GP Costa degli Etruschi 2011: Viviani sul trono di Petacchi - A Donoratico Elia è il più veloce
Dopo un lunghissimo regno di Alessandro Petacchi, sei volte vincitore su questo traguardo ma oggi assente, il Gran Premio Costa degli Etruschi premia Elia Viviani, che a Donoratico ha battuto in volata Roberto Ferrari, vincitore di due tappe al Tour de San Luis e Elia Favilli, ultimo uomo del Guardini plurivittorioso in Malesia. Per Viviani, che compirà 22 anni tra un paio di giorni, questo è il quarto successo tra i professionisti.
In un giorno fatalmente legato a doppio filo col ricordo di Franco Ballerini, che qui un anno fa fece la sua ultima uscita "ciclistica" prima della tragedia che lo colse (e con lui, il ciclismo tutto), lo schema dell'ormai classica corsa di Donoratico non si è discostato dal consueto sviluppo.
Una lunga fuga di comprimari aveva il compito di tener desta l'attenzione nell'attesa del volatone finale, e così è stato. I quattro prodi di giornata però ci hanno messo parecchio impegno: partiti appena al km 5 (a oltre 180 dal traguardo), Cherel, Brandle, Margutti e Fioretti sono rimasti in testa fino alle battute finali, passando da un vantaggio massimo di 9'35" al km 50, ma subendo poi l'inseguimento organizzato da una Colnago al gran completo.
Nell'ultimo giro del circuito conclusivo intorno a Donoratico, col plotone ormai a 20" di ritardo, prima Fioretti e poi Margutti hanno ceduto, e infine, a poco più di 3 km dalla conclusione, anche Brandle e Cherel sono stati raggiunti. A quel punto era la Liquigas ad avere il pieno controllo della situazione in testa, con un treno che ha funzionato alla perfezione, e con due apripista d'eccezione come Daniel Oss e Peter Sagan a lanciare la volata del deputato all'azione definitiva: Elia Viviani.
Non c'è stato un solo istante, su quel rettilineo finale, in cui si sia dubitato che Viviani avrebbe alzato le braccia al cielo: lo strapotere dei biancoverdi nell'ultimo chilometro ha posto il ragazzo di Vallese nella condizione di potersi lanciare al meglio ai 150 metri. Allargando anche più del dovuto la traiettoria, Elia ha comunque tenuto a distanza il rimontante Ferrari e il sorprendente Favilli, col compagno Sagan che, giacché c'era, ha continuato a pedalare portando a casa il quarto posto.
Per Viviani la conferma di un talento in fase di esplosione, unita alla consapevolezza di non dover abbandonare la pista, di cui il quasi 22enne (il suo compleanno è lunedì) è forse il principale rappresentante italiano. Continuerà quindi ad allenarsi anche a Montichiari, nel Velodromo, Elia: se a Londra potremo essere rappresentati da qualcuno ai Giochi della pista, è in Viviani che dobbiamo riporre ogni speranza.