Giro d'Italia 2011: Un'altra mazzata - Solo Rujano resiste a un Contador scatenato sul Grossglöckner
- GIRO D'ITALIA 2011
- Androni Giocattoli - C.I.P.I. 2011
- Euskaltel - Euskadi 2011
- Movistar Team 2011
- Saxo Bank SunGard 2011
- Alberto Contador Velasco
- Alberto Losada Alguacil
- Alessandro Spezialetti
- Andrea Noè
- Branislau Samoilau
- Cameron Meyer
- Cayetano José Sarmiento Tunarrosa
- Denis Menchov
- Hubert Dupont
- Igor Antón Hernández
- John Gadret
- Johnny Hoogerland
- José Humberto Rujano Guillén
- Michele Scarponi
- Pablo Lastras García
- Pieter Weening
- Rinaldo Nocentini
- Robert Kiserlovski
- Roman Kreuziger
- Vincenzo Nibali
- Ángel Vicioso Arcos
- Uomini
Non siamo al game over perché ci sono ancora tantissime salite dure da scalare ma oggi in Austria Alberto Contador ha rifilato una mazzata clamorosa a tutti i suoi rivali: l'unico a tenere la sua scia è stato di nuovo José Rujano che s'è andato a guadagnare il successo di tappa, il primo in Europa dopo Sestrière 2005. Se guardiamo la classifica generale troviamo Vincenzo Nibali secondo a 3'09" e Michele Scarponi terzo a 3'16".
Come dicevamo manca ancora tanto alla fine del Giro d'Italia ma un dominio così sembra veramente difficile da arrestare salvo miracoli tattici degli inseguitori: in salita oggi lo scalatore spagnolo era assolutamente inattaccabile, per alcuni istanti è sembrato che volesse limitarsi a correre in difesa ma appena gli avversari hanno cominciato a scattare con maggiore insistenza è stato lui a fare la sua mossa lasciandoli tutti sul posto.
Come già si sapeva da diversi giorni molti velocisti hanno deciso di non prendere il via oggi: oltre a Cavendish e Petacchi si sono ritirati anche i rispettivi apripista Renshaw e Hondo, poi anche Belletti e Ventoso, vincitore della tappa di Fiuggi. Un'altra cosa che si sapeva è che molti corridori volevano andare in fuga oggi: scatti, controscatti e andatura molto elevata nei primi chilometri ed il gruppo buono è partito dopo 41 km.
In testa alla corsa, quindi, s'è formato un plotoncino di ben 16 corridori in cui il meglio piazzato in classifica generale era Pablo Lastras, distante 6'58" da Alberto Contador: assieme allo spagnolo della Movistar c'erano anche l'ex maglia rosa Weening, Kiserlovsky, Sarmiento, Valls, Samoilau (compagno di squadra di Lastras), Losada, Vicioso, Lewis, Nordhaug, Noè, Hoogerland, Nocentini, Vandewalle, Meyer e Spezialetti. Questi uomini hanno toccato il loro vantaggio massimo proprio al primo gpm della giornata, quello di Monte Croce Carnico: in quel momento il ritardo del gruppo era calcolato in 5'06" e subito dopo la Saxo Bank ha trovato la collaborazione dell'Euskaltel che s'era messa in testa per favorire Igor Antón.
Il vantaggio quindi è cominciato a scendere ed allora sulle prime impegnative rampe dell'Iselsbergpass, la penultima salita di oggi, il croato Kiserlovsky ha deciso di attaccare riuscendo a staccare tutti i compagni di fuga: il corridore dell'Astana ha guadagnato in poco tempo fino a 50" sui primi inseguitori mentre il suo vantaggio sul gruppo era di circa tre minuti e mezzo. Purtroppo per Kiserlovsky il lungo tratto in falsopiano prima dell'ascesa finale rendeva quasi impossibile il buon esito di una fuga solitaria: ai meno 15, infatti, il gruppo, sempre tirato dai baschi dell'Euskaltel si era riavvicinato a 1'45".
Appena iniziata la salita dal gruppetto degli inseguitori è riuscito a riportarsi sulla testa della corsa Sarmiento (Acqua & Sapone) che poi ha anche staccato Kiserlovsky: il colombiano è stato poi raggiunto da Weening ma il grande forcing di Mikel Nieve aveva già riportato a tiro il gruppo con dentro tutti i favoriti.
A 10.5 km dall'arrivo il primo ad accendere la miccia è stato ancora una volta José Rujano e appena al suo inseguimento s'è messo Igor Antón anche Contador ha fatto il suo. Dopo poche centinaia di metri, però, ha attaccato anche Michele Scarponi e qui la maglia rosa non ha reagito rimanendo in scia di Francesco Masciarelli: il terzetto con Rujano, Antón e Scarponi però ha guadagnato poche decine di metri.
Annullata questa azione è sempre il piccolo venezuelano a provarci ma a 8.4 km dall'arrivo, nel tratto più duro di salita, è stato Alberto Contador a scattare e, come sull'Etna, nella sua scia è rimasto solo Rujano: alle spalle di questa coppia s'è formato un drappello con Scarponi, Nibali, Menchov, Kreuziger, Antón e Arroyo; al gran premio della montagna di Kasereck il gap tra i primi due gruppi era già di 40" e nel tratto in discesa, con la strada bagnata dalla pioggia, sono riusciti a rientrare altri corridori nel secondo gruppetto.
Stavolta, a differenza della tappa dell'Etna, Rujano riesce a dare cambi a Contador con un buon accordo. A 3 km dall'arrivo i primi inseguitori erano Dupont e Gadret (entrambi dell'Ag2r) staccati di 1'04" mentre il gruppo degli altri big accusava circa un minuto e mezzo.
All'ultimo chilometro la salita finisce e il copione è stato quello classico di queste situazioni: Contador s'è messo in testa a tirare per guadagnare il più possibile e così José Rujano è andato a prendersi la vittoria di tappa, la seconda per l'Androni in questo Giro d'Italia. In cima al Grossglockner i distacchi di tutti gli altri sono davvero pesantissimi: John Gadret è terzo a 1'27" con Dupont e Antón subito dietro mentre il gruppo con Scarponi, Nibali e Kreuziger ha perso addirittura 1'35". Tra coloro che erano nelle prime posizioni della classifica va segnalato il crollo di José Serpa, attardato di più di 12'.
Oltre alla maglia rosa adesso Alberto Contador è il titolare anche della maglia rossa della classifica a punti e di quella verde della montagna, seppure a pari merito con Rujano: se si andrà avanti così si rischia di assistere a distacchi e a un dominio d'altri tempi.