Tour of Austria 2011: Kessiakoff vola, bene Santambrogio - Ma i distacchi sono già pesanti
- Internationale Österreich-Rundfahrt - Tour of Austria 2011
- BMC Racing Team 2011
- Pro Team Astana 2011
- Alessandro Bisolti
- Carlos Sastre Candil
- Daryl Impey
- Diego Caccia
- Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff
- Jan Ghyselinck
- Julien Fouchard
- Leopold Konig
- Manuele Boaro
- Mauro Santambrogio
- Morris Possoni
- Nicolas Edet
- Reto Hollenstein
- Simon Clarke
- Thomas Rohregger
- Yann Huguet
- Uomini
dal nostro inviato
Agli appassionati di sci e di ciclismo il nome Kitzbühel richiama sicuramente alla mente un fattore comune, delle pendenze da brivido: d'inverno gli occhi sono tutti puntati sulla pista Streif e sulla sua discesa libera che ha fatto la storia dello sci; per chi ama le due ruote invece c'è la terribile salita del Kitzbüheler Horn, una delle salite più dure d'Europa con i suoi 865 metri di dislivello da superare in appena 7.1 km con una pendenza massima del 22.3% poco prima dei 1000 metri finali: praticamente un "piccolo" Zoncolan.
Quassù, ovviamente, non può che vincere un grande corridore sorretto anche da una condizione ottimale, non ci si può inventare nulla su tali rampe: il nome di Frederik Kessiakoff non era tra i più gettonati alla vigilia ma quando la strada sale sa dare il meglio di sé, però forse neanche lui si aspettava di stare così bene. Lo svedese dell'Astana ha scelto un traguardo davvero prestigioso per festeggiare la prima vittoria su strada da professionista: a questa grande gioia si aggiunge anche quella per il primato in classifica e la consapevolezza di aver rifilato distacchi importanti a tutti i rivali.
Se la temibile salita non rendeva abbastanza dura questa tappa, i corridori hanno pensato bene di darsi battaglia anche nei primi chilometri pianeggianti: tanti attacchi e contracchi e quasi metà tracciato è volato via ad una media elevatissima tanto che alla fine della giornata è stato registrato un notevole 41.2 km/h. Dopo svariati tentativi sono riusciti a guadagnare un discreto margine nove corridori: Clarke (Astana), Impey (NetApp), Caccia (Farnese), Boaro (Saxo Bank) e Fouchard (Cofidis) erano stati tra i più attivi anche nella prima parte e con loro si sono inseriti anche Huguet (Skil), Hollenstein (Vorarlberg), Ghyselinck (HTC) ed il francese Edet (anche lui Cofidis) che già si era visto all'attacco nella tappa di ieri.
Questo gruppo di battistrada è riuscito ad arrivare alla salita finale con un margine di circa tre minuti ma alle loro spalle il forcing della Leopard non lasciava presagire il buon esito della fuga. Dopo poche centinaia di metri di salita Edet è rimasto in testa prima con Clarke e poco dopo da solo con un bravissimo Boaro a tenere duro in terza posizione. Il lavoro della Leopard è continuato, però, anche una volta iniziato il Kitzbüheler Horn: dopo un timido tentativo di un uomo della Geox ben chiuso da Rohregger, a 6 km dall'arrivo Kessiakoff è scattato forte e da quel momento è iniziata la sua cronoscalata senza mai controllare cosa succedesse alle sue spalle e andando via via a riprendere tutti i corridori che ancora erano davanti a lui.
L'unico che ha provato a reggere il ritmo impostato dall'uomo dell'Astana è stato l'idolo di casa Thomas Rohregger, detentore del record della salita: il 28enne della Leopard è rimasto a poche decine di metri di distacco per un po' ma alla fine ha finito con il pagare un po' la sua azione; con la spinta di tutti i tifosi dalla sua parte era anche difficile accontentarsi di un piazzamento senza neanche averci provato.
Negli ultimi tre chilometri su Rohregger si sono riportanti anche Sastre, König e uno scatenato Mauro Santambrogio: è proprio l'italiano della BMC che all'ultimo chilometro si è involato da solo verso la conquista di un sorprendente secondo posto. Al traguardo Santambrogio ha chiuso con un distacco di 1'14", 1'19" invece per un König davvero molto soddisfatto della sua prova mentre sono arrivati "solo" quarto e quinto (a 1'22" e 1'38") due corridori molto attesi, Sastre e il già citato Rohregger. Oltre a Santambrogio altri due corridori sono arrivati nei primi dieci della classifica di giornata: Morris Possoni (Sky) ha fatto 7° a 2'01", nono posto invece per Alessandro Bisolti (Farnese) che è arrivato staccato di 2'39". La classifica generale, ovviamente, non può che rispettare l'ordine d'arrivo della tappa anche se gli abbuoni fanno salire a 1'18" il vantaggio di Kessiakoff su Santambrogio. Denis Menchov, al rientro alle competizioni dopo il Giro d'Italia, è undicesimo a poco più di tre minuti: difficilmente potrà puntare al podio ma nelle prossime due tappe la classifica potrebbe essere completamente riscritta anche nelle prime posizioni.