Versione stampabileEcco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della seconda tappa del Giro d'Italia.
Alessandro Petacchi (Lampre - ISD) da Raisport |
«Non è la mia 22esima vittoria, ma la 27esima, per me, al Giro d'Italia, e la 180esima in carriera. La voglio dedicare al mio bimbo, che martedì compie gli anni. Moralmente ha vinto tutta la squadra, visto che han dovuto fare una gran fatica in questa calda giornata per portare avanti e indietro sali e acqua dall'ammiraglia. Per Danilo Hondo non ci sono parole, anche oggi ha dimostrato di avere una marcia in più: l'ho voluto con me alla Lampre e penso nessuno si sia pentito di questa richiesta. Per la volata, visto che avevo solo un metro di svantaggio sono partito d'istinto verso la ruota di Renshaw. Quando ho visto l'ombra di Cavendish gli ho comunque permesso di stare alla ruota del suo compagno, un altro l'avrebbe spinto verso le transenne. Poi son partito e se ho sbandato sinceramente non me ne sono accorto, non penso di aver fatto uno sbandamento eccessivo. Mi dispiace di aver disturbato la sua volata, ma non l'ho fatto intenzionalmente e dunque non credo di dover chiedere scusa a nessuno». |
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Marco Pinotti (HTC - Highroad) da Raisport |
«Un giorno in Rosa è un'emozione bellissima. Peccato sia mancata oggi la vittoria di tappa, ma almeno la maglia è rimasta in famiglia e cercheremo di tenerla. Ho visto alla premiazione che Cavendish non era molto felice quando ha messo la maglia: lui è fatto così, è molto passionale, ma domani dimenticherà già tutto». |
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Mark Cavendish (HTC - Highroad) da Raisport |
«Sono comunque contento della maglia rosa. Petacchi è sempre bravo, ma per me negli ultimi 200 metri lui ha cambiato traiettoria tre volte. Di solito quando fai una cosa del genere vieni squalificato. Deviando, lui mi ha costretto ogni volta a rilanciare lo sprint, e questa cosa non si può fare. Renshaw non al meglio? Lui può fare anche 2 chilometri da solo, però oggi non solo lui, ma tutta la squadra non è riuscita a fare il solito lavoro, e così Renshaw si è trovato al vento a 3 km dall'arrivo. Domani speriamo di vincere». |
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Kasper Klostergaard (Saxo Bank SunGard) da comunicato stampa |
«È stata una tappa divertente, nonostante il profilo quasi completamente piatto. C'erano 30°C e quindi ha fatto caldo, così il nostro obiettivo è stato quello di restare tranquilli e preservare il nostro capitano da eventuali rischi. E domani sarà praticamente lo stesso». |
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