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Cycle-Ball 2010: Chi conosce il Cycle-Ball? - Compendio su uno sport antico e nuovo

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Un'immagine della finale degli ultimi Mondiali - Foto Chello.atSu quale sia la disciplina sportiva universalmente più diffusa, conosciuta e seguita probabilmente nessuno di noi avrebbe un minimo dubbio e indicherebbe il calcio. Stavolta, almeno per una volta, non siamo qui ad elencare tutte le macroscopiche differenze tra il ciclismo ed il mondo del pallone ma per farvi conoscere una disciplina che riesce a fondere insieme proprio questi due sport, in un miscuglio decisamente originale ma molto spettacolare: signore e signori, ecco a voi il Cycle-Ball.

 

Le origini

Curiosamente il Cycle-Ball non è una delle tante discipline nate negli ultimi anni ma è stato inventato addirittura nel 1893, periodo in cui si disputò la seconda edizione della Liegi-Bastogne-Liegi e ben cinque anni prima che in Italia si disputasse il primo campionato di calcio: le origini di questo sport, infatti, non sono legate al pallone o ad una voglia di imitarlo. Le leggenda narra che Nicholas Edward Kaufmann, un tedesco-americano che si dilettava nel ciclismo artistico, si ritrovò tra le proprie ruote un cagnolino (un carlino per la precisione) e che per evitare danni per l'animale e per se stesso lo accompagnò a bordo strada con la ruota anteriore della propria bicicletta. Da qui venne l'idea e pochi mesi dopo a Rochester, vicino a New York, ci fu la prima dimostrazione in pubblico con una palla da polo al posto del cane.

 

Il Cycle Ball è diffuso in Europa Centrale e Asia - asian09.hk-icycling.net

Le regole

Dagli esordi ad oggi il regolamento è ovviamente cambiato ma ormai da tantissimi anni il Cycle-Ball è una disciplina ufficialmente riconosciuta e regolamentata dall'Unione Ciclistica Internazionale. Le partite ufficiali vengono disputate indoor su un campo di 14 x 11 metri (con una piccola barriera che impedisce al pallone di uscire sui lati) con due porte di 2 x 2 metri e a sfidarsi sono due squadre di due giocatori ciascuna: l'ambiente di gioco è quindi estremamente simile al Futsal, il calcio a cinque. Gli incontri internazionali si svolgono su due tempi di sette minuti ciascuno e lo scopo è, ovviamente, quello di fare più gol degli avversari: nel giocare la palla, però, valgono solo i colpi effettuati con la bicicletta, con il corpo o con la testa mentre le mani devono rimanere sempre entrambe sul manubrio ed i piedi sui pedali.

Un'altra regola molto importante è che i giocatori non possono scendere dalla bicicletta, appoggiarsi alla porta o sfruttare il compagno per rimanere in equilibrio: nel caso in cui un giocatore dovesse mettere il piede a terra sarebbe costretto a tornare indietro fino alla propria linea di fondo campo e oltrepassarla con almeno una ruota fuori dalla zona dell'area di porta, detta anche penalty area; spesso, però, capita che chi cade scelga di commettere una lieve ostruzione, preferendo concedere agli avversari un calcio di punizione piuttosto che un'azione quasi a porta sguarnita. Il surplace quindi è praticamente alla base del gioco e tutti i giocatori devono perciò avere una grandissima padronanza della bicicletta (che ovviamente è diversa da quella "classica" da strada o da mountain bike).

Uno scontro di gioco - Foto turnfestbilder.com © Oliver StollI due giocatori non hanno un ruolo definito ed entrambi sono allo stesso tempo portieri, difensori e attaccanti. L'uso delle mani è consentito solo dentro la propria area di porta per deviare o bloccare le conclusioni degli avversari: in quest'ultimo caso il portiere non potrà poi passare o lanciare la palla al suo compagno ma solo rilasciarla nel punto in cui si trovava. Esattamente come nel calcio esistono punizioni, rigori, calci d'angolo, rimesse dal fondo, cartellini gialli e rossi (il rosso, sia diretto sia per doppio giallo, comporta automaticamente la sconfitta per 5-0 a tavolino) e pure il fuorigioco che, proprio come nel calcio, è la regola più complessa.

Oltre ai contatti sono del tutto vietate le proteste contro le decisioni dei giudici e le perdite di tempo, anche quando la palla è in gioco, quindi una squadra è sempre costretta ad andare all'attacco. Scorrendo il regolamento rimaniamo, però, colpiti dal punto 8.2.065, assolutamente il più originale: nel caso in cui un allenatore o i tifosi di una squadra dovessero disturbare a più riprese il gioco o criticare l'operato dell'arbitro per avvantaggiare il proprio team, questo può interrompere la gara, fermare il tempo e richiamare direttamente o anche allontanare dal palazzetto le persone coinvolte. Provate ad immaginarvi una cosa simile applicata in uno stadio di calcio, non vi viene un po' da sorridere?

 

I Mondiali

Come ogni sport che si rispetti anche il Cycle-Ball ha i suoi Campionati del Mondo e la prima edizione s'è svolta in Germania, a Lipsia, nel 1930: in 74 edizioni, per l'Italia non c'è stato nessun podio ma Milano ha ospitato la rassegna nel 1951 e nel 1955. La nazioni in cui questo sport s'è sviluppato maggiormente sono quelle dell'Europa centrale, Germania (ben 315 club registrati sui quasi 450 totali), Austria, Svizzera e Repubblica Ceca, che infatti sono presenti in massa nell'albo d'oro: non sorprende quindi che i giocatori più forti della storia siano stati i fratelli cecoslovacchi (nati a Brno) Jan e Jindrich Pospisil, vincitori di ben 20 titoli iridati tra il 1965 ed il 1988 (con tre secondi posti, uno anche nel 1964, e un terzo come risultati deludenti).

L'austriaca Denise Boller ha vinto il singolo femminile dell'artistico - Foto Uci.chGli ultimi Mondiali si sono disputati alla Porsche Arena di Stoccarda lo scorso 28 novembre e ad imporsi sono stati i padroni di casa Uwe Berner e Matthias König: la coppia tedesca s'è imposta in finale per 3-1 contro gli svizzeri Jiricek-Waldispühl nella rivincita della finale dell'anno scorso che aveva visto vincitori gli svizzeri con il punteggio di 4-1.

Una caratteristica importante del Cycle-Ball che non abbiamo ancora specificato è che si tratta di uno sport esclusivamente maschile. Quello che l'UCI definisce ciclismo indoor, però, comprende anche le discipline artistiche e le gare iridate si sono disputate anch'esse a Stoccarda negli stessi giorni: qui sono le donne a farla da padrone con tre specialità (singolo, coppia e quartetto) contro l'una degli uomini a cui si aggiunge una prova mista. Nel singolare maschile in gara c'era anche l'unico azzurro di tutta la rassegna, si tratta dell'italo-tedesco Marco Giorgio, 16° alla fine. Pensare di poter fare certe evoluzioni e prove di equilibrio su due ruote in movimento può sembrare impensabile ma questi atleti riescono a esprimere gesti di grande eleganza, proprio come i pattinatori sul ghiaccio.

 

La Coppa del Mondo

Da ottima displina UCI il Cycle-Ball ha anche la sua Coppa del Mondo articolata su nove prove, tre in Germania, tre in Svizzera, una in Giappone (guarda online primo e secondo tempo della finale), una in Austria e una in Repubblica Ceca: sarà proprio la terra dei Pospisil ad ospitare domani a Otrokovice-Zin il gran finale della rassegna.

Matthias König in maglia iridata - Cycleballer.comI favoriti sono di nuovo i tedeschi Berner-König del RV Gärtringen che dopo aver conquistato il loro primo titolo mondiale cercheranno di fare doppietta con la Coppa: in classifica sono primi grazie alle vittorie ad Ailingen e Altdorf con 185 punti, 10 in più degli svizzeri campioni uscenti del RMV Altdorf I (Schneider-Planzer, primi a Oftringen e San Gallo) e 15 in più dei vicecampioni del mondo Jiricek-Waldispühl (RV Winterthur) che si sono imposti a Kulmbach. I giochi sono apertessimi perché in gara ci saranno tutte le prime otto coppie delle classifica ma la tabella dei punteggi consente agli iridati il lusso di potersi accontentare di un secondo posto per avere la matematica certezza del successo: 50-45-40-35-30-25-20-18-16-14 i punti che verranno assegnati.

Il formato è lo stesso con cui si sono disputate tutte le precedenti prove di Coppa ed anche i Mondiali: le dieci squadre iscritte sono divise in due gruppi da cinque dando vita a due gironi all'italiana in cui ogni squadra affronterà le altre quattro. Al termine di questa prima fase le prime due classificate accedono alle semifinali incrociate (prima contro seconda dell'altro gruppo) e quindi la finale: queste saranno partite secche con i rigori a risolvere eventuali casi di parità.

Per König e Berner le difficoltà inizieranno subito nella prima fase perché il sorteggio gli ha messo assieme proprio gli svizzeri del RMV Altdorf, i diretti rivali per il successo finale, oltre ai tedeschi Gerdes e Brödel (quarti nella classifica generale), gli austriaci del RV Höchst II (settimi) e i cechi del Sokol Zlin-Prstne, quella che dovrebbe essere la "squadra materasso" del gironcino. Dall'altra parte l'RV Winterthur dovrà guardarsi da tedeschi, austriaci, cechi e giapponesi che di sicuro non gli renderanno facile la vita. Ci aspettano quindi sfide entusiasmanti fin dall'inizio: si partirà alle 10.10 (subito in pista i campioni del mondo) e si andrà avanti fino alla finalissima delle 20.35. Chissà che tra qualche anno non ci sia anche qualche team italiano tra i protagonisti?

Sebastiano Cipriani

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