Volta a Catalunya 2011: Riecco Petacchi! Finito il digiuno - Fotofinish su Rojas, buon sesto Nizzolo
- Volta Ciclista a Catalunya 2011
- HTC - Highroad 2011
- Lampre - ISD 2011
- Movistar Team 2011
- Team RadioShack 2011
- Alessandro Petacchi
- Alexandr Pliuschin
- David De La Cruz Melgarejo
- Denis Menchov
- Gatis Smukulis
- Giacomo Nizzolo
- José Alberto Benítez Román
- José Joaquín Rojas Gil
- Manuel Antonio Leal Cardoso
- Marek Rutkiewicz
- Nicolas Edet
- Rubén Pérez Moreno
- Uomini
"Dov'è la notizia?", vi starete chiedendo. In effetti leggere di un Alessandro Petacchi che ti vince la 2a tappa della Volta Catalunya sul traguardo di Banyoles e con una concorrenza non propriamente memorabile, non è uno di quegli avvenimenti che farebbe sobbalzare dalle poltrone anche gli scommettitori più accaniti. Eppure, con un pò d'attenzione, basta osservare la casella dei successi di Ale-jet in questo primo scorcio di 2011, aggiornata a questa mattina, per rendersi conto che in realtà la notizia c'è: proprio così, nessuno sbaglio. Prima di prendere il via da Santa Coloma de Farners Alessandro Petacchi era accompagnato ancora da un malinconico zero alla voce successi, peggior avvio di stagione sotto questo punto di vista dal 2001, quando lo spezzino, in forza al tempo alla Fassa Bortolo, iniziava a muovere i primi passi per diventare il velocista a cinque stelle che tutti conosciamo (in quel caso il primo successo arrivò il 30 marzo in una frazione della Coppi&Bartali).
Mettiamoci pure che la sorte non è girata dalla parte giusta ed ecco che i nodi giungono al pettine: una fastidiosa bronchite che rinvia al Giro di Sardegna un debutto già previsto al caldo di Qatar e Oman; una fastidiosissima ricaduta proprio alla vigilia della Milano-Sanremo che ne aveva messo in dubbio la partecipazione, prima che il rischio di forfait fosse scongiurato e la Classicissima venisse alla fin fine onorata con il trovarsi al posto giusto nel momento giusto almeno fino al Poggio, ultimo severo giudice che lo ha respinto (lui come altri peraltro) e relegato ad un dodicesimo posto che nulla ha aggiunto alla carriera.
Dulcis in fundo pure la prima tappa, consumata ieri a Lloret de Mar, sembrava prolungare un'astinenza quasi insopportabile per "colpa" di quel diavolo d'un Gatis Smukulis, che con quasi 150 km di avanscoperta (prima in quartetto, poi in duetto con Gastauer, infine solo) è andato a regalarsi il primo successo da pro da buon mangiatore di pane e fuga. Era rimasta la volata per la piazza d'onore, vinta su Rojas ma densa di rammarico per quella giornata di buone sensazioni gettata quasi al vento per qualche calcolo sbagliato.
Oggi però era un'altra storia, un'altra pagina da scrivere e così la Lampre e la Movistar (inevitabilmente le formazioni-faro in tappe simili) hanno pensato bene di non far scappare nuovamente i buoi verso un destino vittorioso e dopo aver lasciato sfogare Rubén Pérez, José Benitez, De la Cruz e il polacco Rutkiewicz (inizialmente vi era anche Tratnik, poi staccato), capaci di prendere fino a 6 minuti sul gruppo (che ieri ne aveva lasciati quasi 15 a Smukulis e soci), hanno ricompattato il plotone a circa 20 chilometri dal traguardo. Prima della prevedibile conclusione a ranghi compatti c'è stato spazio solo per un altro tentativo, bello quanto ardito, di Pliuschin e di un sorprendente Nizzolo, il quale non ha voluto attendere passivamente lo sprint per giocare le sue carte. Disco verde fino ai -5, poi il gruppo ha avuto nuovamente la meglio e ci si è quindi preparati allo sprint finale, in cui la lotta è stata così serrata da dover costringere la giuria alla visione del fotofinish. Ed è lì che si è spezzato il sortilegio, rendendo forse anche più bella l'affermazione: primo Petacchi, secondo Rojas, terzo Manuel Cardoso, questo il responso. Degni di menzione anche il quarto posto di Edet, che conferma una volta di più l'ottimo avvio di stagione del ciclismo transalpino, ed il sesto di Giacomo Nizzolo che, nonostante le energie spese nel tentativo degli ultimi chilometri, ha trovato ancora la forza di sprintare per il piazzamento. Ancora attardato invece Menchov (1'32” accusati dal russo dopo gli oltre 13' pagati ieri ), giunto alla Volta svuotato di energie dall'influenza con febbre dei giorni scorsi mentre Smukulis si gode un'altra giornata di primato, in attesa di cedere le insegne nella tappa regina di domani ad Andorra.
Naturalmente soddisfatto Petacchi al termine della frazione: «Più della mancanza di successi - ha dichiarato lo spezzino - mi ha pesato la serie di inconvenienti fisici che mi ha colpito nell'ultimo periodo. Dopo aver perso una buona occasione nella tappa di ieri, quest'oggi non abbiamo mollato un istante. Devo ringraziare la squadra che ha limitato il vantaggio dei fuggitivi ed in particolare Loosli e Pietropolli, che hanno effettuato un gran lavoro per mettermi nella condizione di fare un grande sprint. Rojas si è rivelato un avversario difficile da battere ma oggi avevo una gran voglia di vincere e questo mi ha permesso di mettere la mia ruota davanti alla sua per pochi centimetri».
Domani nell'arrivo in quota di Vallnord per la prima volta in questa stagione le strade di Basso ed Evans incroceranno quelle di Contador ma non è detto che siano solo loro gli unici a voler dare spettacolo.