Coppa delle Nazioni 2011: Puccio e Aru, l'Italia si rilancia - L'umbro vince, il sardo leader
Al terzo giorno arrivò il riscatto. L'Italia si rifà alla grande delle delusioni patite nelle prime due tappe cogliendo la prima splendida affermazione con Salvatore Puccio. Che il giovane di Petrignano fosse dotato di ottimo fondo lo si era capito già due settimane orsono, quando con un pregevole attacco nel finale si era aggiudicato il Fiandre Espoirs e quest'oggi ha offerto un altro saggio delle proprie qualità con un affondo solitario di circa 50 chilometri dopo essere rientrato nell'azione giusta. Un successo cercato, voluto, che lo porta a quota tre vittorie stagionali e lo pone sempre più all'attenzione degli osservatori.
Non si sono però esaurite con la bella affermazione di Puccio le belle notizie per l'Italia, riuscita infatti a conquistare anche la leadership della classifica generale per merito del sardo Fabio Aru, tanto generoso quanto concreto finora nella sua condotta di gara. Meglio di così inutile aspettarsi quindi e tutti i malumori per gli inconvenienti della prima giornata (Battaglin attardato dalla caduta nel finale, Puccio da un incidente meccanico occorsogli nel momento peggiore) e per l'occasione persa ieri a Casciana Alta (piazzamenti in filotto alle spalle dei quattro atleti giunti a giocarsi lo sprint) se ne vanno via così, tra la soddisfazione per il risultato conseguito e la consapevolezza di avere una squadra che può decisamente centrare l'intera posta in palio.
La gara parte velocissima da Lucca, tanto che il gruppo si presenta con un certo anticipo sulla tabella di marcia alle prime asperità di giornata. Questo fa sì che si assista subito a dei frazionamenti ed è così che tra la prima ascesa a Vico ed il San Baronto sono una trentina i corridori che compongono il gruppo principale, con 4 italiani (Puccio, Delle Stelle, Battaglin e Mammini) ed alcuni clienti pericolosi quali Van Der Sande e Bardet. Il drappellone conquista oltre un minuto sull'avanguardia del gruppo ma le asperità che ancora attendono tutti i protagonisti possono ancora rimescolare le carte ed è proprio questo che avviene: sulle prime rampe della salita delle Piastre, col gruppo ormai ricompattato, parte all'attacco Fabio Aru, che si porta appresso il belga Wellens (interessato principalmente a far incetta di punti sui Gpm), il campione australiano Dyball e il sorprendente etiope (in gara con la mista UCI) Gebremaryam, prima che anche Puccio raggiunga la testa della corsa. Il drappello trova subito un ottimo accordo, guadagnando circa 1'30" sul gruppo. Un vantaggio importante, che mette certamente in difficoltà alcune delle formazioni più quotate, Francia su tutte.
Superate le asperità di Le Piastre e Prunetta (circa cinquanta chilometri al traguardo), rientra sui battistrada nel tratto di discesa anche l'austriaco Preidler, atleta che può rientrare così in gioco per la classifica ma è proprio qui che si assiste al momento decisivo: Puccio rompe gli indugi ed in discesa stacca tutti, nonostante vi siano da percorrere ancora una cinquantina di chilometri. L'azione dell'atleta dell'Hopplà è notevole, tanto che il vantaggio sugli ex compagni d'avventura sfiora il minuto mentre il gruppo veleggia a circa 2'30" e resta costante anche salendo per l'ultima volta verso Vico. Restano solo una decina di chilometri da percorrere e da dietro il drappello di fuggitivi comincia a guadagnare terreno (il vantaggio di Puccio si riduce prima a 45", poi scende attorno alla trentina, quindi attorno alla ventina) ma davanti l'atleta umbro tiene duro, resiste anche ai crampi e si presenta solo a braccia alzate sul traguardo di Montecatini Terme. Alle sue spalle gli inseguitori recuperano ancora ma non possono che lottare per i piazzamenti di rincalzo, staccati di 17": è Wellens ad imporsi nello sprint sull'etiope Gebremaryam, l'austriaco Preidler, il nostro Fabio Aru e lo spagnolo De La Cruz, poco più indietro l'australiano Dyball. A 1'02" si piazzano l'americano Warabasse e il danese Juul-Jensen, usciti precedentemente in avanscoperta a caccia dei primi mentre il gruppo giunge sul traguardo a 1'40" regolato da Battaglin (vittima di una caduta nel corso della tappa).
In classifica generale comanda ora Fabio Aru, premiato con la maglia di leader per i migliori piazzamenti nei confronti dell'austriaco Preidler (per entrambi stesso tempo nella generale). Puccio sale invece al quarto posto con un distacco di 28", appena uno in più dello spagnolo De La Cruz che occupa ora il terzo gradino del podio. Domani quarta tappa con partenza da Capannori e arrivo a Subbiano con due Gpm a movimentare la frazione prima del finale. Per l'Italia aumentano inevitabilmente oneri e pressioni ma i ragazzi di Amadori dopo quest'oggi saranno certamente ben più motivati nel cercare di portare a termine vittoriosamente questa corsa che continua quotidianamente a regalare grandi emozioni.