Vuelta al País Vasco 2011: Eravamo undici amici a Eibar - Big tutti insieme, vince Samuel Sánchez
- Vuelta Ciclista al País Vasco 2011
- Euskaltel - Euskadi 2011
- Leopard Trek 2011
- Movistar Team 2011
- Team RadioShack 2011
- Alexandre Vinokourov
- Andreas Klöden
- Andy Schleck
- Beñat Intxausti Elorriaga
- Christopher Horner
- Daniele Ratto
- David López García
- Fabio Andrés Duarte Arevalo
- Fränk Schleck
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Julián Sánchez Pimienta
- Maxim Belkov
- Michael Albasini
- Robert Gesink
- Ryder Hesjedal
- Samuel Sánchez González
- Xavier Tondo Volpini
- Uomini
Bis di Samuel Sánchez ad Arrate, dopo la vittoria di dodici mesi fa su questo stesso traguardo, che aveva riscattato in parte la mancata competitività in classifica generale in quella che è a tutti gli effetti la sua corsa. Sì, perché ad ora sono ben tre i podi conquistati dall'asturiano al País Vasco, tutti terzi posti e, una volta per un motivo, una volta per un altro, questa vittoria, a 33 anni, non è ancora arrivata. Nel 2003 fu la volta di un Iban Mayo (suo compagno di squadra) nella sua stagione di grazia, quattro anni dopo toccò all'incompiuto Gómez Marchante sbarrargli la strada con una prestazione ai limiti della perfezione e ancora due anni fa, nulla fu possibile contro quel fenomeno che risponde al nome di Alberto Contador.
Quest'anno, invece, può essere quello giusto e, anche se oggi ci si aspettava un suo attacco in salita che è effettivamente poi mancato, Samu è lì, terzo nella generale, con lo stesso tempo dei due che lo precedono, Joaquim Rodríguez e Andreas Klöden. Il problema potrebbe essere rappresentato a questo punto proprio dal tedesco che già alla Parigi-Nizza gli aveva fatto un bello scherzetto, bruciandolo al fotofinish in una tappa. In ogni caso già oggi quell'offesa è stata lavata, ma le indubbie doti a cronometro dell'ex luogotenente di Ullrich preoccupano non poco. C'è da dire che i precedenti sono incoraggianti perché proprio su questo percorso, nel 2009, Sánchez colse un bel terzo posto alle spalle di Contador e Colom, ma davanti a specialisti come Rogers, l'omonimo Luis León, Pinotti e Evans e in un'altra occasione, nel 2007 (percorso diverso però), riuscì addirittura ad aggiudicarsi l'ultima cronometro.
Protagonisti di gran parte della giornata sono stati i tre fuggitivi, partiti dopo 27 chilometri e ripresi all'imbocco dell'ultima salita, Julián Sánchez Pimienta, Maxim Belkov e Michael Albasini, quest'ultimo già protagonista di un'azione simile culminata con il successo un paio di anni fa. Il vantaggio massimo è superiore ai dodici minuti, ma il percorso molto accidentato e un gruppo voglioso di giocarsi anche il successo di tappa fa sì che sull'Alto de Ixua, a meno 30 dall'arrivo, sia già crollato a poco più di 3', con la Radioshack a condurre. Ma il ritmo aumenta ancora sul successivo Alto de San Miguel sotto l'impulso dell'Euskaltel-Euskadi che nel giro di 10 km recupera quasi 2', il destino dei tre è ora segnato. In discesa allunga Ratto, che si porta fino a 30" dai battistrada, prima di essere raggiunto da una Leopard (Voigt e Fuglsang i più attivi) pronta a lanciare l'offensiva di Frank Schleck, che in breve pone definitivamente fine alla fuga del trio di testa.
È ancora Duarte, come ieri e ieri l'altro, a rompere gli indugi e ad attaccare non appena la strada inizia a salire, mentre Cunego accusa un guaio meccanico che gli farà perdere le ruote dei più forti e arrivare sul traguardo con 1'43" dal primo gruppo. Frank Schleck non manca alle attese allunga deciso a 3 chilometri dalla vetta dell'Alto de Arrate (dalla quale mancherà ancora un chilometro e mezzo per il traguardo) con Tondo, mentre alle loro spalle si forma un gruppetto con tutti i migliori. In un chilometro guadagnano 15" e il vantaggio è ancora in aumento sotto l'impulso del catalano. È proprio Tondo ad affondare il colpo ai meno quattro, salutando la compagnia del lussemburghese, mentre Vinokourov dà uno scossone agli inseguitori con Klöden, Rodríguez e Horner alla sua ruota e in breve l'atleta Leopard è ripreso e di lì a poco perderà anche le ruote dei migliori.
L'ormai quarantenne vincitore della scorsa edizione si incarica di fare il ritmo a vantaggio del compagno di squadra e il vantaggio di Tondo comincia a scendere, a 2 km dalla vetta è di soli 13 secondi. Ci prova anche Samuel Sánchez ma Intxausti, in versione stopper, non gli lascia spazio. La nuova progressione, comunque, ha ridotto ancora il margine del catalano che viene ripreso da Andy Schleck e Vinokourov proprio in prossimità della vetta, ma il gruppetto buono è tutto lì, comprendente, oltre ai già citati, anche Gesink, Hesjedal e David López. In discesa, manco a dirlo, è Sánchez a disegnare le ultime curve e a presentarsi sul breve rettilineo conclusivo con un margine già rassicurante che gli consente di tenere a bada nell'ordine Klöden, Vinokourov, Rodríguez e tutti gli altri.
Domani, la penultima tappa della corsa non dovrebbe creare scompliglio nei piani alti della classifica, con i big che verosimilmente preserveranno le energie per la decisiva cronometro finale. Oltre al già annunciato duello Sánchez-Klöden, potrebbero inserirsi nella lotta per la vittoria Vinokourov, ora a 10" e lo stesso Horner, che paga da loro solo un secondo e che l'anno scorso, contro tutti i pronostici, l'ultimo giorno si aggiudicò crono e corsa. Un'occhio di riguardo, a questo punto, anche agli outsider della Movistar Tondo e Intxausti, non nuovi a belle prove contro il tempo, specie su percorsi vallonati proprio come quelli di sabato.