Giro di Romandia 2011: Linea giovane con Castroviejo - Battuti nel prologo Taylor Phinney e Leigh Howard
- Tour de Romandie 2011
- BMC Racing Team 2011
- Euskaltel - Euskadi 2011
- HTC - Highroad 2011
- Liquigas - Cannondale 2011
- Alberto Contador Velasco
- Alexandre Vinokourov
- Bradley Wiggins
- Daniele Bennati
- David Millar
- Ivan Basso
- Jonathan Castroviejo Nicolas
- Leigh Howard
- Marco Pinotti
- Richie Porte
- Taylor Phinney
- Uomini
Alle 18:51 Jonathan Castroviejo Nicolas si vede passar davanti David Millar, poco prima aveva fatto lo stesso lo spauracchio della Sky Pro Cycling, il britannico Bradley Wiggins. Tutti hanno un tempo più alto di quello da lui fatto registrare, un bel 3'40"42. È allora che il giovincello basco inizia a riempire i polmoni d'ossigeno e spegne, con meno di ventiquattr'ore d'anticipo, le candeline.
Già, perché il quasi 24enne della Euskaltel Euskadi, originario di Getxo, in quel di Martigny brinda alla vittoria del prologo, alla leadership della corsa, alla prima vittoria del 2011 (e della carriera professionistica) ed al proprio compleanno, naturalmente. Spagnolo - pardòn, basco - con un'ottima dimestichezza con le prove a cronometro, nelle quali ha ottenuto i suoi migliori risultati, Castroviejo ha dato il meglio di sé nei 3500 metri di prologo a Martigny. Un breve tracciato, più per corridori esplosivi che per specialisti del tic tac, tanto che il nostro Bennati l'aveva segnato con un cerchietto rosso.
Eppure quando i giochi si fanno seri è il rientrante dall'infortunio Taylor Phinney che si porta in testa, scalzando dal leader's corner il 21enne australiano dell'HTC-Highroad, Leigh Howard, laureatosi Campione del Mondo nella Madison ai Mondiali di Apeldoorn. Per lui non è stata una prima volta. Phinney precede Howard di 46 centesimi e va a formare una coppia al comando in cui il più anziano è il ventunenne di Geelong - lo statunitense BMC nativo di Boulder ha soltanto vent'anni.
È invece l'ora dell'aperitivo quando Castroviejo si butta sul percorso tracciato nel centro di Martigny, con alcuni passaggi tanto suggestivi quanto impegnativi. Il basco impiega poco più di tre minuti per affrontare le nove curve del percorso e piombare sul traguardo, sopravanzando - non senza la sorpresa di molti - Taylor Phinney. Ventisette centesimi di secondo e Jonathan diventa leader provvisorio.
Non sa che le spade di Damocle che pendono sulla sua ruota e recano nomi come Bradley Wiggins (3‘53"15), David Millar (3'42”52), Richie Porte (3'46”08) e Daniele Bennati («Domani ci proverò», aveva dichiarato ieri l'aretino. Finirà decimo) non lo feriranno né riusciranno a sfiorarlo perché questi mostri, quasi tutti sacri, termineranno la loro prova con tempi ben più elevati.
Basso conferma il non eccellente periodo, anche se non era proprio la sua tappa, con un 113esimo posto a 16" dal vincitore. Avrà modo di rifarsi nelle prossime tappe. Oltre a Bennati il Campione Italiano a crono, Marco Pinotti, non va oltre un 73esimo posto a 13" da Castroviejo, la cui sorpresa per la vittoria è pari se non maggiore della gioia. «Sono io il primo ad essere sorpreso di questo risultato - dichiarerà nel dopogara. Vado bene a cronometro ma da qui a vincerne una ce ne passa. I miei tecnici mi hanno detto di tentare il tutto per tutto nelle curve e così ho fatto. Il nostro obiettivo al Giro di Romandia è già stato raggiunto».
Domani si farà subito sul serio nei 172 km che da Martigny condurranno ai vigneti di Leysin, primo arrivo in salita della corsa a tappe elvetica. Su questa salita nel 2006 vinse un giovane Alberto Contador, sarà dunque pane per scalatori. Chissà che il vecchio leone, Alexandre Vinokourov, oggi nono a 5" da Castroviejo - uno che si difende su tutti i terreni, va detto - non possa tentare la zampata vincente.