Presidential Tour of Turkey 2011: Iglinskiy, sorpresa turca - Valentin batte Petacchi a Turgutreis
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2011
- Farnese Vini - Neri Sottoli 2011
- Lampre - ISD 2011
- Pro Team Astana 2011
- Team Garmin - Cervélo 2011
- Alessandro Petacchi
- Andrea Guardini
- André Greipel
- Elia Favilli
- Gabor Kasa
- José Luis Roldan Carmona
- Juan Pablo Forero Carreno
- Juan Pablo Villegas Cardona
- Roberto Ferrari
- Timon Seubert
- Tyler Farrar
- Valentin Iglinskiy
- Uomini
dal nostro inviato
Da oggi in poi nel ciclismo quando si parlerà di Iglinskiy non dovrà più venire in mente Maxim ma anche il suo fratello più giovane Valentin: il 27enne kazako dell'Astana (e nativo proprio di Astana) s'è infatti imposto in volata nella seconda tappa del Tour of Turkey con arrivo a Turgutreis. Le doti da velocista di Valentin erano già emerse più di una volta in corse minori in giro per l'Asia con ad esempio il Tour of Hainan (ha vinto la classifica generale lo scorso ottobre) o il Qinghai Lake, entrambi in Cina: l'arrivo di oggi, però, è una grande sorpresa perché mai lo avevamo visto vincente a questi livelli. Per Valentin si tratta della prima vittoria stagionale e questo finale è importante anche per l'Astana che finora aveva vinto appena quattro corse, anche senza grossi piazzamenti.
La seconda tappa del 47° Giro di Turchia è partita in un clima di grande festa per le strade di Kusadasi, con i ragazzi delle scuole locali che hanno animato il villaggio di partenza, incitando tutti i corridori come dei veri e propri idoli. Forse grazie anche a questa spinta inaspettata i corridori si sono dati battaglia fin dalle prime battute: i primi chilometri delle frazione, infatti, era abbastanza vallonati ed il gruppo s'è spezzato in tre tronconi e appena quindici uomini erano riusciti a rimanere nel plotoncino di testa. I distacchi non sono mai cresciuti in maniera preoccupante e infatti intorno al chilometri 58 tutti i corridori sono riusciti a ricompattarsi dando quindi vita ad uno spettacolo completamente diverso.
Le fasi centrali della gara, infatti, hanno seguito un copione pressoché classico con una fuga di quattro uomini tenuta sotto controllo dalle squadre dei velocisti. I coraggiosi attaccanti sono stati il colombiano Villegas (Colombia es Pasion), lo spagnolo Roldán (Andalucia), il serbo Kasa (Manisaspor e già molto attivo anche nei primi chilometri) ed il tedesco della NetApp Timon Seubert, protagonista anche nella giornata di ieri sempre con un azione da lontano. A vincere il primo gran premio della montagna della corsa ovviamente non poteva che essere Villegas ma lo stesso colombiano è stato poi il primo dei quattro a cedere: dopo aver guadagnato fino a 5', infatti, le squadre degli sprinter hanno alzato il ritmo ed a dieci chilometri dall'arrivo anche Kasa e Seubert (Roldán s'era staccato poco prima) sono stati raggiunti.
Il finale però era tutt'altro che facile da gestire perché era caratterizzato da molti sali scendi con una strada molto larga che poteva trarre molto inganno per quanto riguarda la pendenza: proprio mentre venivano ripresi i fuggitivi dal gruppo è fuoriuscito il ligure Luca Barla con un bellissimo scatto che ha provocato un notevole innalzamento della velocità. In questa fase diversi corridori hanno perso contatto e tra loro c'era anche il leader della classifica generale Andrea Guardini, arrivato poi a 4'10" di ritardo. Il corridore della Androni Giocattoli è stato ripreso dopo circa 3 km sulla spinta degli uomini Colnago ma in contropiede ci ha provato anche il francese Nicolas Edet.
Anche questo scatto non è stato fruttuoso e sull'ultima leggerà asperità, praticamente in corrispondenza dell'ultimo chilometri, ci ha provato anche la Farnese Vini con Oscar Gatto, anche lui senza successo. Sul lungo rettilineo finale in leggera discesa non c'è stato più nessun treno in grado di prendere in mano la situazione e sia Petacchi che Farrar erano rimasti con un suolo uomo a pilotarli: la velocità era altissima e forse è stato proprio questo a spingere lo sprinter della Garmin-Cervélo a partire molto presto. Farrar, però, non aveva considerato un leggero vento contrario che ha favorito chi riusciva a rimontare da dietro: Petacchi infatti non ha avuto problemi ad affiancare e superare l'americano ma proprio alla sua ruota c'era Iglinskiy che con impressionante misto di potenza e agilità ha rimontato fino ad imporsi nettamente davanti a tutti.
Per Alessandro Petacchi arriva un secondo posto che per come è andato lo sprint si può leggere in maniera piuttosto positiva in vista del Giro d'Italia: probabilmente in assenza di vento sarebbe stato proprio il corridore della Lampre il vincitore. Nonostante la giornata poco positiva di Guardini la Farnese Vini ha trovato ugualmente un motivo per sorridore perché in terza posizione s'è piazzato Elia Favilli, rimasto un po' chiuso al momento di lanciarsi ma autore di un grande recupero nelle ultime decine di metri che per poco non gli è valso anche qualcosa di più.
Quasi sorprendente il quarto posto del colombiano Forero, buono sprinter in sudamerica ma alle sue prime esperienze contro i migliori al mondo. Rimangono ancora a secco Tyler Farrar e André Greipel, con il primo che trova parziale consolazione nella maglia verde della classifica a punti: oggi il corridore della Garmin ha chiuso solo sesto mentre Greipel è stato solo 16°. Sfortunato invece Roberto Ferrari, quinto ieri e oggi appiedato da una foratura ai due chilometri dall'arrivo quando si trovava in buona posizione. Nei primi dieci dell'ordine d'arrivo troviamo anche altri due italiani, Giorgio Brambilla (De Rosa) e Andrea Grendene (Type 1). Con questa vittoria Valentin Iglinskiy ha conquistato anche la maglia di leader in classifica generale con 4" di vantaggio su Farrar e 6" su Van Hummel e Favilli.