Tour de France 2011: Greipel su Cavendish, che rivincita! - Bel finale con Gilbert. Bravi Marcato-Oss
- TOUR DE FRANCE 2011
- BMC Racing Team 2011
- HTC - Highroad 2011
- Lampre - ISD 2011
- Omega Pharma - Lotto 2011
- Team Europcar 2011
- Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team 2011
- Alan Pérez Lezaun
- Alberto Contador Velasco
- Alessandro Petacchi
- Alexandr Kolobnev
- André Greipel
- Anthony Delaplace
- Arthur Vichot
- Blel Kadri
- Daniel Oss
- David Millar
- Dries Devenyns
- Gorka Izagirre Insausti
- Johnny Hoogerland
- José Joaquín Rojas Gil
- Julien El Fares
- Marcel Sieberg
- Marco Marcato
- Mark Cavendish
- Philippe Gilbert
- Rob Ruijgh
- Romain Feillu
- Rémy Di Gregorio
- Sébastien Minard
- Thomas Voeckler
- Thor Hushovd
- Tony Gallopin
- Tony Martin
- Tyler Farrar
- Uomini
Dopo le cadute e le polemiche di domenica, dopo il riposo di ieri, dopo la positività a un diuretico che ha fatto fuori il russo Kolobnev, dopo le voci su un possibile ritiro prima dei Pirenei per un Alberto Contador ai minimi termini a livello fisico ma soprattutto morale, dopo la grandine della partenza da Aurillac, la sesta vittoria stagionale di André Greipel mette la parola fine alla giornata in cui il Tour si è rimesso in marcia verso i Pirenei (una transumanza che si compirà giovedì). Un finale scoppiettante, uno sconfitto d'eccezione (Mark Cavendish) e una Omega Pharma che, malgrado abbia perso il capitano per la classifica (Van den Broeck) non manca di uomini che sappiano prendersi le luci dei riflettori.
Passano 14 km e parte la fuga: a muoversi sono cinque francesi e un italiano, e ci perdoneranno Minard, Vichot, El Fares, Di Gregorio e Delaplace se diremo che la presenza più significativa là davanti è quella di Marco Marcato, partito con un intento chiaro: quello di passare in testa sui quattro Gpm di giornata, allo scopo di togliere punti a eventuali rivali di Johnny Hoogerland nella relativa classifica. E siccome la storia dell'olandese in questo Tour ha colpito l'immaginario di un po' tutti, questa vicenda laterale di quella storia ha avuto una giusta e meritata risonanza. Segnale tra l'altro di una squadra, la Vacansoleil, che sa fare di necessità virtù, e che funziona in maniera abbastanza buona.
Quel che funziona meno è la fuga dei 6, visto che più di 4' gli attaccanti non riescono a guadagnare, avendo a che fare con un gruppo tirato dalla Europcar della maglia gialla Voeckler, ma anche dalla HTC di Cavendish e dalla Lampre di Petacchi. Marcato ha comunque il tempo e il modo di centrare quasi per intero il suo obiettivo, transitando per primo sui primi 3 traguardi Gpm, e venendo ripreso, ultimo dei 6, proprio a un km dal quarto (e 16 dal traguardo).
Magari ce l'avrebbe fatta, il veneto, se la Omega Pharma-Lotto, su quella salitella, non avesse fatto un ritmo infernale per far staccare qualche velocista di troppo e favorire così il capitano Gilbert. Ma il Vallone Aerostatico vola una volta di più, e addirittura attacca in prima persona in cima allo strappetto, rispondendo a una punturina di Gallopin e portandosi appresso pure uno splendido, attentissimo Voeckler, oltre a Devenyns (bravissimo finora in questa Boucle) e, in seconda battuta, anche Tony Martin, rientrato sui primi nei primi metri di discesa.
Il quintetto così formatosi è certo interessante, ma ancora più interessante è il fatto che il gruppo risulti ampiamente selezionato dall'attacco della formazione belga e del suo capitano. Anche perché lì davanti l'accordo sfuma presto, ai 12 km Devenyns prova un contrattacco da solo, ma le 5-6 decine di corridori che formano la parte più avanzata del plotone capiscono di non voler lasciare troppo spazio a un uomo forse di classifica come Martin, e quindi sono molte le squadre che mettono un uomo in testa a tirare.
Tra i 5 di testa, una volta ripreso Devenyns, sono Gilbert (che punta alla vittoria di giornata e a rafforzare la maglia verde della classifica a punti) e la maglia gialla Voeckler (per ovvi motivi) i più impegnati, ma i loro sforzi sono destinati ad essere frustrati da un gruppo rinfoltitosi sulla discesa. Ai 7 km, dopo un altro breve tentativo di Devenyns, è ancora Gilbert a tentare il tutto per tutto e a partire da solo. Gli altri si guardano, rientra su di essi Izagirre, ma poi il plotone (guidato da BMC e HTC) si rifà sotto e annulla anche il bel tentativo di Gilbert a poco meno di 5 km dal traguardo.
Prima della volata ci sono ancora dei tentativi di evasione (Pérez Lezaun, poi Ruijgh e Kadri, poi Millar), ma alla legge degli sprinter oggi non si sfugge. All'ultimo km Sieberg (che lavora per Greipel) tiene la testa, poi cede il posto a Daniel Oss che resta davanti fino all'ultima curva (ai 350 metri), prima di essere superato da Cavendish. Sembrerebbe il momento per il terzo successo di Mark in questo Tour, ma sul breve rettilineo finale accade quello che non molti si sarebbero aspettati, ovvero che André Greipel affianca e poi supera il britannico proprio negli ultimissimi metri.
Il tedesco ottiene così il primo successo in carriera nella Boucle, battendo con molta felicità il suo principale rivale (il quale, in passato, aveva detto con una certa irriverenza che in un eventuale duello avrebbe vinto al 60% della condizione e pedalando con una gamba sola). Terzo è Rojas, poi Hushovd, Feillu e il bravo Oss. Altri velocisti attesi, da Petacchi a Farrar, nemmeno sprintano. In classifica non cambia nulla di rilevante, Voeckler conserva senza patemi la maglia gialla e ci piace segnalare che, al 111esimo posto a 5'59" da Greipel, passa Johnny Hoogerland che, malgrado le ferite lasciategli in dote dal filo spinato di domenica, salva la maglia a pois e domani potrà ripartire, per una frazione non tanto lunga e che chiamerà all'azione ancora una volta i velocisti. Da giovedì sarà poi tutta un'altra storia.