Tour de France 2011: Prince Martin primo della classe - Crono: male Cancellara, così così Malori
- TOUR DE FRANCE 2011
- AG2R La Mondiale 2011
- HTC - Highroad 2011
- Lampre - ISD 2011
- Leopard Trek 2011
- Saxo Bank SunGard 2011
- Team Garmin - Cervélo 2011
- Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team 2011
- Adriano Malori
- David Millar
- Fabian Cancellara
- Jean-Christophe Péraud
- Richie Porte
- Thomas De Gendt
- Tony Martin
- Uomini
Lo scorso anno vinse le due cronometro del Tour, ma oggi per Fabian Cancellara, 4 volte Campione del Mondo e Campione Olimpico della specialità, non è stata una giornata di grazia. L'elvetico ha dovuto inchinarsi ad altri specialisti: il fatto che nei giorni scorsi sia finito fuori tempo massimo (per poi essere ripescato) era probabilmente un segnale che all'asso svizzero mancassero le forze necessarie per primeggiare nella cronometro di Grenoble e, probabilmente, nemmeno regge la possibile scusa del clima inclemente per giustificare una débâcle come quella odierna. Cancellara al termine della cronometro ha pagato 1'42" al vincitore Tony Martin ed è giunto addirittura ottavo superato, oltre che da uomini di classifica come Cadel Evans, Alberto Contador e Samuel Sánchez, anche da Thomas De Gendt, da Richie Porte e da Jean-Christophe Péraud: certamente era quasi impossibile immaginare un distacco simile dal giovane tedesco della HTC, ma è da qualche tempo che si notano delle crepe nel dominio dello svizzero.
Non si sa se chi dovrà prendere il suo trono sia proprio Tony Martin, ma fatto sta che sul percorso di Grenoble il tedesco ha vinto sia al Giro del Delfinato che al Tour de France: lo stesso percorso effettuato in un tempo molto simile (solo 26" a favore del Delfinato) nonostante le fatiche di 3 settimane di Tour de France. Anche Tony Martin nelle ultime giornate aveva risparmiato la gamba per preparare bene questa tappa che per lui era un appuntamento fondamentale: non semplicemente una vittoria, ma la sua prima vittoria al Tour de France. Il bel risultato nella cronometro fa da contraltare alla non eccezionale classifica generale: molti si aspettavano una migliore classifica per Tony, ma ancora si sono visti i limiti del tedesco sulle salite e sulle tre settimane.
La sorpresa più positiva, tra tutti gli atleti extra classifica generale, è quella rappresentata da Thomas De Gendt: il belga della Vacansoleil è riuscito a piazzarsi dietro a Tony Martin, Cadel Evans e Alberto Contador realizzando il suo miglior risultato in una cronometro in carriera (quest'anno il miglior risultato in una prova contro il tempo era stato un ottavo posto al Tour de Suisse). Il belga è ancora molto giovane, è del 1986, e il talento nella crono si può anche costruire con allenamenti specifici, soprattutto quando si vede che il talento non manca.
Si conferma invece tra i migliori specialisti del mondo l'australiano della Tasmania Richie Porte: il talento aussie arrivato tardi al ciclismo ha dimostrato subito delle doti incredibili proprio nelle prove contro il tempo e già nel primo anno nei professionisti si era fatto notare vincendo la cronometro del Giro di Romandia e arrivando secondo in quella del Giro di Danimarca: ben 7 volte è finito nei primi 10 di una cronometro nel 2010 e quest'anno è destinato a fare molto meglio essendo già arrivato nei primi 10 ben 8 volte. Da Richie Porte ci si aspettava un miglioramento anche per le classifiche generali dopo il bel risultato al Giro dell'anno scorso, ma quest'anno il ragazzo si è messo al servizio di Alberto Contador, tralasciando così le ambizioni personali.
Altra sorpresa notevole è arrivata dal francese Jean-Christophe Péraud: il portacolori della AG2R dopo tanti anni nella MTB, che gli hanno consegnato anche un titolo europeo e un argento olimpico, è diventato un ottimo interprete della cronometro, vincendo anche un titolo nazionale, e difendendosi molto bene in salita è riuscito anche a conquistare un'importante top ten nella generale del Tour a poco più di 10 minuti da Cadel Evans. Se non fosse per l'età avanzata (è del 1977) Péraud sarebbe da considerare maggiormente quando si analizza il bel momento (soprattutto in prospettiva) del movimento francese.
Ci sono state diverse delusioni in questa cronometro oltre al già citato Fabian Cancellara; si tratta soprattutto di David Millar e Adriano Malori: il primo era il vincitore della crono finale al Giro d'Italia ed era inutile dire che ci si aspettava moltissimo dal britannico che invece si è piazzato solamente al 32esimo posto, una posizione così deludente che merita veramente pochi commenti; il secondo è stato il migliore degli italiani (e purtroppo questo non è un bel dire), è giunto 16esimo, ma con lo stesso tempo di Andy Schleck, non proprio un cronoman nato, anzi. Da Adriano Malori era lecito aspettarsi almeno una top ten, soprattutto visto che negli ultimi giorni si era comportato in maniera simile a Tony Martin cercando di risparmiare il più possibile.