Tour de Langkawi 2011: Alla faccia dell'esordiente! - Guardini a segno nella sua prima da pro'
Vincere alla prima gara nella massima categoria è o non è il sogno di ogni neoprofessionista? Andrea Guardini, il corridore più vittorioso del calendario italiano Élite e Under 23 del 2010, c'è riuscito. Prima volata al Tour de Langkawi e il ventunenne velocista veronese ha subito imposto la sua legge, lanciando un potente sprint ai 250 metri che non ha lasciato scampo ai suoi avversari. Sicuramente un concentrato di forza, capacità di leggere la corsa e professionalità che gli ha consentito di presentarsi già con una condizione notevole già a fine gennaio. Una vittoria, questa di Guardini, che gli serve anche per mettere a tacere le male lingue che avevano speculato sulla qualità delle vittorie ottenute da dilettante, a detta loro non ottenute in corse di primo piano. Ma ora è tempo di esultare, il primo obiettivo è stato centrato e la nostra speranza è quella di aggiungere ai vari Modolo, Viviani e Guarnieri, un nuovo sprinter ("puro" aggiunge Andrea quando gli si chiede di descriversi) in erba, capace un giorno di battagliare con i migliori specialisti del globo.
La tappa, di soli 94 km e disputata su un ampio circuito sull'isola di Langkawi, si è accesa nella seconda ora, con la nascita di un'importante azione di una ventina di atleti, comprendente diversi atleti delle formazioni italiane. Santoro e De Marchi (Androni Giocattoli), Favilli, Mirenda e Miyazawa (Farnese Vini) e Lombardi (Colnago) hanno partecipato attivamente all'azione che vedeva tra i protagonisti anche il redivivo estone Jaan Kirsipuu e che ha potuto contare su un vantaggio massimo di poco superiore al mezzo minuto a venti chilometri dalla fine. In ogni caso le formazioni peggio rappresentate nella fuga e che potevano contare su un velocista abbastanza affidabile (nell'occasione Skil-Shimano per Van Hummel, UnitedHealthcare per Förster e Europcar per Arashiro) non hanno concesso spazio agli attaccanti, ricucendo - seppur a fatica - il divario ai meno tre dall'arrivo.
Da quel momento ogni squadra ha cercato di portare nelle condizioni migliori il proprio sprinter alle ultime centinaia di metri, con varie divise che si sono avvicendate in testa al gruppo, non riuscendo nessuna a prevalere nettamente sulle altre. Per la Farnese Vini è stato Favilli a spendere encomiabilmente le ultime energie, pilotando Guardini nelle prime posizioni in vista dello striscione dell'ultimo chilometro. A quel punto Andrea non ha fatto altro che seguire l'istinto e far valere le sue innate qualità da sprinter, battezzando come treno "giusto" quello partito ai 400 metri sulla sinistra della sede stradale e uscendo di prepotenza ai meno 250 e precedendo sulla linea il coreano Park, il malese Hariff e Luca Barla, anche lui bravo a sfruttare l'occasione per cogliere un confortante piazzamento dopo una stagione segnata da un bruttissimo infortunio. La prima è fatta, ora si guarda avanti, con un occhio al futuro immediato, rappresentato dalle prossime tappe del Langkawi e uno alla realizzazione del sogno di ogni ciclista, diventare un campione.