Tirreno-Adriatico 2011: RaBoomBank! Lars primo leader - Garmin e HTC sul cronopodio
- Tirreno - Adriatico 2011
- HTC - Highroad 2011
- Liquigas - Cannondale 2011
- Rabobank Cycling Team 2011
- Saxo Bank SunGard 2011
- Team Garmin - Cervélo 2011
- André Greipel
- Bram Tankink
- David Millar
- David Zabriskie
- Fabian Cancellara
- Gustav Erik Larsson
- Ivan Basso
- Lars Boom
- Marco Pinotti
- Mark Cavendish
- Nick Nuyens
- Rick Flens
- Robert Gesink
- Sebastian Langeveld
- Thor Hushovd
- Tom Leezer
- Tom Stamsnijder
- Tyler Farrar
- Vincenzo Nibali
- Óscar Freire Gómez
- Uomini
Successo a sorpresa per gli orange della Rabobank nella cronosquadre d'apertura della Tirreno-Adriatico. Freire, Gesink e compagni hanno fermato il cronometro sui 18'08" al termine dei 16.8 km previsti in quel di Marina di Carrara, con il campione (anche) di ciclocross Lars Boom che veste la prima maglia di leader della Corsa dei due mari.
La Rabobank - che è partita per prima ed è quindi stata sempre in testa alla prova odierna - ha ottenuto il successo con 9" di vantaggio sulla Garmin-Cervélo del campione del mondo Hushovd, 10" sulla HTC-Highroad di Pinotti e Cavendish, 11" sulla Saxo Bank-SunGard di Larsson e Nuyens e 22" sulla Liquigas-Cannondale di Basso e Nibali.
Una prova a cronometro che non è partita affatto col piede giusto per il tedesco André Greipel che, durante la perlustrazione del percorso della sua Omega Pharma-Lotto, si è grattato il viso e il ginocchio sinistro cadendo sul rettilineo finale a dieci minuti dalla partenza della stessa Rabobank dalla pedana del via. Problemi anche per la Garmin-Cervélo, costretta a rispedire a casa l'influenzato David Millar e sostituirlo con David Zabriskie, corridore comunque più che avvezzo alle lancette.
La Rabobank ha passato il traguardo con sei effettivi (Boom, Langeveld, Gesink, Tankink, Freire e Leezer), decidendo di spendere un cronoman come Flens nelle fasi iniziali della cronometro. Una tattica che si è rivelata azzeccata, visti i distacchi inflitti non solo alle prime cinque squadre, ma anche alle altre (26" per la BMC di Evans e Ballan, 29" per la Leopard di Cancellara e Andy Schleck e 30" per la RadioShack).
Stupisce forse il distacco patito dal team del campione del mondo elvetico Cancellara, che nel finale ha "strappato" i suoi cinque uomini costringendo l'olandese Stamsnijder ad un'apnea lunga un chilometro per non far perdere troppi secondi ai quattro compagni che lo precedevano: un problema se vogliamo giustificabile per un team di nuova matrice come quello lussemburghese, ma che - tatticamente - non lascia certo una grande immagine per quella che - ranking UCI alla mano - è segnalata come la squadra più forte del panorama ciclistico.
Domani seconda tappa - prima in linea - con arrivo ad Indicatore (Arezzo): sarà al 99% volata, con Freire che dovrà respingere gli assalti di Farrar (e/o Hushovd) e Cavendish alla maglia di leader di Boom.