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Volta a Catalunya 2011: Forget in Peris, vince Contador - Ottimo Scarponi sulla salita di Andorra | Cicloweb

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Volta a Catalunya 2011: Forget in Peris, vince Contador - Ottimo Scarponi sulla salita di Andorra

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La 'pistolettata' di Contador a Cima Peris - Foto Daylife.com © ReutersI più critici magari obietteranno che di questo passo il 2011 di Alberto Contador sia sulla buona strada per diventare meglio di una soap opera e al momento non ci è dato di sapere se nella vicenda ormai ben nota vi saranno ulteriori colpi di scena. Ad oggi però una certezza l'abbiamo, ossia che il campeon di Pinto è libero di svolgere il proprio mestiere, ergo anche di provare a vincere. E volete che in una tappa con cinque Gpm, la più dura di questa edizione della Volta a Catalunya, il leader della Saxo se ne stia buono e tranquillo ad attendere che siano altri a fare la prima mossa? No di certo, considerando anche il fatto che appena due settimane fa Contador era già tornato ad esultare sulle strade della Vuelta a Murcia, dove si era aggiudicato due tappe (cronometro compresa) e la classifica finale. Giusto per iniziare a mettere i puntini sulle i riguardo la propria condizione, dopo l'esordio stagionale in Algarve, che gli aveva lasciato in dote una quarta piazza nella generale.

Evidentemente poi per la stessa Saxo questa deve essere sembrata la giornata ideale per balzare agli onori delle cronache, visto che mentre Alberto staccava tutti verso Vallnord, in Belgio giungeva notizia del successo di Nuyens nella Dwars door Vlaanderen. La stessa Saxo che assieme alla Lampre si è prodigata nel finale a sparigliare il gruppo e a preparare così il terreno per il proprio capitano. Dici Lampre e naturalmente il pensiero non può che spostarsi su Michele Scarponi, ancora una volta promosso in una giornata in cui doveva rispondere presente e che al richiamo della salita (sia essa un'erta della Tirreno-Adriatico, la Cipressa o il Poggio della Sanremo oppure un over 2000 come quella odierna) non sa proprio resistere.

La giornata si è animata dopo una decina di chilometri, quando sulle rampe dell' Alt de Coubet (prima ascesa di tappa), il promettente olandese Kruijswijk e il colombiano Nairo Quintana (vincitore del Tour de l'Avenir 2010) hanno allungato con decisione, raggiunti poi in successione da Hoogerland, Minard, Toribio e Peterson. La fuga a lunga gittata è divenuta quindi cosa fatta, con un vantaggio massimo di 7'05" nei confronti di un gruppo che a quel punto non ha dovuto far altro che controllare la situazione ed evitare che il gap si dilatasse ulteriormente, con i Saxo sempre a fare buona guardia. A circa -30 dal traguardo, sulle prime rampe dell'Alt de la Comella (terz'ultima ascesa), il gruppo ha iniziato a perdere pezzi, tra questi il leader Smukulis ed un Carlos Sastre in condizioni fisiche ancora precarie (lo spagnolo, già irrimediabilmente attardato nella generale, accuserà sul traguardo ben 23'28", concludendo nell'ultimo gruppetto). Proprio sulla Cornella Quintana ha speso le ultime energie di giornata, staccando Kruijswijk, unico ancora in grado di tenergli le ruote, e aggiudicandosi così il Gpm, prima che il gruppo ponesse fine al tentativo attorno ai -15. A quel punto la Saxo ha preso in mano la situazione conducendo il gruppo, forte comunque di una cinquantina di unità e con tutti i migliori, sulle prime rampe dell'ascesa a Vallnord. La Lampre ha dato man forte al team di Rijs ma senza provocare significative defezioni, prima che giungesse il momento che tutti si attendevano: superato il cartello dei -5 all'arrivo, Contador ha rotto gli indugi ed è scattato, portandosi appresso il vecchietto terribile Leipheimer con Scarponi poco più indietro. Lo statunitense della RadioShack ha però dovuto ben presto mollare il passo dello spagnolo, che così si è ritrovato solo al comando e senza più ostacoli verso il traguardo, libero quindi di vincere alla sua maniera. A 23" Scarponi, che nel mentre aveva raggiunto Leipheimer, ha fatto sua la piazza d'onore precedendo proprio l'americano mentre a 35" un buon Daniel Martin ha conquistato il 4° posto davanti all'altro RadioShack Horner (anche lui: 39 anni e non sentirli...) e ad un Alex Ardila Cano che evidentemente ci ha tenuto a ricordare i tempi in cui da dilettante dava spettacolo sulle strade italiane (specialmente tra Giro d'Italia e Giro della Val d'Aosta) e completare così una giornata positiva per la Colombia Es Pasion. Poco più indietro (a 38") un Ivan Basso non alla deriva ma di certo ancora alla ricerca della miglior condizione, soprattutto in vista delle Ardenne, così come ancora alla ricerca del top sono Evans (10° a 50" ma che si era già espresso nei giorni scorsi sulla possibilità di pagare qualcosa al momento su determinate ascese) e Di Luca (per l'abruzzese 18esima piazza a 1'20").

Distacchi identici nella classifica generale naturalmente capeggiata ora da Contador, il quale ha già iniziato ad apporre la sua ipoteca sul successo finale. Il tutto salvo possibili colpi di scena che una frazione insidiosa come quella di Tarragona, in programma venerdì, potrà ancora offrire.

Vivian Ghianni

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