Tour de Langkawi 2011: Si chiude in bellezza! - Guardini vince la quinta, Monsalve re del Tour
Cinque tappe nella corsa d'esordio da professionista vanno al di là di ogni più rosea aspettativa. Andrea Guardini ha sorpreso tutti, forse anche se stesso, nonostante la grande fiducia nei propri mezzi che il ventunenne veronese dimostra quando si racconta ai media. Cinque arrivi a braccia alzate su sette volate disputate (un terzo e un quarto nelle altre due occasioni) sarebbero un bottino eccezionale per qualsiasi sprinter, figurarsi per uno che fino a qualche mese fa i professionisti li aveva visti correre solo in televisione.
A poche centinaia di metri dalle Petronas Towers di Kuala Lumpur (un suggestivo circuito nella capitale malese ha accolto oggi il gruppo) Guardini ha imposto ancora prepotentemente la sua legge, con uno sprint irresistibile di 250 metri, senza storia, chiuso parecchi metri prima della linea di meta, ancora ai danni di Robert Förster e Anuar Manan, i suoi grandi avversari di questa corsa. Proprio la netta inferiorità palesata dal tedesco della UnitedHealthcare nei confronti dell'italiano può essere il termine di paragone migliore per restituire una giusta dimensione alle prestazioni dello sprinter della Farnese Vini.
Ad una Farnese Vini sfavillante - ci perdoni Elia per il gioco di parole - la Androni Giocattoli risponde per le rime con il successo finale di Yonathan Monsalve, coetaneo di Guardini, che all'esordio nella massima categoria ha mostrato subito forza e carattere, correndo da vero leader - in una squadra che ha piazzato anche Emanuele Sella sul podio - senza timori reverenziali verso avversari alla vigilia più quotati di lui. La vittoria di Genting Highlands e i sette secondi recuperati tappa dopo tappa al leader dopo quella tappa Libardo Niño Corredor gettandosi nelle mischie dei traguardi volanti e mettendo in evidenza anche un notevole spunto veloce che è difficile trovare in uno scalatore e che potrebbe essere la sua arma in più nei prossimi anni.
Dunque appuntamento al Tour of Qatar e, udite udite, Andrea Guardini ci sarà (volerà alla volta di Doha direttamente dalla Malesia) e, con il morale alle stelle, sfiderà i vari Petacchi, Boonen, Cavendish, Hushovd e Bennati. «Solo partire con questi campioni sarà un sogno che si avvera, ma non voglio pormi limiti, un successo anche in Qatar sarebbe fantastico». Se non se ne pone lui, perché dovremmo farlo noi...