e Zaugg, che hanno fatto vedere le cose migliori al Giro d'Austria. Fabian Cancellara non ha bisogno di presentazioni, ma anche lui al Tour ha deluso e vedremo quanta voglia di far bene avrà, in vista del Mondiale. Viganò darà una mano a Bennati nei finali veloci, O'Grady sarà il solito magister in corsa, uomo buono per tutte le situazioni, e Wagner farà sicuramente vedere la sua maglia di campione nazionale tedesco in qualche bella fuga. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 111 - Imanol Erviti |
L'ANALISI Beñat Intxausti stava vivendo un'ottima primavera (quarto al Giro dei Paesi Baschi e quinto al Romandia), ma l'incidente del povero Xavier Tondo, di cui è stato testimone diretto, ha rotto qualcosa negli equilibri del ragazzo. La Movistar gli dà comunque la fiducia che va accordata ad un corridore di classe, e lo aspettiamo alla Vuelta per una rinascita sportiva e non solo; di sicuro la caduta che l'ha costretto al ritiro a Burgos non lo aiuterà. Marzio Bruseghin, in una stagione fin qui avara di soddisfazioni, cercherà un guizzo e se non altro proverà a tornare l'uomo-squadra che tutti conoscevamo; insieme a García Acosta, il veneto garantisce quel quid di esperienza nel gruppo. Aspettiamoci qualcosa da Konovalovas a cronometro, da Lastras e dal giovane Madrazo nelle fughe, e soprattutto da Sergio Pardilla, che sempre a Burgos abbiamo visto particolarmente in vena, e che a 27 anni pare nella possibilità di fare un salto di qualità. David López ed Erviti aiuteranno i compagni, in una formazione che comunque non farà tremare i polsi. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 121 - Jan Bakelandts |
L'ANALISI Al Tour puntava dritto al podio, ma una caduta l'ha messo fuori gioco; dovrebbe aver recuperato almeno decentemente, ma non ci stupiremmo di vedere Jurgen Van den Broeck faticare un po' nei primi giorni. Se il capitano dovesse incappare in qualche giornata no, potrebbero ereditare i gradi Francis De Greef e soprattutto Jan Bakelandts, arrembante al Giro e potenzialmente in grado di inserirsi - perché no - in una top ten; entrambi hanno disputato un discreto Tour de Suisse dopo la corsa rosa. Per il resto, si proverà a mettere a frutto la comprovata esperienza di corridori come Van de Walle (gran gregario, se vuole), Lang (fuggitivo di vaglia), Reynes (che magari ci proverà su qualche arrivo arzigogolato e veloce). Se Hansen e Kaisen sono una bella coppia di passisti da pianura, il giovane Dockx è ancora alla ricerca di una sua dimensione in gare di questo tipo. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 131 - Fredrik Kessiakoff |
L'ANALISI Tre capitani per l'Astana che partiranno da Benidorm con l'obbietivo di entrare almeno nei primi dieci della classifica finale: Fredrik Kessiakoff sembra il corridore con più possibilità, al momento, di recitare un ruolo di primo piano, la vittoria al Giro d'Austria ne ha rilanciato le quotazioni, e in Spagna sarà da tenere d'occhio. Le due alternative allo svedese saranno Robert Kiserlovski (in ripresa dopo qualche problema fisico) e Andrey Kashechkin tornato finalmente a vestire la maglia del team kazako che l'aveva lanciato. Per il resto sarà un team molto compatto con un blocco di uomini esperti formato da Gasparotto, Dyachenko, Mizourov, Petrov e Jufre a cui si aggiunge il giovane estone Tanel Kangert. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 141 - Tom Boonen |
L'ANALISI Se Tom Boonen vuol rilanciare in grande stile la sua carriera (per quanto, in quest'anno disgraziato, si sia portato a casa una Gand...) deve centrare un grande risultato a Copenhagen. In ciò la Vuelta gli sarà propedeutica, anche se non è che al recente Giro di Polonia abbia impressionato, tutt'altro. La Quickstep sarà intorno a lui e a un Sylvain Chavanel che, a fronte del titolo di campione nazionale conquistato a fine giugno, non ha fatto vedere granché in questo 2011. Anche per lui la Vuelta può rappresentare una chiave di riscatto. Alla classifica potrebbero dare un'occhiata Kevin Seeldraeyers, Dario Cataldo e Kevin De Weert, questi ultimi due già ai margini della top-10 al Giro e al Tour. Buoni per le fughe e per compiti di gregariato Malacarne, Vandewalle, De Maar e Maes. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 151 - Carlos Barredo |
L'ANALISI La Rabobank ha la possibilità di presentare sempre delle belle formazioni piene di giovani interessanti, e alla Vuelta non si smentisce. Rivedremo con piacere Steven Kruijswijk, rivelatosi definitivamente al Giro (maglia bianca) e confermatosi poi al Suisse (vittoria di tappa e terzo posto finale). L'alternativa si chiama Bauke Mollema, che però sulle salite del Tour ha reso molto al di sotto della aspettative. Il terzo nome della classifica potrebbe essere Luis León Sánchez, che però più facilmente si concentrerà sui traguardi di giornata per preparare al meglio il Mondiale. Praticamente la stessa cosa che faranno l'immarcescibile Oscar Freire, che a Copenhagen sogna la quarta iride, e Matti Breschel, anch'egli uomo da Mondiale, in grado di far valere la sua velocità su qualcuno degli strappetti d'arrivo della Vuelta (come del resto potrebbe fare benissimo Paul Martens). Barredo e Gárate li conosciamo bene e li ritroveremo in parecchie fughe, chiude il roster Tom Jelte Slagter, che ricordiamo drammaticamente caduto al Giro d'Italia, e da cui ci si può attendere qualche sorpresa (il ragazzo fu quarto al Tour de l'Avenir l'anno scorso). |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 161 - Chris Anker Sörensen |
L'ANALISI Dei quattro corridori spagnoli in organico la Saxo Bank non ne porta neanche uno alla Vuelta ma, in fondo, tre di loro (Contador in primis) hanno già disputato Giro e Tour. Il corridore incaricato di fare una buona classifica generale sarà il danese Chris Anker Sörensen, buono scalatore che però nei grandi giri ha faticato a trovare continuità. Visto che il podio (ma anche una top 5) sembra un miraggio la squadra sarà orientata molto sulla caccia a successi parziali: Juan José Haedo e il 25enne Jonas Aaen Jorgensen si butteranno nelle volate di gruppo sperando di trovare una giornata di grazia; l'altro Sörensen, Nicki, e Nuyens saranno molto pericolosi nelle fughe e nelle tappe miste. Completano l'organico Christensen, Gustov, Majka e Marycz. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 171 - Alexandre Geniez |
L'ANALISI Dopo un Giro di Polonia da assoluto ammazzasette, tutti attendono di vedere Marcel Kittel finalmente all'opera in un grande giro: se quel che il giovane velocista tedesco ha fatto fin qui quest'anno (12 vittorie) troverà conferma, avremo veramente trovato un nuovo protagonista delle volate. Con un simile vincente in organico, non stupisce che la formazione della squadra sia un po' sbilanciata a favore del giovane tedesco, con un potenziale treno formato da Curvers, Veelers, Timmer e De Kort, rouleurs di gran valore, mentre il veloce Geschke dovrebbe essere l'ultimo uomo di Kittel (il quale ha comunque dimostrato di sapersela sbrigare bene anche da solo). Sulle salite terremo invece d'occhio Alexandre Geniez, 23enne francese che quest'anno ha iniziato a mostrare cose buonissime (vittoria di tappa in Austria, secondo posto nella generale del Luxembourg e quarto del Critérium) e che si potrà testare anche lui per la prima volta in un GT; Fröhlinger sarà l'uomo deputato a stargli vicino. Il giapponese Doi, che a Burgos non è andato male, completa lo schieramento. |
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IL ROSTER 181 - Kurt-Asle Arvesen |
L'ANALISI Tra i tanti che alla Vuelta cercheranno di leccarsi le ferite del Tour, non può mancare Bradley Wiggins. In forma come non mai quest'anno, il britannico (che ha vinto il Delfinato, tanto per dire) ha dovuto spostare alla corsa spagnola le mire che aveva focalizzato sulla Boucle, ma che la caduta di Châteauroux ha frustrato. Riceverà tutto l'aiuto del mondo da uomini come Cioni, Possoni e Zandio in salita, mentre per Chris Froome ci sarà qualche possibilità di far corsa parallela col capitano per testare a fondo il ragazzo in un grande giro: le qualità non mancano al keniano. Lövkvist potrà svolgere un buon lavoro di preparazione per le volate, visto che il comparto velocità del Team Sky ci sarà e sarà come sempre di primo livello: Sutton lo sprinter designato, Arvesen e Stannard gli uomini deputati ad aprirgli la strada. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 191 - Tyler Farrar |
L'ANALISI Nonostante la sua presenza nella lista provvisoria dei corridori iscritti Thor Hushovd non sarà al via della Vuelta: il team manager Jonathan Vaughters ha giustificato dicendo che con una rosa così talentuosa non è facile dover fare delle scelte, ma sembra proprio che dietro alla vicinda ci sia all'annuncio del norvegese dell'accordo con la BMC per il 2012. A questo punto spazio a Tyler Farrar e Heinrich Haussler attesi negli arrivi in volata più o meno classici, e Daniel Martin che, dopo la vittoria sfiorata al Giro di Polonia (ha comunque conquistato una tappa e il secondo posto finale), proverà a mettere a frutto le sue doti anche in un grande giro. Fischer svolgerà un'importante funzione nel treno per gli sprint, Le Mével sarà la spalla di Martin nella generale mentre tra gli altri 4 nomi troviamo tre uomini da classiche (l'esperto Klier, Vansummeren che ha vinto quest'anno la Parigi-Roubaix e il promettente Vanmarcke) e un giovincello come Talansky, che un giorno lascerà qualche segno nelle grandi gare a tappe ma che in questa sua prima Vuelta farà tanta esperienza. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 201 - Janez Brajkovic |
L'ANALISI La RadioShack è la squadra più falcidiata dalla sfortuna al Tour: tra una caduta e l'altra dei suoi corridori, uno dei team spauracchio della Grande Boucle si è ritrovato fuori da tutti i giochi. Alcuni di quei protagonisti mancati tornano ora alla Vuelta. Si farà corsa per Janez Brajkovic, il quale però ha ancora tutto da dimostrare nei grandi giri: saprà proporsi ad alti livelli? Domanda che va bene anche per un Klöden uscito parecchio ammaccato dal Tour, e forse lontano dal livello raggiunto al Giro dei Paesi Baschi vinto in aprile. Allora occhi per Tiago Machado, che al Giro ha deluso anche a causa di problemi fisici e che da allora ha corso solo il Giro d'Austria e il Giro di Polonia; e soprattutto per il nuovissimo Matthew Busche, che ha a tratti impressionato al Tour of California e che si è poi laureato campione nazionale statunitense. Zubeldia, anch'egli respinto con perdite dal Tour, sarà un ottimo supporto in salita, Oliveira e Irizar sono uomini da fughe ma soprattutto da crono, mentre Paulinho e Lequatre saranno utilizzabili in diversi ruoli. Nella selezione di Bruyneel non c'è posto per gli sprinter Hunter, McEwen e Cardoso. |
IL CAPITANO |
IL ROSTER 211 - Matteo Carrara |
L'ANALISI Stijn Devolder ha un buon passato da "vueltista" (11esimo nel 2006, fu anche maglia oro per un giorno nel 2007), ma dopo quel biennio non ha più reso granché nei grandi giri. Quest'anno però è in cerca di riscatto, visto che la campagna delle classiche non gli ha sorriso per niente. L'alternativa è Wout Poels, che però pare ancora acerbo per misurarsi con la classifica di un GT, anche se in corse a tappe minori come Mediterraneo, Murcia e Polonia, si è comportato molto bene (terzo, quarto e quarto): chissà che non trovi la situazione di gara ideale in Spagna. Anche Matteo Carrara potrebbe buttare un occhio alla classifica o ad un successo di tappa in una tappa impegnativa mentre Anzà sarà un buon luogotenente in salita, Ligthart (sorprendente campione nazionale olandese) potrà dire la sua in qualche arrivo veloce (magari con un gruppo selezionato), Pidgornyy, Lagutin, Keizer e Golas li vedremo in fuga, anche se il polacco pare aver numeri per non sfigurare anche nelle tappe più difficili. |
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