Tour de Langkawi 2011: E con questa sono due! - Guardini primeggia ancora a Butterworth
Poco altro da aggiungere al commento di ieri se non che Andrea Guardini pure oggi ha dato una dimostrazione delle sue notevoli qualità, con una volata completamente diversa da quella che gli aveva consentito di vestire la maglia di leader. Se la prima era stata "alla Petacchi", partendo lungo ai 250 metri e non trovando tra gli avversari nessuno che riuscisse ad insidiarlo, oggi possiamo dire che la sua volata è stata degna del miglior McEwen (tra l'altro più volte indicato come suo idolo), saltando l'avversario a pochi metri dalla fine con un guizzo felino.
Non ci si può sorprendere delle capacità di questo ragazzo, se si dà uno sguardo alla sua storia nelle categorie inferiori. Nel 2010 le 19 vittorie ottenute durante tutto l'anno parlano già da sole, ma per capire dove si siano formate le cosce scolpite che hanno dispensato schiaffoni a tutti in questi primi due giorni, basta sapere che il ragazzo si è formato in pista e, cosa piuttosto insolita per uno stradista di successo, nel settore velocità. Nel 2007, da Juniores, arrivò a conquistare la medaglia d'oro europea nel Keirin e, dando un'occhiata ai suoi numeri, si poteva già intravedere un futuro radioso anche nei velodromi. Portato per vari motivi a privilegiare la strada, il bagaglio acquisito durante gli anni gli è tornato, gli sta tornando e gli tornerà sempre utile per la zampata che può mettere kappaò qualsiasi avversario in vista della linea d'arrivo.
Breve inciso: secondo i regolamenti internazionali correnti, il 21enne veronese potrebbe essere arruolabile dalla Nazionale azzurra per i Mondiali Under 23 di Copenaghen, al quale si presenterebbe verosimilmente con ottime credenziali, ma è superfluo ricordare la presa di posizione della nostra Federciclo sulla questione: se si è professionisti, la gara iridata Under 23 la si può guardare solo per televisione.
Tornando alla tappa di oggi, la cronaca della corsa ha vissuto su una sola azione degna di nota, portata dall'australiano Locke e dall'iraniano Shirisisan nei primi chilometri e che ha raggiunto un vantaggio di oltre 6' sotto il cocente sole equatoriale. Una situazione perfetta per la Farnese Vini - Bulgarelli, Mirenda, Favilli, Miyazawa e De Patre, meritano tutti la citazione - del leader che ha potuto controllare agevolmente per tutti i 145 chilometri odierni, limitando al minimo i rischi di possibili abbuoni (Manan ha conquistato due terzi posti e altrettanti secondi ai traguardi volanti, Guardini uno) e allo stesso tempo ha potuto "scegliere" di riportarsi sui due ai meno 25 chilometri dal traguardo. L'ultimo sforzo è stato di Elia Favilli, che ha condotto il compagno fino ai 300 metri finali, mentre Miyazawa, nel tentativo di proteggere la sua ruota, si è visto coinvolto in un capitombolo che ha travolto, tra gli altri, il secondo di ieri, Park, Arashiro, Barla, Locatelli e Pasqualon, tutti abili poi a risalire sulla bici e varcare la linea d'arrivo senza particolari problemi.
Lo sprint è stato lanciato dal russo Shpilevsky che in un primo momento ha colto di sorpresa Guardini (lui stesso ha ammesso l'errore dopo il traguardo), poi però capace di riportarsi in scia e superarlo al colpo di reni. Terzo il malese Manan, da queste parti considerato alla stregua di una star internazionale, il quale si è installato in seconda posizione nella generale, a 9" da Guardini che dovrà guardarsi da lui anche nella giornata di domani, ultima occasione per le ruote veloci prima dell'arrivo in quota a Cameron Highlands.