Vuelta a Murcia 2011: Contador su Menchov, anticipo di Giro? - Alberto è anche capoclassifica
Alberto Contador, in cuor suo, lo aspettava da parecchi mesi, questo giorno, il giorno in cui avrebbe potuto ritornare a sparare il suo ormai classico colpo di pistola al termine di una tappa qualunque di una corsa qualsiasi. Il madrileno ha più volte dichiarato di aver trascorso mesi difficilissimi, nei quali si è trovato a lottare contro infamie di ogni tipo, senza sapere se e quando sarebbe potuto ritornare a correre. L'abbiamo potuto vedere solo in un paio di conferenze per la stampa, sempre molto provato, spesso con gli occhi lucidi di chi davvero non ha potere di decidere sul suo futuro.
Ma Contador è stato più forte di tutto, appena conosciuta la sentenza di assoluzione di primo grado è ritornato ad attaccare un numero sulla schiena in Portogallo e subito abbiamo capito che presto gli avversari avrebbero dovuto fare i conti con il Contador che avevano imparato a conoscere negli anni precedenti. E oggi, la stoccata à la Contador, a un chilometro dalla vetta del Collado Bermejo e la conquista di tappa e maglia, come chissà quante volte gli era capitato in carriera. Proprio sul Collado Bermejo, dove ormai 12 anni fa, Marco Pantani che - al contrario di Alberto - qualche tempo dopo non seppe più reagire alle bordate di un'intera società, vinceva da grande la penultima tappa della Vuelta a Murcia, proprio come oggi. Corsi e ricorsi della vita.
E ora? Tutto fa pensare che questo signore ce lo ritroveremo - vivaddio - sulle strade del Giro d'Italia tra un paio di mesi, quel Giro che lo accolse a braccia aperte già tre anni fa quando la sua squadra non fu invitata al Tour e Zomegnan lo "riciclò" grande protagonista (e poi vincitore) alla corsa rosa. La stessa cosa capiterà quest'anno alla Geox di Denis Menchov, altro bell'interprete della tappa odierna, secondo a 5" dal vincitore. Tutta la squadra italo-spagnola si è ben mossa, con Sastre (evidentemente ancora a corto di condizione) in versione gregario di lusso e il giovane Duarte che invece ha scortato il suo capitano fino all'arrivo, in un quartetto comprendente anche Coppel e Poels.
Domani una cronometro completamente pianeggiante di dodici chilometri e mezzo sancirà il vincitore di questa Vuelta a Murcia versione ridotta (3 sole tappe contro le 5 disputate di solito), con il madrileno che dovrà lottare per difendere il risicato vantaggio sugli immediati inseguitori.