Tour de San Luis 2011: Tocca a Serpa, l'Androni detta legge - Il colombiano è anche il nuovo leader
- Tour de San Luis 2011
- Androni Giocattoli - C.I.P.I. 2011
- Eros Capecchi
- Fortunato Baliani
- Giorgio Brambilla
- Ivan Basso
- Jacopo Guarnieri
- José Rodolfo Serpa Pérez
- Luis Mansilla
- Marco Arriagada
- Maximiliano Ariel Richeze
- Oscar Soliz Vilca
- Rene Mandri
- Roberto Ferrari
- Roland Meier
- Xavier Tondo Volpini
- Uomini
E va bene, non era l'Alpe d'Huez, però anche il Mirador del Potrero, nella lontana provincia di San Luis, cuore geografico d'Argentina, può vantarsi di aver ospitato una bella battaglia, nella seconda tappa della corsa vinta un anno fa da Vincenzo Nibali, e monopolizzata, in questo avvio di edizione 2011, dalla Androni di Gianni Savio e Marco Bellini.
Dopo il successo di Roberto Ferrari nella frazione d'apertura, il più sudamericano dei nostri team manager ha potuto gioire per l'affermazione, oggi, di quel José Serpa che al Tour de San Luis ha un'ottima tradizione (secondo l'anno scorso, terzo due anni fa), e che conferma la sua attitudine su salite non spaccagambe, ma "sparpagliagruppo", se è vero - com'è vero - che al Potrero (che nel suo piccolo è diventato un passaggio quasi obbligato del Tour de San Luis) in effetti la classifica si è parcellizzata, al termine di una tappa in cui i corridori sono arrivati per la maggior parte a gruppetti di due o tre uomini.
La fuga del giorno, animata da 19 attaccanti (tra cui Rene Mandri, Roland Meier e i latinos Soliz e Mansilla), è stata annullata lungo la salita finale, dove uno dei più battaglieri è stato il cileno Marco Arriagada, andato all'attacco a metà della scalata e riuscito a resistere al ritorno di Serpa, Capecchi e Tondo. I quattro si sono giocati la tappa in uno sprint ristretto, e il colombiano ha fatto valere il suo spunto veloce, regolando sia i colleghi che (grazie all'abbuono) tutti i discorsi di classifica, visto che ha anche conquistato la maglia di leader della corsa (ereditata per l'appunto dal compagno Ferrari), oltre che quella del Gran Premio della Montagna.
Capecchi, comunque ottimo, è secondo della generale (a 4" da Serpa; Tondo è terzo a 10" dal leader), mentre l'Italia piazza al momento nella top ten anche l'esperto Baliani, nono a 1'10". Non c'è ovviamente dubbio sul fatto che, della truppa azzurra al San Luis, l'uomo che desta le maggiori curiosità è Ivan Basso: nel caso non si fosse capito dopo la prima frazione (in cui ha perso qualche decina di secondi), il varesino ha ripetuto il concetto nella seconda: è in Argentina solo per fare la gamba, e pazienza se sul traguardo in quota il capitano della Liquigas è transitato solo in 47esima posizione, a 3'35" dai primi: non sono queste le sue corse, quindi continuiamo a non attenderci niente da lui per il momento.
Domani invece ci si attende, a Villa Mercedes, un'altra volata dopo quella d'apertura: Ferrari proverà certamente a prolungare la striscia positiva dell'Androni, e troverà buoni rivali in Guarnieri, Brambilla e nei fratelli Richeze. Non escludiamo, peraltro, un Serpa lanciato nello sprint alla ricerca di preziosi abbuoni, in attesa dell'importante crono di giovedì.