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Tre Giorni di La Panne 2011: Si può esser fieri di Guarnieri - Gruppo, due terzi fuori tempo massimo | Cicloweb

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Tre Giorni di La Panne 2011: Si può esser fieri di Guarnieri - Gruppo, due terzi fuori tempo massimo

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La bella esultanza di Jacopo Guarnieri a La Panne © BettiniphotoCi mancava proprio, un successo italiano, nella lunga (e in progress) sequela di corse nordiche che punteggiano questa fase del calendario ciclistico internazionale. Arriva a La Panne con Jacopo Guarnieri, nella frazione apparentemente più facile della Tre Giorni che lancerà il gruppo verso il Giro delle Fiandre di domenica.

Tappa (anzi, semitappa) breve, sì, ma spazzata da un vento oggi fortissimo, e come se non bastasse, battuta da una pioggia fastidiosa. Tipico clima belga, che peraltro probabilmente ritroveremo anche nella Ronde fra tre giorni; ma che al momento della partenza della frazione mattutina, ha messo in fuga diversi protagonisti: Pozzato, Ballan, Sagan, Devolder tra gli altri, non hanno preso il via per evitare rischi in vista del fondamentale appuntamento di domenica. Quelli che son rimasti in gara, invece, ci hanno decisamente dato dentro, e i 111 km della semitappa hanno visto succedersi una marea di attacchi.

Tanto che, tra uno scatto e un colpo di vento, il gruppo si è presto frantumato, anche se gli uomini di classifica (degli altri, parleremo in coda) sono rimasti praticamente tutti davanti; alcuni più svegli di altri, è il caso di Bert De Backer, che, conquistando 2" di abbuono su un traguardo volante, è riuscito nientemeno che a prendersi la maglia di leader della corsa: il quasi 27enne (compie gli anni sabato) belga della Skil, già in mostra quest'anno alla Tre Giorni delle Fiandre Occidentali (un mesetto fa), si trovava appaiato a Westra nella generale: stesso tempo dell'olandese, che però vestiva la maglia per la somma dei piazzamenti; i 2" presi sullo stesso Westra, consentiranno quantomeno a De Backer di partire per ultimo nella crono pomeridiana, nella quale tenterà una difficile difesa del primo posto in classifica.

Ma torniamo a stamattina: nel novero degli scatti di giornata, abbiamo visto quelli dei fratelli Chavanel, poi l'azione a quattro di Keukeleire, Van Poppel, Van Winden e Sutton, ma l'attacco più emozionante è stato senz'altro quello di Federico Canuti: la Colnago, fin qui intravista solo per via di un paio di pallidi piazzamenti di Belletti, vive attraverso il marchigiano il suo momento di protagonismo assoluto.

Passista che quando si mette a tirare va quasi in trance agonistica, il 25enne di Pesaro (di cui ricordiamo un quinto posto nella tappa di Cava de' Tirreni al Giro 2010) è evaso a poco più di 15 km dal traguardo, mettendosi a mulinare col vento in faccia, su rettilinei interminabili che scoraggerebbero anche a farli in scooter, figurarsi in bici con quelle condizioni. Canuti però non se n'è curato, e secondino dopo secondino, è riuscito a mettere da parte addirittura 22", margine fatto segnare all'ultimo passaggio sotto lo striscione del traguardo, a 10 km dalla conclusione.

Ma una volta cambiata direzione, col vento non più frontale, ma a favore, gli equilibri sono cambiati, e il gruppo è stato in grado di produrre parecchia velocità, soprattutto grazie all'impegno in testa dell'HTC (che lavorava per Renshaw): un'HTC che tra l'altro ha perso, per troppo lavoro, quel Degenkolb che era ben messo in classifica, ma che si è staccato sulla salitella finale della semitappa, a 3 km dal traguardo.

Con Canuti ormai in riserva (ai 7 km aveva ancora 21", ai 3 gliene sono rimasti 12", ai 2 è stato ripreso), è partito in contropiede Grivko, e su di lui si sono portati Sylvain Chavanel, Van Poppel e Vaitkus, con quest'ultimo che ha tentato il tutto per tutto in una sparata disperata... praticamente una versione extralarge di quanto già fatto ieri a Koksijde, dove era partito parecchio lungo per lo sprint. L'esito, in ogni caso, è identico: Tomas risucchiato dalla volata degli altri, e stavolta più precisamente dall'italiano citato in apertura: Jacopo Guarnieri, evidentemente liberato dalla presenza-ingombro (per lui) di Sagan ritirato e di Viviani attardato, in una Liquigas che fa comunque fruttare il fatto di avere tante punte a disposizione.

Il piacentino, senza troppo cincischiare, ha deciso che non poteva minimamente rischiare di vedere Vaitkus giungere al traguardo, e trovatosi in testa al gruppo si è a sua volta lanciato in un lunghissimo sprint: non solo bravo a riprendere in un lampo il lituano, ma addirittura formidabile nel respingere la prepotente rimonta di un Galimzyanov che fiutava il secondo successo consecutivo, ma che si deve accontentare della piazza d'onore. Terzo Jimmy Casper, poi Van Hummel, Kristoff, Ciolek, Kwiatkowski e, ottavo, un altro italiano: Lorenzetto.

In classifica, come detto, De Backer prende la testa e Degenkolb (che era terzo) scompare, ma quel che è più rilevante è il fatto che praticamente due terzi del gruppo sono giunti a La Panne fuori tempo massimo: tra gli ultraritardatari, anche nomi di prestigio come Wiggins. Fatto sta che lo svolgimento della crono pomeridiana (da La Panne a Koksijde e ritorno per un totale di 14.7 km) risulterà molto più breve del previsto, visto che vedrà coinvolti appena 56 corridori: i superstiti di quella fintamente facile semitappa del mattino...

Marco Grassi

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