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Trofeo Vannucci 2011: Monia a Vaiano non va certo piano - Baccaille prima sotto la pioggia

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Monia Baccaille sul podio del Trofeo Vannucci © Ufficio stampa della corsaDopo aver girovagato per il mondo, il ciclismo femminile che conta si è fermato di nuovo di nuovo in Italia. A Vaiano, piccolo paese stretto fra le aspre pendici dell'appennino pratese, si sono date appuntamento in 95 per l'apertura del calendario femminile italiano.

Di certo in molte avranno rimpianto il tepore desertico del Qatar o le verdi e assolate giornate della Nuova Zelanda. Per altre da rimpiangere c'era solo il vento del nord e per altre ancora solamente un pomeriggio di riposo dopo le fatiche degli allenamenti mattutini domenicali.

Il tempo non è stato certo dei migliori, e come biglietto da visita dell'italianità alle atlete sono dovuti giocoforza bastare i numerosi tricolori che han colorato il circuito cittadino senza il supporto del sole. La pioggia non ha mai abbandonato la gara, rendendo la corsa selettiva più che mai.

Questo è il quadretto generale del Trofeo Vannucci Alberto - GP Valbisenzio che nonostante i poco più di 80 km di gara e un percorso che ricorda molto quello delle gare giovanili, ha saputo regalare emozioni e spunti interessanti.

Al via, alle 14.30 in punto, i migliori nomi del panorama ciclistico internazione, seppur con qualche importante defezione tutto sommato comprensibile visto il carattere nazionale della gara. Dopo due chilometri di trasferimento il via ufficiale e subito l'andatura è forte. Già al primo passaggio, dopo 4 km, qualche atleta ha perso contatto con il gruppo principale delle 95 partenti.

Il circuito, che da una parte sale e dall'altra scende, unito alla pioggia battente ha fatto la classica selezione da dietro, con le migliori brave a rimanere davanti mentre le ragazze alla ricerca della condizione migliore sono state pian piano "inghiottite" nelle retrovie.

A monopolizzare i tentativi di fuga delle prime fasi gara, ma non solo, è la Diadora Pasta Zara della ds Diana Ziliute, nel tentativo di far corsa dura per scremare il più possibile il gruppo. Ci prova per ben due volte Eleonora Patuzzo, poi Alona Andruk. La MCipollini però non ha intenzione di far scappare via nessuna atleta e prontamente chiude un tentativo dopo l'altro, anche con l'aiuto delle ragazze della Top Girls e della Forno d'Asolo-Colavita: quest'ultime lavoravano per l'iridata Giorgia Bronzini ma la velocista piacentina ha preferito ritirarsi attorno a metà corsa per non compromettere l'avvicinamento al mondiale su pista. Ci prova poi la Zabelinskaya, sempre della Diadora, alla quale si accodano in diverse senza però guadagnare molto terreno. Il gruppo torna quindi compatto e nascono altri tentativi di brevissima durata, nei quali cercano di ben figurare le atlete di casa del Team Vaiano Tepso Solaristech.

La media è sul filo dei 40 orari nonostante le molte curve e la pioggia, e ogni immancabile rilancio finisce per pesare notevolmente sulla brillantezza di molte. Sicuramente non quella di Valentina Scandolara, nuova punta della Gauss, che non abbandona mai le prime 10-15 posizioni del gruppo e non esita a entrare nei vari tentativi di allungo. Gli ultimi tre giri dei venti totali in programma propongono però una deviazione rispetto al classico anello, e per la prima volta nella recente storia della gara pratese viene affrontato lo strappo "della Corea". Pendenze sensibili ma lunghezza decisamente ridotta per spezzare le ambizioni delle più quotate, ed infatti anche l'ultimo dei tre passaggi sul gpm non riesce a creare alcun tipo di selezione.

Si arriva così in volata, dove a giocarsela sono le circa 30 ragazze rimaste in gara. A spuntarla è la campionessa italiana Monia Baccaille (pilotata perfettamente niente meno che da Nicole Cooke, compagna alla MCipollini) che riesce negli ultimi 30 metri a superare la ruota di Valentina Scandolara (Gauss), partita forse troppo presto e che ha fatto i conti con la pendenza in lieve ascesa e il vento contrario. Terza è la piemontese Elisa Longo Borghini (Top Girl Fassa Bortolo), che conferma un buon momento dopo il quinto posto al Het Nieuwsblad e il decimo posto ottenuto la scorsa settimana sempre in Belgio alla Omloop van het Hageland. Sesta Noemi Cantele (Garmin-Cervélo).

Il destino ha voluto quindi che nella settimana in cui si celebrano i 150 anni dell'unità d'Italia a vincere sia stata l'atleta che il tricolore se lo è messo indosso lo scorso giugno in Veneto. Probabilmente per lei era impossibile chiedere di meglio alla partenza. Soddisfatta anche la Scandolara, che pare aver trovato una grande armonia nel nuovo team dopo la brutta parentesi dello scorso anno nelle file del Vaiano.

Dopo l'apertura della stagione italiana nella provincia di Prato, il ciclismo femminile si dà appuntamento alla prossima domenica sulle non molto distanti strade della provincia di Livorno, a Cecina. Domenica 20 si correrà infatti il Trofeo Costa Etrusca, con partenza da Castellina Marittima e arrivo in corso Matteotti a Cecina. Sarà tutta un'altra storia. Niente montagne a far da cornice, nessun anello breve da ripetere. Una corsa vera per oltre 120 km a pochi metri dal mare, su e giù per le colline pisane e livornesi. Bastano già gli oltre 1200 metri di dislivello in programma a garantire lo spettacolo e la fatiche delle atlete. Se ci si metterà pure il vento, padrone di casa di ogni riviera che si rispetti, l'unico consiglio che si può dare è quello di non perdersi un appuntamento del genere.

Fabio Botrini

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