Amstel Gold Race 2011: I PHIL GOOD - Gilbert, questa è musica! Il vallone controlla e vince, 2° JRO
- AMSTEL GOLD RACE 2011
- Katusha Team 2011
- Omega Pharma - Lotto 2011
- Rabobank Cycling Team 2011
- Sky ProCycling 2011
- Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team 2011
- Albert Timmer
- Alexandr Kolobnev
- Andy Schleck
- Björn Leukemans
- Carlos Barredo Llamazales
- Damiano Cunego
- Danilo Di Luca
- Fabian Cancellara
- Francesco Gavazzi
- Fränk Schleck
- Giovanni Visconti
- Jan Ghyselinck
- Jelle Vanendert
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Johnny Hoogerland
- Jurgen Van den Broeck
- Luis León Sánchez Gil
- Paul Martens
- Philippe Gilbert
- Pierpaolo De Negri
- Robert Gesink
- Simon Gerrans
- Simone Ponzi
- Stijn Devolder
- Thomas Degand
- Óscar Freire Gómez
- Uomini
Il grandissimo favorito Philippe Gilbert riesce a portare a casa per la seconda volta l'Amstel Gold Race al termine di una gara gestita ottimamente sia in prima persona, sia con l'ausilio di un'Omega Pharma impeccabile in ogni fase della corsa. Joaquim Rodríguez, secondo, ha provato ad anticipare un po' i tempi dello sprint sul Cauberg, riportandosi su Andy Schleck che aveva attaccato da solo qualche chilometro prima, ma nulla ha potuto contro la furia del vallone. Deludenti gli italiani, tutti fuori dai giochi.
Ponzi e De Negri in fuga
La fuga parte dopo 60 chilometri circa e gli italiani sono attenti. Simone Ponzi e Pierpaolo De Negri non si fanno sfuggire l'occasione di approcciare per primi gran parte delle côtes di giornata e in compagnia dell'olandese Timmer e del belga Degand danno vita ad un tentativo che avrà un vantaggio massimo di 12 minuti a dopo 100 km, con 160 ancora da percorrerne. È soprattutto la Omega Pharma ad assumersi la responsabilità dell'inseguimento nella prima fase, con l'aiuto di Rabobank e Leopard.
Sotto gli impulso proprio della ProTour olandese, il gruppo accelera notevolmente tra i meno 90 e i meno 80 e si spezza in due. Prima Luisle Sánchez sul Sibbergrubbe, poi Devolder e Gavazzi sul penultimo passaggio sul Cauberg si producono in accelerazioni importanti che praticamente ricuciono il gap con i battistrada a 75 km dal traguardo circa. De Negri e Degand però non mollano e sono raggiunti da Barredo prima - che ci conferma una Rabobank particolarmente battagliera - e da Ghyselinck poi e riescono ad allungare fino a riprendere un minuto al plotone guidato dai compagni del favoritissimo Gilbert.
Frank Schleck e Cancellara fuori gioco
Sul Lorberg, dopo una ventina di chilometri di studio, Pineau rompe la tregua in gruppo e prova a portare via un gruppetto, ma senza successo. Sul Gulpenberg - nel frattempo i quattro sono stati ripresi - è la volta di Hoogerland ma anche il suo tentativo con altri 5-6 atleti (tra cui Gavazzi e Iglinskiy) va poco lontano, rintuzzato ancora dalla Omega Pharma. Poco dopo una caduta a centro gruppo coinvolge due uomini importanti della Leopard, Frank Schleck e Cancellara. Proprio lo svizzero è l'ultimo a ripartire, nel frattempo comincia il Kruisberg e i due, frenati anche da un problema meccanico del campione lussemburgese, riescono a rientrare, seppure a fatica, mentre Visconti si stacca inesorabilmente dai migliori.
La selezione arriva sull'Eyserbosweg
Tankink anticipa di qualche metro il gruppo guidato da Fuglsang all'attacco dell'Eyserbosweg. Kolobnev forza il ritmo, con lui scollinano Leukemans, Andy Schleck, Gilbert (che ha anche i compagni Van den Broeck e Vanendert), Gesink, Freire (con Martens e Tankink sono 4 i Rabobank), Di Luca, Rodríguez, Cunego, Vinokourov e un'altra decina di atleti. Il Fromberg è spianato da un superlativo Van den Broeck che porta il gruppo in fila indiana fino ai piedi del Keutenberg. Quando le pendenze si fanno serie ci prova Rodríguez che riesce a scollinare con 4-5 secondi sul gruppo condotto in prima persona da Gilbert che rientra comunque senza problemi, ma il plotoncino si riduce ancora e perde, tra gli altri, Cunego e Di Luca.
Ci prova Andy Schleck, ma Gilbert è superlativo
Ai meno dodici Andy Schleck allunga deciso e riesce subito a guadagnare un centinaio di metri. Sono Vanendert e ancora Gilbert a tenere sotto i dieci secondi il vantaggio del battistrada, aiutati dalla coppia Vacansoleil Hoogerland-Leukemans. Ai meno quattro il lussemburghese ha una dozzina di secondi e un onnipresente Gilbert si incarica dell'inseguimento negli ultimi chilometri prima dell'imbocco del Cauberg.
Il vallone è costretto a fare tutto da sé, il distacco è ridotto a 5" all'ultimo chilometro. Rodríguez si riporta sul lussemburghese ai seicento metri ma Philippe lo riprende e lo salta nel giro di poche pedalate, mentre Gerrans, da dietro, riesce ad acciuffare la terza posizione.