Tour of Austria 2011: A Keukeleire lo sprint ristretto - Battuto Impey, Santambrogio quinto
dal nostro inviato
La terza tappa del Giro d'Austria 2011, la seconda consecutiva di montagna, poteva sembrare molto adatta alle fughe da lontano visto che il percorso presentava un gpm di terza categoria in partenza e poi due di prima, l'ultimo di questi posizionato però a 62 km dall'arrivo: poteva, perché a Prägraten abbiamo assistito ad volata di un gruppo composto da una trentina di unità tra cui tutti i migliori. La vittoria è andata al giovane belga Jens Keukeleire, un ragazzo che avevamo imparato a conoscere l'anno scorso quando ottenne ben quattro successi, un paio dei quali con gesti di grandissimo spessore, al suo primo anno da professionista: finorà il 2011 non era stato all'altezza della stagione precedente ma il 22enne della Cofidis è riuscito a trovare in Austria l'occasione per sbloccarsi. Anche perché oggi non era facile riuscire a tenere il ritmo negli ultimi chilometri.
Anche oggi la tappa era partita fin da subito a grande velocità e il gpm di Pass Thurn dopo 15 km non è bastato per far lievitare il vantaggio degli attaccanti: dopo pochi chilometri, infatti, si sono sganciati dal plotone ben tredici corridori, l'italiano Chiarini (Androni), Martin Velits e Albasini (HTC), Damuseau e Frohlinger (Skil), Machado (RadioShack), Wohrer (Tyrol), Pires (Leopard), Christensen (Saxo Bank), Stannard (Sky), Huzarski (NetApp), Marcel Wyss (Geox, il meglio piazzato nella generale a 4'24" da Kessiakoff) e ancora una volta, per il terzo giorno di fila, il francese Nicolas Edet della Cofidis che riuscirà a conquistare la maglia a pois.
I battistrada per più di 50 km non sono riusciti a guadagnare più di un minuto e mezzo visto che dietro l'Astana voleva tenere sotto controllo l'azione di Wyss ed oltre ai kazaki si sono visti in testa anche quelli della Farnese Vini, rimasti fuori dalla fuga. A questo punto il gruppo ha rallentato un po' l'andatura e finalmente il distacco è cresciuto fino ad un più classico 3'25" ma sulla salita di prima categoria di Pustertaler il vantaggio ha iniziato nuovamente a scendere per stabilizzarsi attorno al minuto: l'Astana a questo punto non aveva più interessa a tenere un'andatura troppo elevata e il suo posto è stato preso dagli uomini della Katusha.
A 15 km dall'arrivo, dopo il passaggio dallo sprint intermedio di Matrei, il margine tra i tredici in fuga ed il gruppo si era già ridotto a 45" ma appena sono iniziate le rampe in salita verso Prägraten sono iniziati gli scatti tra i battistrada: il primo a provarci è stato il britannico Stannard ma in contropiede s'è formato un gruppetto di quattro uomini con Wyss, Machado, Huzarski e Frohlinger. Il gruppo si era avvicinato ancora fino a 15" ma via via che il gregari si staccavano la situazione diventava sempre più complicata: davanti uno scatenato Wyss era tutt'altro che intenzionato a mollare mentre dietro un paio di scatti di Preidler (che era anche riuscito a portarsi sui quattro salvo poi cedere) e Benetseder hanno avuto vita breve.
A poco più di sei chilometri dall'arrivo ha provato ad attaccare anche Thomas Rohregger in un momento cruciale della tappa visto che Kessiakoff si era ritrovato senza compagni di squadra: lo svedese s'è ritrovato ad inseguire da solo con a ruota tutti i migliori pronti ad approfittare di un suo momento di debolezza; appena Rohregger è stato ripreso, però, l'andatura è calata e nessun uomo di classifica è scattato permettendo così a Mizurov di rientrare e dare un mano importantissima al suo compagno di squadra. In quei momenti Kessiakoff ha dimostrato una grande freddezza nel gestire la situazione ma osando qualcosa in più ci poteva essere la possibilità di recuperargli una decina di secondi almeno. Davanti intanto lo svizzero della Geox Marcel Wyss era rimasto da solo con un vantaggio costante attorno ai quindici secondi: pochi per essere certo di vincere, abbastanza per poterci credere.
All'ultimo chilometro la situazione vedeva ancora Wyss in testa con una decina di secondi su Schoffmann e una manciata di metri in più sul gruppo: gli ultimi metri, tutti in leggera salita, sono stati fatali agli attacchi che sono stati ripresi a meno di 700 metri dall'arrivo; in volata Van Avermaet, Jorgensen e Impey hanno provato a partire lunghi ma appena Keukeleire si è lanciato non c'è stata storia: il belga ha recuperato posizioni ad una velocità impressionante e quando s'è ritrovato in testa ha allungato ancora lasciato il primo rivale ad una distanza considerevole. Impey e Jorgensen hanno conquistato secondo e terzo posto lasciando giù dal podio gli italiani che comunque si sono difesi molto bene grazie a Mauro Santambrogio (quinto) e Daniele Ratto (sesto). In classifica generale è rimasto tutto invariato nelle posizioni di vertice: per gli scalatori domani ci sarà l'ultima occasione per fare qualcosa visto che bisognerà salire sul Grossglockner, la montagna più alta dell'Austria, prima dell'arrivo, come oggi in leggera salita, ad Alpendorf.