Tour de Langkawi 2011: Il ragazzo fa sul serio - Quarta di Guardini, Förster secondo
Ancora Guardini e ancora Farnese Vini al Tour de Langkawi. Con questa sono quattro e Stefano Giuliani, direttore sportivo in terra asiatica della squadra di Scinto, sta cominciando a mordersi le mani per quella scommessa un po' azzardata "se ne vinci cinque smetto di fumare" di cui accennavamo ieri. «Ha una testa da vincente - ci dice in tutta franchezza il tecnico abruzzese - ne ho visti pochi con la sua fame di vittorie. Oggi, immaginando che l'arrivo fosse un po' più duro, avevo preallarmato Favilli per l'eventuale sprint a ranghi ridotti. Ma lui non ne ha voluto sapere e ha imposto ai compagni di lavorare ancora per lui e i fatti gli hanno dato ragione. Penso che farà molta strada».
La leggenda degli ultimi chilometri in leggera salita circolava già da qualche giorno a causa di un'altimetria mal disegnata. Su queste basi l'Androni Giocattoli di Monsalve, sempre distante solo due secondi dal leader Niño Corredor, aveva pianificato una tappa d'attesa, immaginando di poter lanciare il giovane venezuelano a giocarsi il podio - con conseguente abbuono - di giornata che avrebbe significato automaticamente leadership nella generale. Caddeo, Jenkins, Yoo, Loh, Adiq, McCann, Locke, Potgieter hanno avuto dunque via libera nei primi chilometri di gara, accumulando un vantaggio superiore ai quattro minuti a metà gara. Prima la Androni, poi Skil Shimano e Farnese hanno collaborato affinché la corsa potesse avere l'ennesimo epilogo allo sprint. Una brutta sorpresa attendeva però la squadra di Savio, la salitella segnalata si rivelava poco più impegnativa di un cavalcavia e terminava a circa tre chilometri dall'arrivo. Di lì all'arrivo solo qualche curva e strada sostanzialmente in leggera discesa che favoriva le ruote più potenti del gruppo. Rolland, sempre combattivo, è l'ultimo ad arrendersi e prova in contropiede ai 2 chilometri, poco dopo la fine dell'azione degli otto, ma anche il francese ha poca fortuna.
Dunque, per oggi niente da fare per Monsalve, mentre contemporaneamente Guardini cominciava a sfregarsi le mani. La volata è lanciata dal veronese poco dopo il cartello dei meno 300 metri e a nulla sono valsi i tentativi di rimonta di Robert Förster, che pian piano sta ritrovando il giusto colpo di pedale e di Dene Rogers che si sono dovuti accontentare delle posizioni di rincalzo. Il mancato piazzamento di Manan nella top-15 (la zona punti) è un altro motivo di soddisfazione per lo sprinter italiano che così può riappropriarsi della maglia blu, accumulando anche un discreto margine che potrà permettergli di affrontare con ulteriore tranquillità le ultime tre tappe, mentre buone notizie arrivano anche da Miyazawa e Favilli, sesto e ottavo dopo aver lanciato il proprio capitano.
«Le mie caratteristiche fisiche - commenta Andrea - mi permettono di lanciare la volata a 250-300 metri dal traguardo con una buona accelerazione e poi contenere il ritorno degli avversari, posso dire che quello di oggi è il mio marchio di fabbrica». Chapeau, se le promesse che ci lascia intravedere verranno mantenute, nei prossimi anni ci divertiremo non poco.